Note varie: Sto
leggendo Days of blood and starlight sì mi rifiuterò a vita di usare il titolo
italiano ‘ché fa altamente schifo e sono troppo in fissa con questa serie.
AVVERTENZA - SPOILER GROSSI COME L’EMPIRE
STATE BUILDING per chi non ha letto almeno il primo libro.
Io vi ho avvisati.
Ricordi di denti
e desideri
Tanto tempo fa, il cielo conobbe il peso degli eserciti di
angeli in movimento
e il vento soffiò infernale a causa del fuoco delle loro
ali.
[Days of blood
and starlight]
Allistor se la ricorda benissimo, Astrid dei Kirin.
Era una delle chimere
più belle che avesse mai visto – non era né sgraziata e tantomeno volgare ma
anzi era delicata e forte e coraggiosa e…
Ed era l’amante di un
serafino, il nemico naturale delle chimere. Un angelo come quelli che hanno
sterminato i suoi simili e l’hanno lasciata orfana. Il Signore della Guerra non
si era mai sentito più tradito, quando è venuto a saperlo.
Eppure, Astrid amava Mathias più di ogni
altra cosa al mondo. Lo amava così tanto da sopportare la morte per evanescenza
senza battere ciglio, lo sguardo fisso su Mathias che
piangeva disperato mentre la guardava morire – e mai verso di lui, che aveva
ascoltato con un sorrisetto di superiorità il rumore sordo delle belle corna
d’ariete di Astrid colpire la pietra del patibolo e
il suo corpo accasciarsi inerme su sé stesso.
Solo dopo si era
pentito. Avrebbe almeno voluto dirle che l’aveva sempre amata, anche solo al
turibolo dove era stata raccolta la sua anima. Ma non avrebbe mai potuto,
perché era stato lui a chiedere che l’anima di Astrid
non venisse raccolta e che nessuno tentasse di creare per lei un corpo nuovo.
-Ahia.-
sibila, il Signore della Guerra, osservando il dente di tigre che gli è caduto
in testa dalla fessura nel soffitto. Se lo rigira più volte tra le mani,
osservandolo brillare appena alla luce della luna – davvero un bel canino,
quella tigre imbalsamata di Tangeri è tenuta davvero bene.
Sbuffa: è ancora al
lavoro nonostante sia notte fonda… Non gli fa bene, dovrebbe riposare…
Sale lentamente le
scale, pronto ad essere respinto come tutte le volte che prova ad avvicinarsi a
lui – e come dargli torto? È pur sempre la persona che l’ha ucciso, anche se in
un’altra vita.
E ovviamente non si
aspetta un’accoglienza diversa da quel “Grazie”
mezzo masticato e quella mano tesa attraverso il piccolo spazio lasciato libero
dalla porta.
-Dovresti riposare,
lo sai.- sussurra, il tono dolce e gentile in netto
contrasto con la gelida e pericolosa bellezza data dal suo attuale aspetto.
–Non ti fa bene restare sveglio fino a tardi… -
-Come se ti
importasse davvero qualcosa di me, oltre che riporti in vita i tuoi uomini.- nonostante non sia più lei, alcuni comportamenti di
Astrid sono rimasti anche in questo suo nuovo corpo
così diverso. E, per qualche strana ragione, Allistor
vorrebbe ancora avere la possibilità di parlare e ringraziare Sulphurus, perché creando Lukas ha superato sé stesso.
Perché Lukas
assomiglia tantissimo ad Astrid, non fisicamente –
tolti gli occhi, quelli sono rimasti dello stesso meraviglioso viola – ma
caratterialmente: è un umano determinato che sa difendersi anche contro delle
chimere che incuterebbero timore a chiunque ed è un ottimo risuscitatore, un
degno successore di Sulphurus.
-Allora, il dente?- esclama stizzito. –Senza quello non posso completare
la rinascita. Sai, non sarebbe piacevole dover dire a Hitva
Scusa se ti mancano le gambe ma ho perso
il canino di tigre che avevo preparato.-
Allistor si ritrova a sorridere di fronte a
quel concentrato di testardaggine e fa un passo avanti, costringendo Lukas a
indietreggiare e permettendogli di entrare nella stanza. Subito, Lukas stringe
il pugnale che ha sempre con sé, puntandolo contro il Signore della Guerra –
come se potesse fargli qualcosa, quello stuzzicadenti.
Ridacchia divertito e
scuote la testa, la chioma rossa che ondeggia appena. Schiocca la lingua contro
il palato.
–No no, Luce.- lo apostrofa con quel nomignolo che trova
maledettamente adorabile e perfetto per lui, perché anche se non lo ammetterà
mai riavere lì Astrid anche se con un altro aspetto
ha riportato la luce. -Non si punta un’arma contro il proprio signore.- gli sorride, mostrando i denti da volpe e
costringendo Lukas ad alzare il viso per incontrare i suoi felini occhi verdi.
Deve ammettere che
per essere alle prime armi Lukas è davvero bravo: quel corpo che gli ha donato
è veramente bello e forte… Avrà usato dei diamanti?
-Tu non sei il mio signore.- Lukas quasi digrigna i denti, indietreggiando
ancora. –E io non sono Astrid.-
E il cuore del
Signore della Guerra perde un battito mentre lui si immobilizza. Ringhia, bloccando
quel piccolo e fragile umano contro il tavolo da lavoro. Lukas si dimena come
un agnellino braccato dal lupo e scalcia spaventato. E il Signore della Guerra
si paralizza.
“Cosa
stai facendo, Allistor?”
Già. Cosa sta
facendo? Sta facendo di nuovo del male ad Astrid –
perché infondo lui è Astrid e perché la storia si ripete.
