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Autore: Imouto chan    06/05/2009    4 recensioni
“Viola. La prima cosa che vide furono due profondi occhi viola dalle fattezze demoniache. Un sorriso. No, non era un sorriso, ma un ghigno divertito. Il ghigno di qualcuno che gioiva nel vederla soffrire.”
Nessuno vorrebbe convivere con il proprio rapitore, soprattutto se questo ti mangia con gli occhi. Come si evolveranno gli eventi per Emi, una militare di Central City, nonché migliore amica di Ed e Al?
Genere: Generale, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Envy, Nuovo personaggio, Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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oddio,la mia prima fanfiction O_O è un po’ corta, ma è solo il primo capitolo, quasi un’introduzione alla storia. ho bisogno di pareri sinceri, per sapere se vale la pena continuare...

In questo capitolo deve ancora entrare in scena il secondo personaggio principale, e chissà se qualcuno si immagina già chi possa essere... Intanto però appare Emi, l'OC la cui descrizione non penso mi sia riuscita bene...I vostri pareri sono importanti,aiutatemi a migliorare, pleeeeeease!

Spero vi piaccia^^

                                  ----------

 

 

-Ed!!!Al!!!

Il ragazzo e l’armatura a suo fianco si girarono, e il fratello maggiore sorrise agitando una mano.

-Ehilà, Emi!

I due furono raggiunti da una ragazza. Teneva fra le mani una risma di fogli, che porse a Edward.

-Scusatemi,ci ho messo parecchio!- disse lei, stropicciandosi nervosamente le mani.

Dopo aver dato una veloce occhiata ai documenti, l’alchimista sorrise nuovamente.

-E’ perfetto!Grazie mille!-.

-Ora siamo abbastanza informati sulla città in cui vogliamo dirigerci!- esclamò Alphonse.

-Figuratevi!Per gli amici questo e altro!- fece la ragazza.

-Ehi, ti va di pranzare insieme?- chiese Ed.

-Sicuro!Però devo tornare presto in ufficio…- sbuffò.

-C’è tanto lavoro da fare, eh?-.

-Non me ne parlare, Al…Quello Scar ci sta creando un mucchio di problemi…-.

Così i tre si avviarono alla mensa.

Non c’era militare o alchimista in quel quartier generale che non si voltasse a guardare Emi; la sua bellezza* era tale che sarebbe stato impossibile immaginarla seduta in un ufficio a compilare documenti, non era proprio il tipo. Era una ragazza slanciata, ma non troppo magra, dai capelli corti color nocciola, che ricordavano a Ed quelli del fratello, e un ciuffo le copriva in parte gli occhi. Aveva luminosi occhi verde acqua, un colore estremamente vivace se confrontato con la carnagione pallida. Sul suo volto dominava un raggiante sorriso; era in effetti una ragazza solare e allegra.

-Ehi, Emi, ci hai pensato per stasera?- domandò un giovane passando accanto a lei.

-Ah, Mark…Ecco, a dire il vero stasera non mi va di uscire…Lavoro fino a tardi, e…- si scusò Emi agitata.

-Oh. beh…non fa nulla, non ti preoccupare!- fece l’altro allontanandosi piano - Però ci conto per un’altra volta!-.

-..Si…- sorrise Emi, per poi sospirare pesantemente, una volta entrati in mensa.

-Prima o poi con qualcuno ci dovrai uscire, sai?- fece Ed con tono canzonatorio.

-Ma non mi piace…Dev’essere una cosa molto imbarazzante uscire con un ragazzo…- sbuffò lei, mentre prendeva in mano un vassoio.

-Ma con me e Al esci spesso fuori…-.

-E’ diverso…Voi siete i miei migliori amici…- si difese Emi.

-Allora non ti fidanzerai mai?- domandò Al, come se ne fosse molto preoccupato.

Emi sorrise.

-Chi lo sa! Dovrei trovare il ragazzo giusto!- disse.

-Beh, finiamola con questi discorsi da ragazzine e occupiamoci del programma di viaggio…- disse quasi bruscamente Ed una volta riempito il vassoio.

-Sì, fratellone.- fece Al sedendosi al solito tavolo.

Anche Emi si sedette, e cominciò a illustrare ai due ragazzi i documenti che aveva loro consegnato.

 

-…Così con questo ci sarà permesso ispezionare l’intera area?-.

-Esatto, basterà mostrarlo alle autorità competenti e…

-Che combinate, Acciaio?-.

I tre si girarono (o meglio, bastò alzare lo sguardo) e videro il colonnello Mustang sporgersi sui documenti.

-Colonnello, è già tornato dal quartier generale dell’est?- chiese Al, ma l’uomo non rispose, continuando a fissare le carte.

- Co-colonnello!- balbettò Emi, e tentò di nascondere i fogli, ma invano; il militare li aveva già tra le mani, e li osservava pensoso.

-…Emi?-.

-…Sì, colonnello?- chiese timorosa la ragazza.

-…Lo sai che prima di fornire documenti del genere è necessario il consenso di un superiore, vero?- domandò l’altro guardandola con la coda dell’occhio.

-…Sì, ma…- disse lei facendosi sempre più piccina.

-Glielo abbiamo chiesto noi, colonnello!- saltò su Ed.

-…Vi aveva anche detto che era necessario un permesso?- domandò ancora l’uomo.

Ed si zittì.

-…Veramente no.-.

-…..- il colonnello non disse altro, si limitò a squadrare i ragazzi dall’alto in basso, mentre Emi si era ritirata in un angolino a fare cerchietti per terra, in attesa di una lavata di capo.

- …Ok, permesso accordato!- enunciò Mustang dopo una lunga pausa, e porse all’alchimista i fogli, mentre Emi lo fissò con occhi lucidi, speranzosa di cavarsela.

- Allora buon viaggio, Acciao. - disse il militare allontanandosi -…Emi?-.

La ragazza alzò lo sguardo da terra.

“Ecco altre ore di lavoro…” pensò.

-Posso far finta di non aver visto nulla…-.

Gli occhi della ragazza brillarono di gioia…*.*

-…se accetti un invito a cenaXD- concluse lui.

…e le speranze di Emi si infransero in mille pezzettini. TT_TT

-…A che ora comincio gli straordinari..?- chiese lei mentre una grossa goccia blu le scendeva sulla testa.

-_-  <- faccia di MustangXD

-Vabbè, per stavolta passi pure…- fece il colonnello allontanandosi.

Emi non fece in tempo a sospirare che fu subito assalita:

-Perché non ce l’hai detto?!-.

-Avrebbero potuto punirti!-.

-Calma,calma!- tentò di ammansirli lei - Sapevo che volevate partire il prima possibile, e ho pensato che il colonnello sarebbe tornato a Central City più tardi, quindi…

-Non farlo più, Emi.- disse serio Edward.

- Sì, non vogliamo che tu rischi per delle sciocchezze!- fece eco Al.

-Ma la ricerca della pietra non è una sciocchezza!- affermò lei.

-Con gli anni che abbiamo passato in queste condizioni, un giorno in meno o uno in più non fa tanta differenza, non credi?- chiese Ed un po’ meno severo.

-…..- Emi volse ancora lo sguardo a terra; faceva così quando non sapeva che dire o era in imbarazzo.

-…Comunque grazie. - disse infine Ed sorridendo, poggiando una mano sulla sua spalla.

-…- la ragazza sorrise -…Di nulla-. ^///^

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*= “Emi” in giapponese è un nome formato da “e” (immagine), e “mi” (bellezza) X3

  
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