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Autore: luckie_controlofwhatIdo    30/09/2016    0 recensioni
Quando Blaine Anderson soggiornò al "Kellerman's Mountain Home" con la sua famiglia nel 1963, non si aspettava altro che giorni al sole e partite a croquet, ma quando lui e sua cugina Rachel conobbero gli istruttori di danza , i loro piani furono scombussolati. Le vacanze di Blaine in famiglia potrebbero quindi diventare il più bel momento della sua vita.Klaine Dirty Dancing .AU
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Hiram Berry, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Se qualcuno dei suoi familiari avesse notato che Blaine era più silenzioso del solito, nessuno ne fece parola.

Blaine era abbastanza sicuro che nessuno di loro se ne fosse accorto; erano tutti troppo impegnati a fare commenti sulla quantità e sulla qualità del loro sonno sia del cibo.

Sfortunatamente Blaine non aveva molto da aggiungere alla conversazione.

Aveva dormito incostantemente ed anche se il suo pancake e le sue uova strapazzate erano deliziose stava più giocando col cibo che mangiarlo.

Dopo che Hiram , Shelby e Rachel avevano mangiato a sazietà e Blaine coprì il suo piatto ancora pieno a metà con un tovagliolo, furono interrotti dal Signor Kellerman, che si avvicinò con uno dei camerieri al seguito.

Blaine si ritrovò ad alzare lo sguardo con curiosità quando vide chi fosse.. lo stesso ragazzo che aveva provocato l’istruttore di danza più alto la sera prima.

“Hiram c’è qualcuno che vorrei presentare a te ed alla tua famiglia” disse il signor Kellerman quando si fermò al loro tavolo, “ Noah, loro sono il dottore e la signora Berry, e Blaine e Rachel. Volevo essere sicuro che incontraste Noah Puckerman. Studia alla Yeshiva University.”

Hiram alzò lo sguardo con interesse e disse qualcosa al cameriere in yiddish* a cui Noah rispose con un “A sheynem dank” ( grazie infinite) .

Hiram non fece altro che sorridergli in risposta.

Per non rinunciare alla possibilità di vantarsi, Shelby  prese la parola subito dopo.

“Devi tenere d’occhio questi due quando tornerai a New York” disse , indicando Blaine e Rachel.

“Blaine andrà alla NYU questo autunno e Rachel inizierà la Juilliard”

Noah ignorò Blaine per sorridere a Rachel “ Ah” disse, guardandola intenzionalmente negli occhi, “ Bellissima e talentuosa”

Rachel arrossì mentre entrambi i suoi genitori sorridevano indulgentemente.

Dall’altra parte Blaine si limitò a osservare la mano del signor Kellerman, che si era mossa per battere la spalla di Noah.

Tornò con lo sguardo sul viso di  Noah per cercare di capire se fosse stato sincero o se pensasse soltanto che Rachel fosse uno dei “cani”.

“Ora, Noah” disse il signor Kellerman in modo gioviale, “ I Berry sono i miei ospiti speciali per le prossime quattro settimane. Voglio che ti accerti che abbiano tutto quello di cui hanno bisogno”.

“Certamente” disse Noah, lo sguardo di nuovo su Rachel, “ C’è qualcosa.. che vuoi adesso?” 

Blaine si irritò.

“Si, c’è qualcosa che possiamo fare per voi? No?” chiese Max e nessuno al tavolo obiettò, “ in questo caso Noah sembra che la famiglia Schuester abbia bisogno di altro caffè. E.. hey.. no non unire quei due tavoli insieme!” urlò andando via rapidamente come era arrivato.

Noah annuì e se ne andò anche lui, ma non prima di aver lanciato un altro sguardo significativo a Rachel, che chinò il capo timidamente.

“Che staff attento che hanno qui” commentò Shelby, guardando Rachel .

Poi si voltò verso suo marito e gli chiese, “ Hiram hai qualche idea su cosa hai voglia di fare oggi?”

Hiram le sorrise da sopra la sua tazza di caffè.

