Non chiede e non vuole niente.
Come un cavallo a briglia sciolta galoppa senza inibizioni.
È la violenza, mia dea senza tempio.
A lei consacro il campo di battaglia e la mia esistenza.
Senza esitazioni, dubbi e rimpianti.
Io, me e nient’altro.
Per gloria, onore e ambizioni.
Per questo impugno quella spada detta violenza.
Dai rossi bagliori e dalla lucida lama.
Mia compagna sul campo di battaglia nella splendida danza.
Perché la violenza è libertà assoluta.
La libertà è vita.
E in mezzo a questo grigio pattume io voglio essere vivo.
Anche da solo.
Ma vivo.