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Autore: Zez    21/09/2016    0 recensioni
Finito di mangiare era giunto il momento di passare alle storie di paura , per cercare di spaventare il più possiblile I poveri amici. Ogni volta mi sembrava di tornare a essere una bambina delle elementari, che aveva paura dei mostri sotto il letto .
Preferivo trascorrere del tempo che sembrava eterno a soffocare sotto le coperte perché era l'unico luogo sicuro . I mosti non possono entrare nel letto dei bambini .
Quella volte però non ero più una bambina , e non c'erano più luoghi sicuri dai mostri .
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Storico
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Un gruppo di ragazzi seduti intorno al falò a ridere e scherzare. Amici da una vita. 
"Riaccendi il fuoco che sto morendo di freddo" 
"Passami dei masmellow"
"A me una birra invece . E già che ci sei anche una sigaretta ." 
Situazione comune e normale . Ne avevo fatte tante di quelle avventure nei boschi,solo che quella era un po' diversa.  
  Finito di mangiare era giunto il momento di passare alle storie di paura , per cercare di spaventare il più possiblile I poveri amici. Ogni volta mi sembrava di tornare a essere una bambina delle elementari, che aveva paura dei mostri sotto il letto .   
Preferivo trascorrere del tempo che sembrava eterno a soffocare sotto le coperte perché era l'unico luogo sicuro . I mosti non possono entrare nel letto dei bambini . 
Quella volte però non ero più una bambina , e non c'erano più luoghi sicuri dai mostri . 
 " Ragazzi silenzio ."  
Tutti si fermano dal fare quello in cui erano impegnati . 
" Questa sera voglio raccontarla io una storia. "

 
Lui si chiama Matteo. E io lo amo. 
Ci siamo conosciuti un giorno per caso, in una situazione anche particolarmente divertente . 
Insomma io , in ritardo come sempre , stavo correndo giù per prendere la metro e raggiungere la scuola in una gelata giornata di gennaio. Volevo prendere le scale mobili ma essendo troppo affollate scelgo quelle normali .  Le scendo di corsa saltando un gradino ogni due . Inciampo al ultimo e faccio una figuraccia e facendo cadere il telefono rischiando di romperlo . Una di quelle mattine No. 
Mi rialzo più imbarazzata che mai , nascondendo gli occhi in uno sguardo fisso verso il basso .  Cammino a passo svelto verso i tornelli e scendo ai binari . 5 minuti prima dell'arrivo della metro , sarò in ritardo di sicuro. Aspetto impaziente sui binari quando una ragazzo si avvicina e mi chiede informazioni su come arrivare nella mia stessa scuola , dicendomi di essersi appena trasferito .  
" Anche io sto andando lì . Puoi seguirmi e andiamo insieme " 
" Va bene , grazie " 

Quello era stato il primo momento in cui l'ho visto . Me lo ricordo come fosse oggi . Aveva le guance rosse dal freddo e fin dal primo momento lo trovai tenero. Le lentiggini leggere che toccavano appena il suo volto .  Capelli castani e occhi verdi . Mi era parso carino ma mentirei dicendo che fosse stato amore a prima vista. L'amore è nato dopo.
 Andavamo e tornavamo tutti i giorni da scuola insieme. Parlavamo del più e del meno . Eravamo buoni amici. Un giorno però diventammo più di questo. 

Sono 10 minuti che matte mi aspetta ad un pub per vedere il mondiale di calcio insieme. Ormai è una tradizione entrare in questi posti pieni di gente , bere birra e sentirsi tutti  italiani per un giorno .  
" Ciao, scusami per il ritardo "
"Non mi aspettavo di vederti in orario " 
Aveva anche al clima caldo del pub le guance rosse e mi sorrideva in modo spiritoso . Per la prima volta quel giorno , il suo sorriso attiro la mia attenzione in modo diverso dal solito . 
  " pronto a fare il tifo? " 
" certo , ho già ordinato le birre " 
Effettivamente abbiamo già tre birre a testa davanti al nostro tavolo . Quanto mi fa ridere quando vuole comportarsi come l'ubriaco di turno , che poi non è .  
La partita non era finita bene , però avevamo tifato per tutta la sua durata con grande entusiasmo. 
" Ti riaccompagno a casa che non vorrei ti succedesse qualcosa ." 
" Grazie " 

Camminiamo vicini ridendo , felici per la serata divertente e leggermente brilli per il litro di birra appena bevuto .
A un certo punto lui mi viene addosso .
" Stai attento a dove cammini ! " 
" Scusami , ho sbagliato " 
Appena detto questo lo rifà , e io ridendo mi avvicino a lui per spingerlo a vicenda. Ma lui oppone resistenza e smette di camminare . Mi guarda fisso negli occhi , sorride e io non capisco . Poi afferra la mia faccia e mi bacia . 

 È stato il nostro primo bacio . Una sensazione indescrivibile , avevo baciato altri ragazzi ma niente di paragonabile . Avevo sentito davvero quelle farfalle nello stomaco che ti fanno sentire viva . Era il primo giorno in cui mi rendevo conto di desiderarlo . Da quel giorno la nostra relazione andò solo migliorando , ci fidanzammo in modo ufficiale ( e anche quella sarebbe una storia divertente ). Non sono mai più stata legata a una persona in modo nenache paragonabile a quello con cui ero con lui . Era la mia certezze . Era così importante che senza di lui non riuscivo nenache a stare con me stessa . Quando ero da sola mi sentivo incompleta . La sua presenza mi rendeva euforica . Era diventato il mio luogo  sicuro sotto le coperte soffocanti del letto . Lo amavo incredibilmente . 

