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Autore: Arya Tata Montrose    27/09/2016    0 recensioni
[SPOILER CAPITOLO 499]
Dal testo:
Gray, in quel momento, aveva solo bisogno di sentire il calore tiepido e avvolgente di una persona e il suono costante, ritmico e rassicurante di un cuore che batteva.
Non singhiozzava ma lasciava che calde lacrime percorressero impunemente le sue guance e rimaneva lì, immobile, abbracciato all'amica che, in silenzio, lo scaldava incurante del maglione bagnato di lacrime

+++
[angst][Gruvia]
È un po' un esperimento, dato che non ne ho mai scritte :3
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lluvia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il calore che non c'è più


 

Gray, in quel momento, aveva solo bisogno di sentire il calore tiepido e avvolgente di una persona e il suono costante, ritmico e rassicurante di un cuore che batteva. 
Non singhiozzava ma lasciava che calde lacrime percorressero impunemente le sue guance e rimaneva lì, immobile, abbracciato all'amica che, in silenzio, lo scaldava incurante del maglione bagnato di lacrime; lo stringeva e lo confortava, carezzandogli un po’ la schiena, lasciando che piangesse il suo dolore col viso nascosto sul suo petto, che ascoltasse il suo cuore battere. 
Mai più che in quel momento, Gray temeva il freddo. Temeva il freddo dell'aria, del vuoto accanto a sè che troppe volte era stato riempito e troppe volte non aveva potuto impedire che fosse svuotato. Temeva il gelo che occupava il posto del calore nel corpo di una persona a lui tanto cara. 
 
Gray non osava alzare lo sguardo, non osava posarlo in altro luogo diverso dalla fata stilizzata che l'amica aveva sull'avambraccio, quel simbolo che li univa tutti e significava mille cose; famiglia, era la loro parola preferita, quando si trattava di descrivere Fairy Tail, subito prima di casa. 
 
Se pensava a Fairy Tail, la sua mente dava vita ad un’immagine piena di colori, dove in primo piano svettavano rosa, giallo, rosso e azzurro.
Se pensava ad una casa, c’era lei ad attenderlo fuori dalla gilda.  Non aveva mai capito – non ci aveva mai pensato –, ma ora, solo ora che l’aveva persa, si era reso conto che Juvia era sempre lì, magari in un angolo, accanto a lui. A sostenerlo, ad adorarlo, ad osservarlo in silenzio e ad aiutarlo in ogni situazione ed in ogni modo che le fosse possibile. Ma lui, semplicemente, con gli occhi di un bambino, non ci aveva mai fatto caso – non l’aveva mai presa sul serio. 
 
Gray soffocò un rantolo e l’abbraccio in cui era stretto si fece un po’ più saldo, un po’ più caloroso. 
Gli bastò aprire gli occhi per scorgere, a pochi passi da loro oltre le ciocche scarlatte dell’amica, il lenzuolo bianco che copriva il suo corpo, tutto ciò che gli rimaneva di lei – oltre ai ricordi.
Aveva urlato, pianto, si era disperato e aveva sfogato tutta la sua rabbia su quell’Invel, ma non era servito a riportarla indietro. Le aveva urlato che avrebbe preso sul serio i suoi sentimenti, che avrebbe smesso di ignorarli e di fingersi cieco. Poi aveva mormorato, tra un singhiozzo e l’altro, che, anche con gli occhi chiusi, si stava innamorando e l’aveva pregata, implorata di rimanere con lui, di riprendersi il sangue e di sorridergli di nuovo, l’aveva scongiurata di abbracciarlo, di parlargli, di scaldarlo di nuovo; ma lei non si era mossa.
 
Anche ora, Juvia se ne stava immobile sotto quel lenzuolo bianco, accanto agli altri caduti di quella guerra senza senso. Quell’ennesima guerra che gli aveva portato via un’altra persona cara – una persona che avrebbe potuto far parte del suo futuro e, magari, esserlo
Ma Juvia era morta per lui, aveva fatto sì che la sua essenza gli scorresse per sempre nelle vene; gli aveva regalato un’altra vita e gli aveva dato quel futuro in cui Gray aveva sperato ci fosse anche lei.
 
Gray chiuse gli occhi e pianse, ancora avvolto dalla stretta gentile e rassicurante della compagna, ignaro che, su un altro piano, dove lui non poteva sentirla, anche Juvia lo abbracciava, sorridendo.
«Juvia sarà con te, Gray-sama. Sempre»



 
Angolino autrice:
Buonasera! Vi dico due paroline prima di sparire, giusto per chiarire un paio di cose :3
Questa storia è stata scritta per un concorso su Wattpad, praticamente nella settimana in cui è uscito il capitolo. Ho scritto spoiler perchè non si sa mai, è ancora abbastanza fresca, come notizia.
Poi, punto secondo: non so chi o se l'abbiate capito ma è Erza la persona che sta abbracciando Gray, Juvia entra solo alla fine come fantasma. 
Punto terzo: dato che io Gray e Juvia non li shippo manco a pagarmi (nel caso mi pagaste, mentirei) non credo scriverò mai altro su di loro, se non proprio su richiesta.
E finito!

Grazie a tutti per avere letto, spero vi sia piaciuta nonostante i toni un po' tristi e, al giorno d'oggi, distanti dal canon.
Un bacio, 
Tata
   
 
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