“Sono sicuro che qualsiasi cosa tu abbia programmato sarà fantastico, mia cara”.
Mentre i suoi genitori parlavano dei loro piano per il giorno… che consistevano per prima cosa nel “godersi l’aria fresca della montagna” in mattinata e giocare a golf nel pomeriggio.. Rachel si riscosse e alzò lo sguardo su Blaine.

“Cosa vuoi fare oggi?” chiese.

“Suppongo che tu non voglia giocare a golf con mamma e papà”.

Blaine sbuffò a bassa voce e scosse la testa.

“No.. no. Io .. a dire il vero non ci ho proprio pensato. Perché?  Hai qualcosa in mente?”

Rachel si sistemò meglio sulla sedia.

“Beh, prima di tutto mi piacerebbe fare una passeggiata per dare un’occhiata in giro. So che sei andato a correre ieri sera, ma io non ho visto altro che la nostra camera, qualche stanza qui e il gazebo. Vuoi venire con me? Forse troviamo qualcosa di divertente in giro?”

“Sembra… fantastico” disse Blaine, cercando di sembrare entusiasta , ma la fine della frase fu interrotta dal ritorno del signor Kellerman, che trascinava con se un altro giovanotto al loro tavolo.

Il ragazzo indossava giacca e cravatta, chiaramente non era un membro dello staff di camerieri.

Era un po’ cicciottello, indossava degli occhiali d’osso , ed era ovvio che aveva più difficoltà di Blaine a gestire i suoi capelli.

“Bene! Bene! Ancora non siete andati via. C’è un’altra persona che vi vorrei presentare.” Il signor Kellerman appoggio una mano sulla spalle del ragazzo  e lo presentò al tavolo, gonfiandosi d’orgoglio.

“Questo è mio nipote Jacob Ben Israel. Frequenta la Cornell School of Hotel Management *  e durante l’estate è il mio braccio destro”.

“Salve“ disse Jacob.

I suoi occhi fecero il giro del tavolo fino a fermarsi , anche lui, con lo sguardo su Rachel.

Questa volta, però Rachel si mosse a disagio sulla sedia e ricambiò con un sorriso teso.

“Spero che abbiate intenzione di venire al ballo al salone principale stasera. Ho il compito di organizzare gli intrattenimenti per il weekend, e sarà uno dei migliori mai fatti.”

La sua voce era sottile e nasale.

“Certamente. Sembra bellissimo”  disse Shelby  cordialmente.

“Mi riserverai un ballo?” chiese Jacob guardando Rachel.

Rachel si guardò intorno , catturando lo sguardo pieno di aspettativa dei suoi genitori. Poi guardò Blaine che scosse appena la testa , scrollando le spalle.

“Certo” disse alla fine, “ E’ molto gentile da parte tua invitarmi

Jacob si raddrizzò con un espressione compiaciuta sul volto.

“Non vedo l’ora “

“Meraviglioso” esclamò il signor Kellerman , stringendo il braccio sulle spalle di Jacob.

“Amo sempre vedere che i ragazzi si divertono. Ora non voglio dirvi come trascorrere le vostre vacanze, ma è una bella giornata! Uscite alla luce del sole”.

Fece ancora due chiacchiere con Hiram e Shelby, per poi portar via Jacob.

Mentre i suoi genitori stavano parlando col signor Kellerman , Rachel lanciò uno sguardo a Blaine, che alzò le mani.

“Cosa avrei dovuto fare?” chiese, “ Sii cortese e balla con lui una solo volta. Non sarà poi così male”.

“Forse posso fingere di avere mal di testa e non venire per nulla al ballo” replicò imbronciandosi.

Blaine la guardò aggrottando le sopracciglia.    

Di solito riusciva a tollerare le sue crisi emotive, ma certi giorni si chiedeva se lei si rendesse conto di quanto stupide potessero essere.

Rachel cedette, borbottando

“Oh va bene. Ci andrò ma non dirò più una parola per tutto il giorno. Ora andiamo!”

Balzò in piedi, il suo umore cambiò rapidamente.

“Andiamo a dare un’occhiata in giro!”




