A Rob
Perché
questa fic sarebbe stata
comunque postata per il suo compleanno, ma lei senza rendersene
conto me l'ha proposta come sfida. E mi ha pure miserevolmente
battuta! è_é
Capito perché ero tanto sicura
di me quella sera? x°D
Auguri nee-chan, di nuovo, passa un
buon compleanno X3
The Baka and the Oni
[You change your mind
Like a girl changes
clothes
I should know
That you’re no
good for me]
[Tu cambi idea
Come una ragazza cambia
vestiti
Dovrei
saperlo
Che non vai bene per me]
[Cause you’re hot then
you’re cold
You’re yes
then you’re no
You’re up and
you’re down
You’re wrong
when it’s right
It’s black and
it’s white]
[Perché sei
caldo e
poi diventi freddo
Dici sì e poi
dici
no
Stai su e poi vai
giù
Sbagli quando
è
giusto
È
nero ed è (dici che sia) bianco]
Fuyumi
Ootori si era ormai
completamente abituata alla presenza in casa loro dell'affascinante
erede della famiglia Suou, con il suo sorriso smagliante (da scemo,
ribatteva il fratello più piccolo), i suoi modi galanti (da
gallo francese) e la sua abilità nel suonare (e qui Kyoya
non
poteva aver da ridire proprio nulla).
Si era, dicevamo, ormai abituata a
quello strano e vivace ragazzo biondo, che portava sempre con
sé
un'aria di... felicità? serenità,
forse?
completamente assurda, e che la famiglia Ootori non provava
più
da molti anni, non da quando la signora Ootori se ne era andata.
Ma quello a cui non avrebbe mai potuto
fare il callo, e di questo ne era certissima, era il modo in cui quel
ragazzo riusciva a far sorridere Kyoya. Rimaneva stupita nel vederlo
ridere (sadicamente, ma lei questo non poteva saperlo) quando
progettava una vendetta nei confronti dell'amico, e ne era divertita.
Forse non andava poi molto bene, a rifletterci meglio, ma era sicura
che suo fratello ritenesse veramente Tamaki il suo migliore amico. In
effetti, era l'unico sincero, almeno.
«Cosa
significa che ho annullato la prenotazione? Io non ho fatto
assolutamente nulla...! Come dice?»
La
schiena di Fuyumi venne percorsa da un piccolo brivido, mentre
passava davanti la camera del più piccolo Ootori della
villa.
Ovviamente, con lui il termine 'piccolo' non assumeva il significato
di 'tranquillo e pacifico', ma questo è scontato.
«Quindi,
un signore l'ha chiamata dicendole che il suo amico aveva avuto un
abbaglio, e non voleva più visitare la tenuta reale... E non
le è minimamente passato per l'anticamera del cervello,
immagino, che per disdire tale prenotazione ci volesse come
minimo
il consenso firmato del sottoscritto...»
Fuyumi
in quel momento provò molta pietà per il povero
operatore dall'altra parte della cornetta. Ma veramente tanta.
«Ma
sì, stia tranquillo, non sono assolutamente
arrabbiato».
La
sorella sbatté interdetta le palpebre due volte.
«Mi
assicurerò che lei non possa più lavorare
nell'agenzia
di mio padre e in quella di nessun altro in tutto il Paese»,
finì tranquillamente di chiarire il ragazzo. Fuyumi
sospirò
e andò ad aprire alla porta, sentendo il campanello
squillare.
Aveva dato precisi ordini alle cameriere di lasciarle fare qualcosa
ogni tanto, per imparare ad essere una mogliettina perfetta,
assolutamente perfetta.
Vedendo
tutta la buona volontà che ci metteva, ovviamente nessuno
riusciva mai a dirle qualcosa, nemmeno quando si era dimenticata di
pulire il riso prima di metterlo a bollire, oppure quando aveva
mischiato varie salse per crearne una rivoluzionaria (che lo chef di
casa Ootori aveva prontamente fatto sparire in un battibaleno,
sostituendolo con qualcos'altro di decisamente più facile
digestione).
«Oh,
Tamaki! Che piacere vederti!», esclamò la ragazza
vedendo il miglior amico del fratello attendere pazientemente davanti
casa.
«Fuyumi-san!
Stasera è veramente splendida, la sua pelle sembra brillare
di
luce propria, sa?»
La
ragazza si portò allegramente una mano davanti alla bocca,
nascondendo elegantemente il riso che le sgorgava dal cuore. Quel
Tamaki! Sempre il solito.
«Sono
felice che ti appaia così bella stasera, Tamaki-kun, ma ora
che ne dici di entrare? E soprattutto di smetterla di darmi del lei,
sai che non lo sopporto, mi fa sentire così vecchia...
Quando potrei benissimo essere tua sorella!», gli disse,
mentre
si faceva da parte e lo lasciava entrare.
«Tu
vecchia? Ma questo è un insulto alla bellezza! Un'onta alla
natura benigna che ha donato alle donne, e soprattutto a te,
Fuyumi-san, un così gentile aspetto, una...»
La
ragazza tornò a ridere, pensando che le sarebbe piaciuto
conservare quei complimenti per sempre. Chissà se suo marito
gliene avrebbe mai fatti?
Aspettò
che si togliesse le calzature nell'atrio, e lo accompagnò in
camera del fratello.
«Ah,
Tamaki-kun, ti avverto... Questa sera Kyoya è
particolarmente... Come dire, nervoso».
Tamaki le
rivolse come risposta un incoraggiante sorriso.
