Seduto davanti alla mia roulotte mi diverto a guardare i miei colleghi che si svagano tra di loro: Nikki che cerca di leggere un libro ma purtroppo c’è Kellan che cerca in tutti i modi possibili di distrarla, Ashley cerca, invece, di convincere Jackson ad andare al centro commerciale con lei visto che Nikki e Kristen non vogliono andare con lei. Alla fine il mio sguardo giunge a lei: Kristen Jaymes Stewart. La ragazza più dolce che abbia mai conosciuto. Forse l’unica di cui mi sono innamorato davvero. La osservo mentre impaziente aspetta qualcuno. È bellissima oggi. Indossa un abitino blu con un paio di decolté dello stesso colore. Forse sta aspettando Michael, il suo ragazzo… che a quanto sembra non è un tipo molto puntuale, visto che, sono le dieci e lui ancora non arriva. Che stupido.. come puoi fare tardi quando hai un appuntamento con la ragazza più bella della terra? Mente sono perso nei miei pensieri sento il telefono di Kristen che suona. Forse è lui. Forse si è degnato di dirle perché sta facendo tardi. Ad un certo punto sento Kri che urla e scoppia in lacrime. Cosa dovrei fare adesso? Andare lì e vedere come sta? Oppure rimanere qui e fare l’indifferente? Vado per la prima opzione… un po’ imbarazzato mi avvicino a lei. Odio letteralmente vedere le ragazze che piangono.. non so mai come devo comportarmi e soprattutto non so mai cosa dire… mi avvicino e in tono molto gentile le dico << ehy kris… ero davanti alla mia roulotte quando ad un certo punto ti ho sentita urlare.. e poi hai iniziato a piangere… ne vuoi parlare?>> mentre tenta di far passare i singhiozzi mi fa cenno di si con la testa, ma prima di iniziare a parlare mi abbraccia , poi mi dice << Michael mi ha lasciata… oggi festeggiavamo il nostro anniversario…>> continuo ad ascoltarla in silenzio << sai io ero davvero innamorata e lui cosa fa? Prima mi dice che mi ama e adesso mi lascia dicendomi che non può stare con me perché secondo lui io penso ad altro… oddio scusami non volevo annoiarti>> mi dice mentre si asciuga le lacrime. L’abbraccio di nuovo. Mi uccide vederla in questo stato. Quando vedo che si è calmata un po’ le propongo << che ne dici se ti porto a mangiare qualcosa? è tardi… e mi è sembrato che il tuo stomaco che si lamentava... e anche il mio non scherza >> Con un piccolo sorriso annuisce e dice << il posto però lo scelgo io>>