Fedele alla parola data, Rachel non si lamentò nemmeno una volta sull’imminente serata ..non mentre lei e Blaine visitarono la zona, non durante il pranzo con i genitori, non mentre guardarono alcuni turisti giocare a softball, e nemmeno quando spesero il resto del pomeriggio leggendo stesi sulle sdraio intorno alla spaziosa piscina coperta del signor Kellerman.

Guardandola adesso, mentre balla con imbarazzo un fox trot con Jacob.. già il loro secondo ballo  della serata… Blaine ebbe la certezza che Rachel stesse conservando tutto il proprio risentimento per dopo, quando sapeva di doverli sentire tutti.

La musica finì e Rachel si tirò indietro , applaudendo educatamente la band allontanandosi , di già, ma lentamente

Sfortunatamente, non fu abbastanza veloce a scappare prima che iniziasse la successiva canzone e Blaine sentì Jacob esclamare “ Mambo! Si!” e poi lo vide prendere la mano di Rachel.

Rachel si chinò oltre Jacob per guardare Blaine aggrottando le sopracciglia.

In risposta Blaine scrollò le spalle, promettendosi di intervenire nel caso Rachel non fosse veloce a scappare prima dell’inizio della prossima canzone.

Un’improvvisa piroetta rosa catturò la coda dell’occhio di Blaine e la sua attenzione fu subito attirata da una coppia in mezzo alla pista, che era abbastanza sicuro che prima non ci fosse.

Si allungò per guardare i nuovi ballerini e riconobbe Finn e Quinn, l’alto istruttore di danza e l’istruttrice che aveva tenuto la lezione di merengue,  muoversi con una sincronia perfetta.

Blaine li guardava ad occhi spalancati mentre volteggiavano in pista , attirando l’attenzione di un numero sempre maggiore di ospiti, un grande cerchio vuoto cresceva intorno a loro man mano che gli altri si allontanavano per osservarli.

Blaine era talmente assorto che sobbalzò nel momento in cui Rachel parlò accanto al suo fianco.

“Chi sono?” chiese non nascondendo il fatto che li stesse guardando.

Non si era accorto che gli altri ospiti si erano spostati così tanto che Rachel e Jacob era arrivati alla fine della pista da ballo.

Non stavano più ballando , ma Jacob era li accanto a lei.

“Oh, quelli” rispose in tono freddo, “ Sono il gruppo di ballo. Sono qui per far, uh, felici gli ospiti”.

Finn fece fare a Quinn un profondo casquè per poi farle fare una giravolta.

"Non dovrebbero mettersi in mostra tra loro. Questo non serve a vendere lezioni” mormorò Jacob.

Blaine non era d’accordo, ma non si curò di dirlo.

Era certo che Rachel sarebbe stato d’accordo con lui.. era rimasta completamente immobile e sembrava che avesse trattenuto il fiato mentre li guardava.

Quinn si allontanò da Finn per poi avvicinarsi di nuovo.

Mentre gli ospiti li guardavano a bocca aperta, Finn l’afferrò e le fece fare una capovolta in aria quasi oltre la sua testa, la prese , la lasciò cadere in una presa drammatica.

Fu allora che Blaine notò due cose: per prima cosa vide il ragazzo che lo aveva tanto colpito la sera prima, che ora indossava un abito elegante,  che guardava lo spettacolo con occhio critico dall’altra parte della stanza; e secondo vide il signor Kellerman avvicinarsi alla pista da ballo a passo spedito e mimare con la mano un “taglio” netto alla gola.

Quando lo videro, Finn e Quinn si fermarono di botto per poi affrettarsi , entrambi, ad invitare gli altri ospiti a ballare.

La pista da ballo cominciò di nuovo a riempirsi di coppie.

Solo allora Rachel si rilassò sospirando palesemente.

Hiram e Shelby gli si avvicinarono non appena tutto tornò tranquillo nella sala.

“Davvero impressionante , vero?” chiese Hiram, “ Vi state divertendo?”

“Si , dott. Berry!” rispose Jacob con entusiasmo, “ Purtroppo , però, devo andar via subito. Sono il responsabile dei giochi stasera”

Un’espressione di sollievo apparve sul volto di Rachel , che subito sparì non appena Jacob si voltò verso di lei.