Sicuramente il giorno più bello di tutta la mia vita fu il giorno in cui per la prima volta abbiamo fatto l'amore .  

Ci trovavamo a casa sua a vedere un film , come avevamo fatto tante volte in assenza dei suoi genitori .
Sono abbracciata nel divano accanto a lui , visto che i suoi genitori sono via per lavoro . Strane persone quei due . Condividiamo la stessa coperta e cerco di tirare piano piano per averene la parte più grande . Lui oppone resistenza e mi fa il solletico per farmi smettere . Rido di cuore . È così bello , davvero . Anche lui mi guarda . 
" Tienila pure la coperta , io posso sopportare il freddo ." 
" Non importa . Tanto mi scaldi più tu che la coperta " 
Lui sa che io amo sdraiarmi sul suo petto senza maglietta , perché profuma incredibilmente ed è caldo. Quindi mi avvicino lo bacio sulle labbra per un secondo e poi gli tolgo la felpa e la maglietta. Lui mi sorride e mi bacia in modo più appassionato . Sento la sua lingua sulla mia e il suo sapore di buono . È una droga per me . Poi prende e mi abbraccia e sale con la mano fino ad afferrare il mio seno . 
Mi piace quando mi accarezza , perché lo fa in modo delicato e piacevole . Mi fa sentire bella . Sorrido senza farmi vedere e continuò a prestare attenzione al film . Lui però non smette , ma mi slaccia il reggiseno da sotto la maglietta . Lo guardò con tono interrogatorio . 
" Mi sembrava che ti stesse dando fastidio " 
Rido . Ha ragione . Molto meglio così . 
Continua ad accarezzarmi. Il film sta smettendo di essere interessante . 
" Matteo , aspetta un attimo "
" Io non voglio costringerti a fare niente che tu non ti senti pronta a fare " 
Fissò la tele con disattenzione e perdo attenzione per quello che succede sullo schermo . 
Lo guardò . 
" Sono pronta . Io voglio solo te ." 
" sei sicura ? " 
" Si . Ti amo " 
" Anche io " 
Riniziamo a baciarci 

La mattina dopo mi ero svegliata abbracciata a lui nel suo letto . Era stata la notte più bella della mia vita . Lo amavo da impazzire . Sentivo di avere trovato la persona con cui trascorrere la mia vita , con la quale non sentirmi mai in imbarazzo , inadatta , non abbastanza . Io con lui mi sentivo perfetta , sentivo di essere nel posto giusto . 
   




Poi un giorno qualcosa di diverso capitó . Lui era al mare a fare surf come amava fare, e io a casa a studiare per la verifica del giorno dopo . Non avevo voglia di andarlo a salutare . Ero arrabbiata con lui perché aveva deciso di non accompagnarmi al matrimonio di un amica di mia mamma . Sarebbe stato terribilmente noioso da sola . Non ne avevo voglia . Lui per di più non aveva neanche un impegno serio per quel giorno .  Voleva semplicemente retaste al mare a fare surf , e come dargli torto . Però quando la tua ragazza ti chiede un favore potresti almeno dirgli di sì . 
Mentre studiavo arte , pag 453 , Botticelli entra mia mamma con le lacrime agli occhi . 
" MMAMMMA COSA È SUCCESSO " urlo in preda a panico e disperazione . 
" Matteo ha ..singhiozza . "
" MATTEO COSA !"
" Matteo ha avuto un incidente ed è ricoverato d'urgenza in ospedale "
" Mamma .. "
urlo , piango , mi reggo a stento in piedi mentre corro con mia mamma verso la macchina per raggiungerlo in ospedale . 
Non riesco a capire cosa mi sta passando per la testa. Ho talmente tanti pensieri che non so neanche su cosa focalizzare la mia attenzione . 
Salgo le scale circondate da pareti azzurre di corsa .
" DOVE SI TROVA IL RAGAZzo del surf ?" 
" Ragazza calmati , è in sala di riabilitazione . Ha avuto un grave incidente " 
" COSA" urlo " DIMMI COSA GLI È SUCCCESSO " 
Sono in preda alla disperazione più totale . 
Ha sbattuto contro un sasso appuntito trascinato dalle onde mentre faceva surf . 
Passano ore interminabili . 
Poi arriva la notizia 
Lui non ce l'ha fatta . 
Mi cade il mondo in mano . 
Iniziò a ridere all'inizio . Credo di essere pazza . Le parole continuano a risuonare . Poi elaboro l'informazione . Lui non c'è più . Mi alzo e inizio a piangere . Urlo . Mi arrabbio  . " COME HAI POTUTO FARE QUESTO A ME ! COME . TU NON HAI IL DIRITTO DI LASCIARMI QUI . IO NON POSSO VIVERE SENZA DI TE . TI PREGO . Ti prego " la mia richiesta di aiuto esce strozzata da una voce che non c'è più . 

Nel falò cala il silenzio . Quella storia aveva fatto più paura di tutte quelle sentite in precedenza . Perché quella storia era la realtà. Se faceva paura agli altri , immaginate a me . 




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