oddio,la
mia prima fanfiction O_O è un po’ corta, ma
è solo il primo capitolo, quasi
un’introduzione alla storia. ho bisogno di pareri sinceri,
per sapere se vale
la pena continuare...
In questo
capitolo deve ancora entrare in scena il secondo personaggio
principale, e
chissà se qualcuno si immagina già chi possa
essere... Intanto però appare Emi,
l'OC la cui descrizione non penso mi sia riuscita bene...I vostri
pareri sono
importanti,aiutatemi a migliorare, pleeeeeease!
Spero vi
piaccia^^
----------
-Ed!!!Al!!!
Il ragazzo
e l’armatura a suo fianco si girarono, e il fratello maggiore
sorrise agitando
una mano.
-Ehilà,
Emi!
I due
furono raggiunti da una ragazza. Teneva fra le mani una risma di fogli,
che
porse a Edward.
-Scusatemi,ci
ho messo parecchio!- disse lei, stropicciandosi nervosamente le mani.
Dopo aver
dato una veloce occhiata ai documenti, l’alchimista sorrise
nuovamente.
-E’
perfetto!Grazie mille!-.
-Ora siamo
abbastanza informati sulla città in cui vogliamo dirigerci!-
esclamò Alphonse.
-Figuratevi!Per
gli amici questo e altro!- fece la ragazza.
-Ehi, ti
va di pranzare insieme?- chiese Ed.
-Sicuro!Però
devo tornare presto in ufficio…- sbuffò.
-C’è
tanto
lavoro da fare, eh?-.
-Non me ne
parlare, Al…Quello Scar ci sta creando un mucchio di
problemi…-.
Così
i tre
si avviarono alla mensa.
Non
c’era
militare o alchimista in quel quartier generale che non si voltasse a
guardare
Emi; la sua bellezza* era tale che sarebbe stato impossibile
immaginarla seduta
in un ufficio a compilare documenti, non era proprio il tipo. Era una
ragazza
slanciata, ma non troppo magra, dai capelli corti color nocciola, che
ricordavano a Ed quelli del fratello, e un ciuffo le copriva in parte
gli
occhi. Aveva luminosi occhi verde acqua, un colore estremamente vivace
se
confrontato con la carnagione pallida. Sul suo volto dominava un
raggiante
sorriso; era in effetti una ragazza solare e allegra.
-Ehi, Emi,
ci hai pensato per stasera?- domandò un giovane passando
accanto a lei.
-Ah,
Mark…Ecco, a dire il vero stasera non mi va di
uscire…Lavoro fino a tardi, e…-
si scusò Emi agitata.
-Oh.
beh…non fa nulla, non ti preoccupare!- fece
l’altro allontanandosi piano - Però
ci conto per un’altra volta!-.
-..Si…-
sorrise Emi, per poi sospirare pesantemente, una volta entrati in mensa.
-Prima o
poi con qualcuno ci dovrai uscire, sai?- fece Ed con tono canzonatorio.
-Ma non mi
piace…Dev’essere una cosa molto imbarazzante
uscire con un ragazzo…- sbuffò
lei, mentre prendeva in mano un vassoio.
-Ma con me
e Al esci spesso fuori…-.
-E’
diverso…Voi siete i miei migliori amici…- si
difese Emi.
-Allora
non ti fidanzerai mai?- domandò Al, come se ne fosse molto
preoccupato.
Emi
sorrise.
-Chi lo
sa! Dovrei trovare il ragazzo giusto!- disse.
-Beh,
finiamola con questi discorsi da ragazzine e occupiamoci del programma
di
viaggio…- disse quasi bruscamente Ed una volta riempito il
vassoio.
-Sì,
fratellone.- fece Al sedendosi al solito tavolo.
Anche Emi
si sedette, e cominciò a illustrare ai due ragazzi i
documenti che aveva loro
consegnato.
-…Così
con
questo ci sarà permesso ispezionare l’intera
area?-.
-Esatto,
basterà mostrarlo alle autorità competenti
e…
-Che
combinate, Acciaio?-.
I tre si
girarono (o meglio, bastò alzare lo sguardo) e videro il
colonnello Mustang
sporgersi sui documenti.
-Colonnello,
è già tornato dal quartier generale
dell’est?- chiese Al, ma l’uomo non
rispose, continuando a fissare le carte.
-
Co-colonnello!-
balbettò Emi, e tentò di nascondere i fogli, ma
invano; il militare li aveva
già tra le mani, e li osservava pensoso.
-…Emi?-.
-…Sì,
colonnello?- chiese timorosa la ragazza.
-…Lo
sai
che prima di fornire documenti del genere è necessario il
consenso di un
superiore, vero?- domandò l’altro guardandola con
la coda dell’occhio.
-…Sì,
ma…-
disse lei facendosi sempre più piccina.
-Glielo
abbiamo chiesto noi, colonnello!- saltò su Ed.
-…Vi
aveva
anche detto che era necessario un permesso?- domandò ancora
l’uomo.
Ed si
zittì.
-…Veramente
no.-.
-…..-
il
colonnello non disse altro, si limitò a squadrare i ragazzi
dall’alto in basso,
mentre Emi si era ritirata in un angolino a fare cerchietti per terra,
in
attesa di una lavata di capo.
-
…Ok,
permesso accordato!- enunciò Mustang dopo una lunga pausa, e
porse
all’alchimista i fogli, mentre Emi lo fissò con
occhi lucidi, speranzosa di
cavarsela.
- Allora
buon viaggio, Acciao. - disse il militare allontanandosi
-…Emi?-.
La ragazza
alzò lo sguardo da terra.
“Ecco
altre ore di lavoro…” pensò.
-Posso far
finta di non aver visto nulla…-.
Gli occhi
della ragazza brillarono di gioia…*.*
-…se
accetti un invito a cenaXD- concluse lui.
…e
le
speranze di Emi si infransero in mille pezzettini. TT_TT
-…A
che
ora comincio gli straordinari..?- chiese lei mentre una grossa goccia
blu le
scendeva sulla testa.
-_- <- faccia di
MustangXD
-Vabbè,
per stavolta passi pure…- fece il colonnello allontanandosi.
Emi non
fece in tempo a sospirare che fu subito assalita:
-Perché
non ce l’hai detto?!-.
-Avrebbero
potuto punirti!-.
-Calma,calma!-
tentò di ammansirli lei - Sapevo che volevate partire il
prima possibile, e ho
pensato che il colonnello sarebbe tornato a Central City più
tardi, quindi…
-Non farlo
più, Emi.- disse serio Edward.
-
Sì, non
vogliamo che tu rischi per delle sciocchezze!- fece eco Al.
-Ma la
ricerca della pietra non è una sciocchezza!-
affermò lei.
-Con gli
anni che abbiamo passato in queste condizioni, un giorno in meno o uno
in più
non fa tanta differenza, non credi?- chiese Ed un po’ meno
severo.
-…..-
Emi
volse ancora lo sguardo a terra; faceva così quando non
sapeva che dire o era
in imbarazzo.
-…Comunque
grazie. - disse infine Ed sorridendo, poggiando una mano sulla sua
spalla.
-…-
la
ragazza sorrise -…Di nulla-. ^///^
---------
*=
“Emi”
in giapponese è un nome formato da “e”
(immagine), e “mi” (bellezza) X3