“Dimmi… ti piacerebbe aiutarmi a far cominciare il tutto?”

“Certo che le piacerebbe!” disse Hiram.

Rachel si voltò a guardarlo da sopra la spalla , il suo volto una maschera di incredulità.

“Vai, tesoro, non essere timida”.

“Vengo con voi” intervenne Blaine, e questa volta fu Jacob a voltarsi a guardarlo.

Mmi piacerebbe vedere i giochi” disse debolmente, sperando che non sembrasse troppo una bugia.

Fu così che Blaine si ritrovò seduto in prima fila nell’auditorium ,  sorprendentemente pieno, a guardare un uomo in turbante e mantello, segare a metà Rachel.

Dalla sua posizione nella scatola del mago, Rachel aveva ruotato la testa fino a quando in qualche modo.. nonostante le luci del palco.. trovò Blaine e lo guardò con aria omicida.

L’uomo smise di tagliare e si chinò su Rachel.

“Questo farà male solo per un minuto! C’è la croce blu, giusto?” disse facendo un occhiolino esagerato verso il pubblico.

Rachel alzò lo sguardo  e fissò il soffitto con espressione arrabbiata per il resto dello spettacolo.

Come se tutto ciò non bastasse , proprio quando Rachel tornò sana e salva sul palco e le stava tornando il buon umore per la luce della ribalta, il presentatore la chiamò col microfono.

"Hey dolcezza, dato che sei stata tanto brava, abbiamo pensato di darti un piccolo premio" disse con galanteria, indicando una grande scatola sul tavolo che era stato appena portato e messo accanto a lui.

"Ecco qua!" esclamò e spinse una grande e bianca anatra , con un fiocco blu legato al collo, nelle mani di Rachel.

La prese, ma indietreggiò quando l'anatra sbatté le ali per scappare dalla sua presa.

Il pubblico applaudì scoppiando a ridere mentre lei si precipitava giù dal palco.

Blaine si alzò e sgattaiolò fuori dalla sala, e Rachel uscì a passi pesanti , per incontrarlo qualche minuto più tardi, con un cipiglio sul viso mentre si infilava con forza il cardigan.

Incrociando le braccia al petto, si fermò di fronte a lui guardandolo in cagnesco.

Blaine cercò di essere comprensivo.. davvero ci provò.. ma quello che poi uscì dalla sua bocca fu un "Dov'è il tuo nuovo amico?"

Gli occhi di Rachel si ridussero a due fessure e Blaine indietreggiò.

"Non è divertente Blaine.. si è liberata ancora prima che potessi darla a qualcuno dietro le quinte."

Blaine si morse il labbro per non scoppiare a ridere.

“Non è divertente! Ho appena passato cinque minuti per lavarmi il braccio. E se mi avesse sporcato il vestito?  L’intera serata sarebbe stata un disastro!” girò i tacchi e si diresse alla porta con la gonna svolazzante.

Blaine le corse dietro. “Rachel. Rachel dai.. mi spiace , okay? Sono stato insensibile”.

Rachel si voltò di scatto poco prima di raggiungere la porta.

“Sai cosa?” sbottò, “ Per tutto il resto della nostra vacanza, sarò conosciuta come la ragazza con l’oca!”

“Era una papera, in realtà” la corresse Blaine.

Rachel alzò le mani e , sbattendo la porta, andò via.

Blaine la rincorse di nuovo.

“Oh dai, Rachel!. Mi spiace. Onestamente credo che in due o tre giorni nessuno se lo ricorderà più. C’è così tanto da fare qui!

Ma Rachel non cambiò andatura.

“Lasciamo perdere!”  si lamentò Rachel .

Blaine le si affiancò mentre tornava verso la loro stanza, le braccia incrociate al petto con forza.

Di tanto in tanto mormorava qualcosa sottovoce, qualcosa come “non sono mai stata così imbarazzata in tutto la mia vita”.

Dopo aver vissuto con Rachel per quattro anni, Blaine la trovava una cosa molto difficile da credere , ma la conosceva talmente bene che non lo disse.

