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Autore: _thantophobia    24/09/2016    1 recensioni
[CrackParing?][ScotNor con accenni DenNor]
[Crossover con la serie "Daughter of smoke and bones" di Laini Taylor][SPOILER per chi non ha letto almeno il primo libro]
Allistor se la ricorda benissimo, Astrid dei Kirin.
Era una delle chimere più belle che avesse mai visto – non era né sgraziata e tantomeno volgare ma anzi era delicata e forte e coraggiosa e…
Ed era l’amante di un serafino, il nemico naturale delle chimere.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Norvegia, Scozia
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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Note varie: Sto leggendo Days of blood and starlight sì mi rifiuterò a vita di usare il titolo italiano ‘ché fa altamente schifo e sono troppo in fissa con questa serie.

AVVERTENZA - SPOILER GROSSI COME L’EMPIRE STATE BUILDING per chi non ha letto almeno il primo libro. Io vi ho avvisati.

 

 

 

 

 

Ricordi di denti e desideri

 

 

 

 

Tanto tempo fa, il cielo conobbe il peso degli eserciti di angeli in movimento

e il vento soffiò infernale a causa del fuoco delle loro ali.

[Days of blood and starlight]

 

 

 

Allistor se la ricorda benissimo, Astrid dei Kirin.

Era una delle chimere più belle che avesse mai visto – non era né sgraziata e tantomeno volgare ma anzi era delicata e forte e coraggiosa e…

Ed era l’amante di un serafino, il nemico naturale delle chimere. Un angelo come quelli che hanno sterminato i suoi simili e l’hanno lasciata orfana. Il Signore della Guerra non si era mai sentito più tradito, quando è venuto a saperlo.

Eppure, Astrid amava Mathias più di ogni altra cosa al mondo. Lo amava così tanto da sopportare la morte per evanescenza senza battere ciglio, lo sguardo fisso su Mathias che piangeva disperato mentre la guardava morire – e mai verso di lui, che aveva ascoltato con un sorrisetto di superiorità il rumore sordo delle belle corna d’ariete di Astrid colpire la pietra del patibolo e il suo corpo accasciarsi inerme su sé stesso.

Solo dopo si era pentito. Avrebbe almeno voluto dirle che l’aveva sempre amata, anche solo al turibolo dove era stata raccolta la sua anima. Ma non avrebbe mai potuto, perché era stato lui a chiedere che l’anima di Astrid non venisse raccolta e che nessuno tentasse di creare per lei un corpo nuovo.

 

 

-Ahia.- sibila, il Signore della Guerra, osservando il dente di tigre che gli è caduto in testa dalla fessura nel soffitto. Se lo rigira più volte tra le mani, osservandolo brillare appena alla luce della luna – davvero un bel canino, quella tigre imbalsamata di Tangeri è tenuta davvero bene.

Sbuffa: è ancora al lavoro nonostante sia notte fonda… Non gli fa bene, dovrebbe riposare…

Sale lentamente le scale, pronto ad essere respinto come tutte le volte che prova ad avvicinarsi a lui – e come dargli torto? È pur sempre la persona che l’ha ucciso, anche se in un’altra vita.

E ovviamente non si aspetta un’accoglienza diversa da quel “Grazie” mezzo masticato e quella mano tesa attraverso il piccolo spazio lasciato libero dalla porta.

-Dovresti riposare, lo sai.- sussurra, il tono dolce e gentile in netto contrasto con la gelida e pericolosa bellezza data dal suo attuale aspetto. –Non ti fa bene restare sveglio fino a tardi… -

-Come se ti importasse davvero qualcosa di me, oltre che riporti in vita i tuoi uomini.- nonostante non sia più lei, alcuni comportamenti di Astrid sono rimasti anche in questo suo nuovo corpo così diverso. E, per qualche strana ragione, Allistor vorrebbe ancora avere la possibilità di parlare e ringraziare Sulphurus, perché creando Lukas ha superato sé stesso.

