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Autore: nattini1    27/09/2016    6 recensioni
La biblioteca nel bunker degli uomini di lettere cela molti segreti e oggetti magici; tra questi c'è un particolare libro che porterà accidentalmente Sam, Dean e Castiel in un mondo fantasy, dove dovranno portare a termine un'avventurosa missione per riuscire a tornare a casa. Un'impresa di quelle che piacerebbero a Charlie, che, tra eroismo e divertimento, farà emergere i veri sentimenti di Dean e Castiel. Ambientata nella prima metà dell'undicesima stagione, ci sono piccoli riferimenti a varie stagioni.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Charlie Bradbury, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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[Questi personaggi non mi appartengono; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.]

Sta lentamente ricominciando a prendere coscienza di sé. Sbatte le palpebre riemergendo da un mondo ovattato, caldo e oscuro e viene accolto da una luce pungente e da aria umida. La testa gli pesa, percepisce di non avere il pieno controllo del suo corpo che è invaso da una tremenda spossatezza. Ha sete, prova a passare la lingua sulle labbra che devono essere secche, ma non ci riesce perché un pezzo di stoffa blocca la sua bocca.

Un'ondata improvvisa di consapevolezza lo coglie, cerca di alzarsi, ma le caviglie sono legate alle gambe di una sedia e le braccia sono bloccate da corde ai braccioli. L'istinto di anni e anni di caccia prende il sopravvento sulla paura e Dean cerca di diventare padrone di ogni elemento possibile della situazione. Sbatte le palpebre più volte e mette a fuoco ciò che lo circonda.

Alla sua sinistra c'è un letto anni sessanta con una testiera in legno, addossato a una parete su cui corre una mensola con oggetti vari, un sacco di armi appese alle pareti… è la sua stanza! E di fronte a lui, a un metro di distanza, similmente imbavagliato e legato (ma, realizza in un istante, quelle ai suoi polsi non sono corde, sono manette con simboli sacri per impedirgli di usare i poteri) c'è Castiel.

L'angelo si sta dimenando e sta mugugnando suoni incomprensibili, parole che si perdono nel bavaglio, cercando di attirare disperatamente la sua attenzione e, quando si accorge che Dean è cosciente, per un attimo sembra sollevato.

Che diavolo sta succedendo?

Rumore di passi. Presto avranno una risposta. Si girano verso la porta socchiusa.

La porta si apre ed entra Sam, tenendo un paio di birre per il collo in una mano e un libro dall'aria molto antica nell'altra.

Sorride soddisfatto: «Era ora che vi svegliaste, cominciavo a pensare di aver messo la dose di sonnifero sbagliata nelle vostre birre ieri sera e mi sono preso qualcosa da bere e da leggere mentre aspettavo il vostro risveglio».

Anche attraverso il bavaglio si possono decifrare una per una le imprecazioni di Dean.

Castiel lo guarda dapprima perplesso, poi spaventato.

«No, Cas, non sono posseduto. – lo tranquillizza Sam accorgendosi del repentino cambio d'espressione dell'angelo – Vi ho gentilmente invitati qui stamattina per discutere di una faccenda importante. Ora che ho la vostra attenzione, parleremo dei vostri reciproci sentimenti».

Dean, per quanto le corde glielo permettono, si affloscia sulla sedia e Castiel rimane di gesso.

«Con “parleremo”, ovviamente, intendo che io esprimerò ad alta voce alcune considerazioni e voi resterete lì ad ascoltare, anche se sarà difficile visto quanto a lungo avete taciuto la verità. Sono stanco di vedervi comportare come due ragazzine alla prima cotta, è ora che siate sinceri l'uno con l'altro…»

Se Dean avesse le braccia libere, prenderebbe a pugni suo fratello! Perché?! Li ha legati per parlare dei loro sentimenti?! Se devi parlare con qualcuno, legarlo e imbavagliarlo non sembra un buon inizio… se si trattasse di un nemico potrebbe starci, ma chi legherebbe il proprio fratello?

Se potesse parlare, direbbe a Sam che dovrebbe cercare una soluzione per sconfiggere l'oscurità e che, se una persona non ti vuole ascoltare, non lo fa nemmeno se è immobilizzata e imbavagliata. E lui, ignorando la voce di suo fratello che sembra risuonare lontana – «Dean, sono anni che il vostro legame speciale è diventato qualcosa di più profondo…!» –, comincia subito a cercare di allentare i nodi che gli bloccano i polsi, ma non c'è niente da fare: Sam è un diavolo a fare i nodi! Cerca di ricordare se ha addosso qualcosa per recidere la corda, ma no, quel maledetto di suo fratello l'ha perquisito prima di legarlo e comunque non è che vada abitualmente a letto armato, se si esclude il coltello sotto il cuscino.

Ogni tanto coglie alcune frasi pronunciate da Sam: «Insomma, hai tenuto il suo trench come se fosse la cosa più preziosa di questo mondo e so benissimo che ogni tanto lo andavi a prendere e lo ripiegavi e lo usavi per asciugarti le lacrime… Ho visto come l'hai guardato quando è tornato dal Purgatorio, non sono cieco! … Entrambi avete fatto degli errori, vi siete perdonati a vicenda, ora è inutile negare l'evidenza dei vostri veri sentimenti…».

