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Autore: Fluffy Jpeg    27/09/2016    1 recensioni
Zainetto quasi vuoto in spalla, stringeva al petto la propria bambola rosa, singhiozzando silenziosamente.
Via, via, sempre più lontano. Non fermarti Karen, si diceva. Corri,
vola, Karen.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kenny McCormick
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io Sono Qui


Silenzio.
Alla pallida luce della luna, le vie deserte di South Park prendevano un'aria terribilmente tetra. Gli alberi parevano lunghi artigli spettrali, pronti a chiudersi sulla piccola figura piangente di Karen McCormick, che un passo in corsa dopo l'altro cercava di allontanarsi da casa propria.
Zainetto quasi vuoto in spalla, stringeva al petto la propria bambola rosa, singhiozzando silenziosamente.
Via, via, sempre più lontano. Non fermarti Karen, si diceva. Corri, vola, Karen.
Una delle mani salì agli occhi e li asciugò velocemente, ma la strada che percorreva continuò ad essere sfocata. Quando un grosso cumulo di neve congelata si frappose tra sé e il prossimo incrocio, lei non se ne accorse.
La sua corsa venne improvvisamente sostituita dallo slittare senza controllo, mentre delle grida di terrore abbandonavano le sue labbra e le braccia si allargavano alla disperata ricerca di equilibrio.
Avvertì la gravità trascinarla giù, il corpo che si inclinava e iniziava a cadere verso il terreno, e improvvisamente due braccia afferrarla per le spalle. Fu una stretta dolce ma decisa, che la accompagnò fino a farla appoggiare ad un petto magro.
« Stai bene, Karen? » le chiese la voce. Quella voce che lei conosceva tanto bene.
Sollevò gli occhi pieni di lacrime, e incontrò quelli scuri e sicuri del suo angelo custode, nascosti nella penombra del cappuccio viola. Lo vide osservare che il suo corpo non avesse alcun nuovo livido, prima di puntare il suo sguardo in quello di lei, e attendere una risposta.
Lei provò a dargliela. Aprì la bocca per mormorare qualcosa - « Sei qui. », « Sto bene. », « Ci sei sempre quando ho bisogno di te. », « Grazie. »... avrebbe potuto dire qualunque cosa.
Ma le parole si trasformarono in gemiti, e stringendosi forte al petto di lui, lasciò scappare tutte le lacrime che fino a quel momento aveva cercato il più possibile di trattenere.
L'altro cingette il suo piccolo corpo in un abbraccio triste. Le accarezzò lentamente i capelli, mentre i versetti di dolore di lei si trasformavano in grida disperate, soffocate in parte dal proprio corpo e dal proprio mantello, che sfruttò per tenerla al caldo.
« Sono qui, Karen. » mormorò, la voce profonda poco più alta di un sussurro. « Sono qui. »
Sentì la bambina annuire tra le lacrime. « Lo so. » cercava di dirgli senza parole.
Si strinsero l'uno all'altro ancora più forte, mentre South Park li ignorava, e continuava a dormire.






Ohibò, la Silvia è tornata a scrivere. Nascondete i bambini!
Scusate la lunghiiiissima assenza, ho avuto alcuni problemi e tante persone mi dicevano di non scrivere più
fan fiction, e io, ahimé, li ho ascoltati per tre anni. Ma il richiamo è troppo forte! (?)
Non starò a tediarvi con tutte le mie insicurezze degli ultimi anni, preferisco raccontarvi tante altre storie! :3
Spero che questa piccola fan fiction che mi ha riportato nel mondo della scrittura vi sia piaciuta! Ero indecisa sui tag dei
personaggi da mettere, e spero di aver fatto delle buone scelte. In caso modificherò. uvu
Beh, che dire? Alla prossima! ;3 Fate i buoni!

Non sono più abituata a scrivere note d'autore, aiuto-

   
 
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