Perché Lukas assomiglia tantissimo ad Astrid, non fisicamente – tolti gli occhi, quelli sono rimasti dello stesso meraviglioso viola – ma caratterialmente: è un umano determinato che sa difendersi anche contro delle chimere che incuterebbero timore a chiunque ed è un ottimo risuscitatore, un degno successore di Sulphurus.

-Allora, il dente?- esclama stizzito. –Senza quello non posso completare la rinascita. Sai, non sarebbe piacevole dover dire a Hitva Scusa se ti mancano le gambe ma ho perso il canino di tigre che avevo preparato.-

Allistor si ritrova a sorridere di fronte a quel concentrato di testardaggine e fa un passo avanti, costringendo Lukas a indietreggiare e permettendogli di entrare nella stanza. Subito, Lukas stringe il pugnale che ha sempre con sé, puntandolo contro il Signore della Guerra – come se potesse fargli qualcosa, quello stuzzicadenti.

Ridacchia divertito e scuote la testa, la chioma rossa che ondeggia appena. Schiocca la lingua contro il palato.

 –No no, Luce.- lo apostrofa con quel nomignolo che trova maledettamente adorabile e perfetto per lui, perché anche se non lo ammetterà mai riavere lì Astrid anche se con un altro aspetto ha riportato la luce. -Non si punta un’arma contro il proprio signore.- gli sorride, mostrando i denti da volpe e costringendo Lukas ad alzare il viso per incontrare i suoi felini occhi verdi.

Deve ammettere che per essere alle prime armi Lukas è davvero bravo: quel corpo che gli ha donato è veramente bello e forte… Avrà usato dei diamanti?

-Tu non sei il mio signore.- Lukas quasi digrigna i denti, indietreggiando ancora. –E io non sono Astrid.-

E il cuore del Signore della Guerra perde un battito mentre lui si immobilizza. Ringhia, bloccando quel piccolo e fragile umano contro il tavolo da lavoro. Lukas si dimena come un agnellino braccato dal lupo e scalcia spaventato. E il Signore della Guerra si paralizza.

“Cosa stai facendo, Allistor?”

Già. Cosa sta facendo? Sta facendo di nuovo del male ad Astrid – perché infondo lui è Astrid e perché la storia si ripete.

Perché anche Lukas ha amato un serafino.

Quello stesso serafino.

Mathias, uno dei tanti figli bastardi dell’imperatore dei serafini, ha distrutto anche la nuova vita che Sulphurus aveva donato ad Astrid uccidendo il Mercante di Desideri e rendendo Lukas di nuovo orfano - e spingendolo a scappare per cercare vendetta.

Perché non l’ha ucciso quando ne avuto l’occasione?

Perché l’ha lasciato andare, morente e con il cuore a pezzi?

Perché non gli ha tagliato le ali e slogato le gambe come fanno i serafini ai loro esiliati?

Perché non l’ha appeso da qualche parte con quel bel viso deformato dal ghigno insanguinato che ha lasciato a tutti gli altri catturati o scovati?

Perché ha permesso che ferisse di nuovo Astrid!?

Osserva Lukas continuare a dimenarsi e riesce quasi a immaginarlo: un bambino innocente che gioca con i denti e altri componenti per costruire i corpi delle chimere sul pavimento della tana del diavolo, mentre Sulphurus magari è nel retro del suo laboratorio a ricostruire il corpo martoriato del generale delle chimere.

Una volta ha sentito la sua voce, immobilizzato sull’asse di pietra dove il Mercante di Desideri l’aveva lasciato più morto che vivo. Era appena tornato da un viaggio e aveva recuperato delle zanne di elefante, Allistor sapeva che Sulphurus le avrebbe usate per lui.

 

-Cosa!?- aveva esclamato, chiaramente irritato.

-Lukas… - la voce profonda e calma di Sulphurus lo aveva fatto sorridere: sembrava quasi un padre.