«Tranquilla,
sono certo che sarà più che felice nel vedere che
il
suo amico è venuto a trovarlo»,
ribatté, sicuro
di sé. Fuyumi sospirò e aprì piano la
porta,
sussurrando alla figura di spalle che vide davanti alla finestra un
timido "Kyoya, c'è qui Tamaki...".
Lo
sguardo che le diede il fratello a quelle parole avrebbe congelato
persino i morti.
«Tu!»,
ruggì, scagliandosi contro la porta e afferrando il
francesino
per il bavero della giacca. «Proprio te cercavo!»
Tamaki
rivolse un'occhiata ed un sorriso a Fuyumi come per dire "Visto,
cosa ti avevo detto? Mi adora". La ragazza
alzò
una mano per - o almeno, cercare di - impedire che la furia
devastatrice del fratello lo uccidesse. Non riuscì a fare
nulla però, perché la porta le si richiuse
davanti con
uno schiocco secco prima che riuscisse ad implorare alcunché.
"Povero
Tamaki, che fine orrenda...", pensò, prima di dirigersi
sconsolata verso la cucina, decisa a svagarsi cucinando qualcosa.
Oppure avrebbe potuto mettere in ordine la camera del padre!
Sì,
avrebbe fatto così. Chissà quale
felicità
sarebbe stata per il suo Otoo-san sapere che quei mobili erano stati
spolverati dalle manine della sua unica figlioletta! Sì
sì,
ormai aveva deciso.
«Ma
Kyoya! Possiamo andarci quando vogliamo ad Huis ten Bosch, mentre il
mercato nell'Hanazono-jinja c'è solo questa
domenica!»,
pigolò Tamaki, guardando accusatorio l'amico. Come poteva
essere così insensibile?
«Baka
che non sei altro! Quello stupido mercatino delle pulci c'è
ogni domenica, e se tu avessi letto meglio i volantini prima di farti
prendere dall'esaltazione come tuo solito, l'avresti di sicuro
scoperto!»
«Ma...
Ma io non avevo mai detto di voler andare a Nagasaki!»,
ribatté
arrabbiato l'altro. «Eri tu che volevi andarci!»
Kyoya
si chiese cosa fosse ciò che gli impediva di prendere
l'amico
e farlo volare fuori dalla finestra. Ah già, il terzo piano
non era abbastanza alto per assicurarsi la morte
effettiva di
una persona, avrebbe solo sprecato le proprie forze. Però si
sarebbe proprio tolto una grande soddisfazione...
D'improvviso,
mollò la presa sulla sua giacca lasciandolo rovinare a terra
e, totalmente incurante delle lamentele provenienti da quell'idiota
sul suo pavimento, crollò esausto sul divano, posandosi un
braccio sugli occhi e cercando di focalizzare la sua attenzione su
qualcosa che non fosse la morte subitanea e dolorosa di un certo Suou
in camera sua.
«Dunque,
si può sapere cos'ha un mercatino delle pulci che il
magnifico
Huis ten Bosch non possiede?»
Gli
occhi di Tamaki brillarono, e si lanciò in un'accurata
descrizione del tempio che lo aveva conquistato.
«Questo
significa che non sei più arrabbiato con me?», chi
chiese poi, speranzoso, alla fine del suo dettagliato e fantasioso
resoconto. Kyoya tolse il braccio dal volto e lo guardò con
fare derisorio.
«Illuso»,
gli disse, prima di assestargli un poderoso pugno sulla testa.
Tamaki
si portò mugugnando contrariato una mano nel punto colpito,
ma
dentro di sé era felice. Perché prima che l'altro
riuscisse a nasconderlo dandogli le spalle, era riuscito a vedere un
sorriso farsi largo su quel volto da demone.
[I should know that
you’re not
gonna change]
[Dovrei saperlo che
Non cambierai]
[Hot
'N Cold - Kate Perry]
Note
finali:
So benissimo che è una
schifezza. Ma tanto, non è colpa mia ^O^ *addita Rob*
Prendetevela con lei ù-ù
La
madre di Kyoya non so che fine abbia
fatto, non me lo ricordo e non sono riuscita a trovarlo da nessuna
parte, quindi qui accontentavi di quel che c'è XD
La canzone da cui ho tratto le
citazioni, Hot 'n cold, mi fa morire. Sinceramente, secondo me
è
perfetta per il Lord xD Per il resto, rimando alle spiegazioni qua
sotto:
Huis ten Bosch: Un'ora a nord di Nagasaki sorge lo Huis ten Bosch, sorprendente ricostruzione di una città olandese con tanto di mulini a vento, dighe, una copia della casa della famiglia reale olandese e un negozio di formaggi. Si tratta di una curiosa zona residenziale popolata da 10.000 persone che vogliono vivere in una versione ripulita dell'Olanda nell'isola più meridionale del Giappone. [Fonte: http://it.viaggi.yahoo.com/p-guida_viaggi-1161941-_giappone_attrazioni-i]
Hanazono-jinja: Tra i grattacieli di Shinjuku appare dal nulla un placido e modesto tempio. L'Hanazono-jinja è particolarmente piacevole la sera, quando è illuminato, ma è anche perfetto per una rapida fuga dallo squallore di Kabukichō. La domenica ospita un mercato delle pulci (aperto dalle 8 alle 16), perfetto per andare a caccia di oggetti d'epoca di vario genere. [Fonte: http://www.nanoda.com/it/giappone/Shibuya.html]
E
anche questa è fatta. Kissoni!