Perché anche Lukas ha
amato un serafino.
Quello
stesso serafino.
Mathias, uno dei tanti figli bastardi
dell’imperatore dei serafini, ha distrutto anche la nuova vita che Sulphurus aveva donato ad Astrid uccidendo
il Mercante di Desideri e rendendo Lukas di nuovo orfano - e spingendolo a
scappare per cercare vendetta.
Perché non l’ha
ucciso quando ne avuto l’occasione?
Perché l’ha lasciato
andare, morente e con il cuore a pezzi?
Perché non gli ha
tagliato le ali e slogato le gambe come fanno i serafini ai loro esiliati?
Perché non l’ha
appeso da qualche parte con quel bel viso deformato dal ghigno insanguinato che
ha lasciato a tutti gli altri catturati o scovati?
Perché ha permesso
che ferisse di nuovo Astrid!?
Osserva Lukas
continuare a dimenarsi e riesce quasi a immaginarlo: un bambino innocente che
gioca con i denti e altri componenti per costruire i corpi delle chimere sul
pavimento della tana del diavolo, mentre Sulphurus
magari è nel retro del suo laboratorio a ricostruire il corpo martoriato del
generale delle chimere.
Una volta ha sentito
la sua voce, immobilizzato sull’asse di pietra dove il Mercante di Desideri
l’aveva lasciato più morto che vivo. Era appena tornato da un viaggio e aveva
recuperato delle zanne di elefante, Allistor sapeva
che Sulphurus le avrebbe usate per lui.
-Cosa!?-
aveva esclamato, chiaramente irritato.
-Lukas…
- la voce profonda e calma di Sulphurus lo aveva
fatto sorridere: sembrava quasi un padre.
-Ho
trascinato centotrentasei chili di avorio illegale per mezza Parigi e buttato
all’aria dodici parvix*
per prenderle all’asta solo per ricevere in cambio un misero shing*?-
-Lukas.-
-Quel
pezzente ti ha portato sedici denti d’orso e ha avuto due gavriel*!
È un affronto, Sulph… !-
-Lukas!-
E
poi più niente. Il ragazzo si era zittito, aveva sbuffato e se era andato poco
dopo.
-…lasciami.-
lo sente mormorare e lo osserva spiazzato: si è calmato, ma continua a tremare
tra le sue braccia… Non sembra neanche il ragazzo dallo sguardo terrificante
che ha rubato tutti i desideri dei trafficanti di denti che è riuscito a
rintracciare, e nemmeno il Fantasma dei
Denti che ora terrorizza tutti i musei del mondo.
Sembra solo un
semplice, insignificante, essere umano.
Ah, gli viene da
ridere.
Lo lascia andare e
Lukas si accascia ginocchioni per terra, tremando visibilmente e passandosi una
mano trai capelli biondi – Allistor nota gli hamsa** che ha
tatuati sulle mani, come se Sulphurus volesse
proteggere Astrid dai serafini, o almeno da uno in
particolare.
Al pensiero che Mathias è ancora là fuori e forse lo sta cercando, il
Signore della Guerra sente il sangue bollirgli nelle vene.
Per calmarsi decide
di osservare i vari oggetti sul tavolo da lavoro alle spalle di Lukas – denti
di ogni genere infilati con cura in piccole collanine di spago intervallati a parvix, shing con i resti della
barba ispida di quel cacciatore di lupi americano e qualche gavriel…
-Noto che la scorta
di denti umani è quasi finita.- sentenzia, osservando
il barattolo di vetro in cui sono rimasti solo qualche incisivo e un paio di
molari ancora inutilizzati. –Vuoi che te ne procuri?-
Lo vede irrigidirsi e
non capisce perché, allora alza le mani in segno di resa e fa per andarsene.
–Ho capito, ho capito. Me ne vado, Luce.-
Per adesso, gli
basterà avere Astrid lì – in quel corpo così diverso
ma comunque stupendo – a lottare con loro.
C’è solo una cosa che
migliorerebbe ancora di più l’umore del Signore della Guerra.
-Riferisci a tutte le
pattuglie che se vedono un serafino con gli occhi blu e i capelli biondi che ha
come arma un’ascia non lo devono uccidere.- dichiara a
un suo generale, appena è lontano dalla camera di Lukas. –Portatelo qui. Vivo.-
Ha fallito una volta,
non sbaglierà di nuovo.
·
Parvis, shing e gavriel sono tipi di desideri, in grado di realizzare
– a seconda del valore – richieste diverse.
La scala, dal meno importante al più
importante:
-
parvix, per
piccoli desideri – come causare il prurito;
-
shing, desideri
un po’ più grandi – come liberare un tavolo in un bar affollato;
-
kairos, desideri
di media importanza – come cambiare aspetto per qualche ora/giorno;
-
gavriel, desideri
grandi – come volare;
-
bruxis, desideri
immensi - come una vita longeva.
·
Gli hamsa sono dei tatuaggi a forma di occhio, di solito tatuati
sui palmi delle mani, che servono ad allontanare il malocchio e a tenere
lontani i serafini.
D.P.P.: Deliri Post Partum
Tutto
questo è colpa della Conviventeh che mi fa shippare questi due come se non ci fosse domani e di Chiara
che mi ha fatto conoscere i libri di Laini Taylor.
Porca pupazza non vedo l’ora di avere tra le mani Night of cakes and puppets e Lips touch three times. Mi rendereste
una bimba felice se me li regalaste per Halloween(?), davvero.
Okay,
no, seriamente. Non so che dire, è uscita così di getto tutta d’un fiato.
Sono
quasi fiera di me.
E
non voletemi male, ‘ché io vi amo tutti.
Maki