Cenere.
Mi sanno di questo i tuoi occhi.
Cenere, amara e insipida.
Bizzarra combinazione.
Cenere nonostante siano occhi blu.
Cenere sulla tua pelle pallida.
Cenere sul ghiaccio.
Mi sembri di pezza, come i miei pupazzi raffiguranti te.
Sguardo vacuo e distratto, perché non stai attento?
Le parole sono lame, e non sai mai chi é che impugna il manico.
E tu mi ferisci, anche se sono d'acqua.
I tuoi passi sono instabili, cose che oggi bestemmi e domani benedici.
Cose che oggi mi ferisce e domani mi curi. 
Non prendi decisioni, vivi alla giornata ma ignori le domande.
Non ti chiedi quasi mai il perché delle cose, non indaghi, ma sai sempre cosa vuoi.
E io, evidentemente, non sono tra queste.
É la prima volta che mi stanco di guardarti.
É la prima volta che mi sembri meno bello.
Sarà perché mi hai ferito, se io non sono nulla per te, perché devo amarti?
Vorrei chiedertelo, ma so che ignorerai la domanda.
O semplicemente mi dirai -" Ti ho mai dato fafalse speranze!?"-
E io non potrei fare altro che annuire.
Mi hai mostrato il sole per poi togliermelo con una parola.
Mi hai stancato...ed é con sguardo triste che te lo dico.
《Juvia é stufa...Juvia torna a casa》sussurró, solo Lucy-San e Erza-San mi sentono ma non m'importa.
Ho bisogno di andare al mare, di rilassarmi.
Mi farà bene.
《Ci vediamo domani!》la mia voce ora é più forte, rincuorata dal mio pensiero precedente.
Le due malghe mi sorridono e mi salutano, varco il portone della Gilda.
E cambio.
Annuso l'aria e so, inaspettatamente, che sta per piovere.
Dio, quanto odio la pioggia.
Il cielo si incupisce, e come richiamata, la pioggia comincia a scendere.
Ma non mi importa, voglio andare al mare.
《Che fai lí imparata! Vieni sotto l'ombrello, ti accompagno a casa.》
E poi dice che non mi illude.
Alzo lo sguardo al cielo, non ho bisogno di voltarsi per sapere che é Gray-Sama.
《Juvia non aveva intenzione di andare a casa》
Lo sento, lo percepisco, il suo sguardo interrogativo.
《Juvia voleva andare al mare》
《Ma piove! Ci andrai domani al mare》
《Juvia è fatta d'acqua》
Sbuffa, quella esasperata dovrei essere io!
《Andiamo a casa, su...》
Mi posa una mano sulla spalla, e mi guarda negli occhi.
Il sapore di Cenere é inesistente, é sparito via.
Come lavato dalla pioggia.
Forse è proprio vero...la felicità non ti resta sempre addosso.
Se ne va, il tempo di amare, odiare, soffrire in silenzio e sfogarsi e poi ritorna.
Per questo sorrido e mi butto tra le sue braccia, e lui non mi respinge nè si lamenta.
《Juvia ama Gray-Sama》
《Arriverà il giorno in cui diró :-anch'io-》
E Juvia svenne.


Note Autore.
Come già detto questa fic é ispirata a una poesia scritta da me e una mia amica, spero gradirete e vi invito a dirmi cosa pensate, soprattutto sulla poesia che pubblicò qui sotto.
Non credo che i personaggi siano oc, e forse il rating giallo non centra nulla, ma ditemi voi.
Alla prossima!
  
Ecco la nostra poesia! Ditemi cosa ne pensate! 
​ Cenere sul bianco.
Mi sanno di questo i tuoi occhi.
Di cenere.
Cenere dal sapore amaro e insipido, bizzarra combinazione.
Cenere sulla tua pelle pallida.
Cenere nonostante siano occhi verdi.
Ma mi sanno di cenere, nient'altro che cenere.
Sembri freddo, e fai i passi velocemente, quasi temessi che la terra crollasse sotto i tuoi piedi.
Non ti godi la vita, a volte mi sembri di pezza, nient'altro che un pupazzo di pezza.
Sporco, però.
Perché per quanto la tua pelle sia bianca, io continuo a vedere solo cenere.
Cenere che copre le tue emozioni,che ti crea tante maschere con le quali ogni giorno,ogni volta che apri gli occhi,cerchi di combattere il mondo.
Non puoi continuare  per sempre,un giorno un turbine di vento freddo spazzerà via la tua maschera di cenere e rimarrai tu,nudo,davanti alle tue difficoltà.
E quel giorno io riuscirò a farti dire :anch'io-