-Ho trascinato centotrentasei chili di avorio illegale per mezza Parigi e buttato all’aria dodici parvix* per prenderle all’asta solo per ricevere in cambio un misero shing*?-

-Lukas.-

-Quel pezzente ti ha portato sedici denti d’orso e ha avuto due gavriel*! È un affronto, Sulph… !-

-Lukas!-

E poi più niente. Il ragazzo si era zittito, aveva sbuffato e se era andato poco dopo.

 

-…lasciami.- lo sente mormorare e lo osserva spiazzato: si è calmato, ma continua a tremare tra le sue braccia… Non sembra neanche il ragazzo dallo sguardo terrificante che ha rubato tutti i desideri dei trafficanti di denti che è riuscito a rintracciare, e nemmeno il Fantasma dei Denti che ora terrorizza tutti i musei del mondo.

Sembra solo un semplice, insignificante, essere umano.

Ah, gli viene da ridere.

Lo lascia andare e Lukas si accascia ginocchioni per terra, tremando visibilmente e passandosi una mano trai capelli biondi – Allistor nota gli hamsa** che ha tatuati sulle mani, come se Sulphurus volesse proteggere Astrid dai serafini, o almeno da uno in particolare.

Al pensiero che Mathias è ancora là fuori e forse lo sta cercando, il Signore della Guerra sente il sangue bollirgli nelle vene.

Per calmarsi decide di osservare i vari oggetti sul tavolo da lavoro alle spalle di Lukas – denti di ogni genere infilati con cura in piccole collanine di spago intervallati a parvix, shing con i resti della barba ispida di quel cacciatore di lupi americano e qualche gavriel

-Noto che la scorta di denti umani è quasi finita.- sentenzia, osservando il barattolo di vetro in cui sono rimasti solo qualche incisivo e un paio di molari ancora inutilizzati. –Vuoi che te ne procuri?-

Lo vede irrigidirsi e non capisce perché, allora alza le mani in segno di resa e fa per andarsene. –Ho capito, ho capito. Me ne vado, Luce.-

Per adesso, gli basterà avere Astrid lì – in quel corpo così diverso ma comunque stupendo – a lottare con loro.

C’è solo una cosa che migliorerebbe ancora di più l’umore del Signore della Guerra.

-Riferisci a tutte le pattuglie che se vedono un serafino con gli occhi blu e i capelli biondi che ha come arma un’ascia non lo devono uccidere.- dichiara a un suo generale, appena è lontano dalla camera di Lukas. –Portatelo qui. Vivo.-

Ha fallito una volta, non sbaglierà di nuovo.

 

 

 

 

 

 

 

·         Parvis, shing e gavriel sono tipi di desideri, in grado di realizzare – a seconda del valore – richieste diverse.

La scala, dal meno importante al più importante:

-          parvix, per piccoli desideri – come causare il prurito;

-          shing, desideri un po’ più grandi – come liberare un tavolo in un bar affollato;

-          kairos, desideri di media importanza – come cambiare aspetto per qualche ora/giorno;

-          gavriel, desideri grandi – come volare;

-          bruxis, desideri immensi - come una vita longeva.

·         Gli hamsa sono dei tatuaggi a forma di occhio, di solito tatuati sui palmi delle mani, che servono ad allontanare il malocchio e a tenere lontani i serafini.

 

 

 

 

 

 

D.P.P.: Deliri Post Partum

Tutto questo è colpa della Conviventeh che mi fa shippare questi due come se non ci fosse domani e di Chiara che mi ha fatto conoscere i libri di Laini Taylor. Porca pupazza non vedo l’ora di avere tra le mani Night of cakes and puppets e Lips touch three times. Mi rendereste una bimba felice se me li regalaste per Halloween(?), davvero.

Okay, no, seriamente. Non so che dire, è uscita così di getto tutta d’un fiato.

Sono quasi fiera di me.

 

E non voletemi male, ‘ché io vi amo tutti.

Maki

  
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