Sta ancora cercando delle alternative per liberarsi, quando i suoi occhi incontrano quelli di Castiel che lo fissano lucidi solo per un momento e poi si nascondono dietro alle palpebre. Castiel non vuole che Dean legga nei suoi occhi; l'angelo ha guardato infinite cose per millenni, ma ormai si è reso conto che il suo sguardo non si è mai posato su niente di più bello del viso del cacciatore; da tempo ha sentito che c'era un qualcosa tra loro due, non sapeva bene di cosa si trattasse, non riusciva a spiegarsela con la logica, ma la intuiva, con il cuore sentiva che c'era; non vuole che Dean veda che il suo sguardo è quello di chi ha sognato per tanto tempo e ora vorrebbe solo risvegliarsi. Conoscendo Dean, sapendo quanto si tenga dentro tutto e gli sia difficile parlare di sentimenti, non vuole forzarlo in alcun modo. Una parte di lui spera che Dean provi qualcosa di più per lui e un paio di volte ha pensato che un approccio pratico (tipo sbatterlo contro un muro e infilargli la lingua in bocca) potrebbe sortire qualche effetto positivo, ma teme che il cacciatore non sia interessato a un contenitore maschile come quello che usa e non sopporterebbe un eventuale, anzi probabile, rifiuto. Di aver consapevolmente scelto il corpo di un uomo deve incolpare solo se stesso: l'aveva fatto apposta perché Dean non si distraesse nel compiere la missione; ora che darebbe qualsiasi cosa per «distrarlo», se ne è pentito mille volte. Potrebbe prendere un altro corpo, uno femminile, ma, dato che che l'anima di Jimmy Novak è in paradiso e il corpo che ha è solo suo, non cercherebbe mai un altro contenitore: sa che una persona che, pur liberamente, accettasse di accogliere un angelo nel proprio corpo soffrirebbe.

Dean non si accorge di nulla e continua a elaborare la situazione. Dannazione Sam, perché complichi le cose? Ok, si è accorto che da un po' (beh, se deve essere sincero con se stesso, da un bel po') si sofferma più del dovuto a guardare le labbra screpolate di Castiel perdendosi poi nei suoi occhi; quell'angelo, che è parte della sua famiglia, che è il suo migliore amico, gli è entrato dentro al punto da sentire il bisogno di lui come dell'aria che respira. Con lui si diverte, si sente al sicuro; di lui si fida. Si è anche reso conto che ultimamente ogni scusa è buona per stare accanto a Castiel, che non si negano ogni più piccolo e insignificante contatto fisico: una mano appoggiata sulla spalla, lo sfiorarsi delle dita quando si passano un oggetto…

Dean non è stupido, quindi si è anche reso conto da tempo di essere la cosa più importante per Castiel e dovrebbe essere cieco per non notare il modo in cui l'angelo lo fissa, ma, per un loro personale tacito accordo, non parlano mai di questo. Il corpo di Castiel è quello di un uomo e lui non è ancora venuto a patti con se stesso a proposito di essere attratto da quel corpo. Davvero, non saprebbe come gestire la situazione, un po' lo spaventa anche a dirla tutta, e perciò continua a rimandare. Ogni volta che il mondo sta per finire, prova a esternargli i suoi sentimenti, ma ancora non li ha chiariti del tutto a se stesso.

Sam intanto continua il suo monologo: «E tu Castiel hai rinunciato a un esercito di angeli per Dean e guarda che lo so che in Purgatorio ti sei trascinato dietro i leviatani per proteggerlo!».

Dean sospira; l'unica cosa da fare è buttarsi per terra cercando di spaccare la sedia, allentare così le corde e liberarsi; potrebbe farsi davvero male nel tentativo. Pazienza, Cas lo rimetterà a posto in un baleno.

Mette subito in atto il suo piano, fa ondeggiare la sedia portando il peso da una parte e dall'altra e poi, con un ultimo sforzo, si lascia cadere sul pavimento ai piedi di Castiel. L'impatto è violento; ignora le proteste delle sue costole e del suo braccio perché ha raggiunto il suo scopo: uno dei braccioli della sedia si è spezzato e lui può estrarre un braccio e togliersi la benda dalla bocca. Non perde tempo e afferra Sam, che si è precipitato a tirarlo su, per la camicia, scuotendolo con tutta la sua forza e insultandolo con tutti gli improperi che conosce (e sono parecchi).

A Sam cade il libro che ancora stringeva in mano.

Nella confusione della lotta, il suono del dorso della copertina che sbatte sul pavimento è stranamente rumoroso così come il fruscio delle pagine che sembrano scorrere da sole; per un momento il libro resta aperto, apparentemente innocuo come un comune libro, poi un lampo di luce acceca l'angelo e i cacciatori. A Castiel sembra di sentire un'allegra risata in sottofondo.

 

NdA

Per l'inizio di questo capitolo mi sono ispirata all'immagine che potete trovare qui: https://scontent-mrs1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14199743_636267409873846_2225283501794561087_n.png?oh=900ef52d8159147ef72303d5ae796bf0&oe=583B1330.

Per me Sam sarà sempre il fan numero uno della destiel!

Spero siate pronti per una nuova avventura dei nostri eroi! Mi auguro che questo primo capitolo vi sia piaciuto e che proseguendo la lettura vi divertirete; niente angst in questa storia, c'è bisogno di sorridere. Aggiornerò ogni pochi giorni, ho già scritto quasi tutta la fanfiction.

Un grazie particolare a mio marito che mi ha aiutato a comprendere la psiche maschile, che ha detto che ha adorato questa mia storia e ha persino ammesso che un po' di romanticismo tra Dean e Castiel era necessario!

Se avete tempo e voglia, lasciatemi un commento!

   
 
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