“Rach?” tentò di parlarle mentre si avvicinavano alle scale del portico dalla camera di famiglia, “Pensi sia una buona idea entrare dentro così arrabbiata?”

Rachel sospirò, abbassando finalmente le spalle che aveva tenuto , per tutta la strada verso la stanza, incurvate talmente tanto da coprire le orecchie.

“No” ammise, “farebbe solo preoccupare i miei genitori che probabilmente ne parlerebbero con Max domattina creando problemi”.

Si fermò in fondo alla scala, alzando lo sguardo verso la luce dei lampadari che filtrava dalle finestre.

“Non voglio fare qualcosa che possa rovinare le nostre vacanze.”

“Potremmo fare una passeggiata”, suggerì Blaine, “ Potrebbe aiutare. So che non ti piace correre, ma farlo mi aiuta sempre a calmarmi quando sono arrabbiato. Dovrebbe essere la stessa cosa , no?”

Rachel accennò un piccolo sorriso.

“Okay. Grazie Blaine”.

“Solo un secondo” disse Blaine togliendosi la giacca ed anche la cravatta , poi salì silenziosamente le scale per sistemare il tutto su una della sedie.

“Così è più comodo per passeggiare” spiegò a Rachel quando tornò da lei.

“Non sentirai freddo?” gli chiese , stringendosi nel cardigan.

“No, stasera è più caldo rispetto a ieri sera e questa volta, non sono in pantaloncini”.

“Okay” disse Rachel prendendo Blaine a braccetto mentre si allontanavano, e Blaine seppe che lo aveva perdonato.

Lui si diresse verso l’edificio principale, ma Rachel lo portò oltre, un’espressione acida il suo volto .

Blaine suppose che non fosse molto ansiosa di rivivere l’incantevole serata con Jacob Ben Israel.

Invece, girovagarono fino a ritrovarsi su un sentiero dietro la lodge che Blaine non aveva visto prima.

C’era un segnale con su scritto “Accesso consentito solo allo staff”, ma Rachel , girata di spalle al segnale, lo oltrepassò , puntando verso il bosco , esclamando alla vista delle lucciole che superavano.

Blaine , sentendosi in colpa, fece finta di non averlo visto, e assolutamente non stava pensando ad un certo membro dello staff di animazione quando lo fece.

No, non lo aveva fatto assolutamente .. almeno fino a quando non lo vide.

In un primo momento , Blaine non fu certo che l’uomo, che stava camminando impacciatamente sotto il peso di tre angurie, fosse lo stesso , ma quando lui e Rachel si avvicinarono di più, tutto fu chiaro.. i suoi capelli , la figura, il suo peso..

Blaine guardò Rachel, ancora distratta, e prese un’immediata decisione.

“Scusa” lo chiamò.

Rachel si avvicinò e lo guardò con curiosità.

“Possiamo aiutarti?”

L’altro ragazzo di fermò e si voltò verso di loro bruscamente.

“Cosa ci fate qui?” chiese con voce sorpresa , con un’evidente acutezza.

Blaine rabbrividì interiormente al rifiuto, ma spinse Rachel comunque verso di lui, tenendo la schiena dritta e la testa alta.

“Stiamo solo facendo una passeggiata. Non vuoi che ti aiutiamo con quelli?”

Si sforzò di non spalancare la bocca quando diede uno sguardo più da vicino al volto del ragazzo, illuminato dolcemente da un palo della luce li vicino, che mise in risalto le sue guance, l’elegante inclinazione del suo naso, la mascella marcata.

Sembrava diverso da qualsiasi persona Blaine avesse mai visto prima.

Molto meglio.

“Non dovreste essere qui” disse il ragazzo cautamente, spostando un po’ più su le angurie tra le sue braccia.

Poi aggiunse sottovoce. “I vostri genitori vi ammazzeranno. Max ammazzerà me”.

Blaine fu sorpreso di sentire Rachel avvicinarsi a lui.

“I miei genitori non avrebbero nulla da ridire su ciò. Siamo adulti”  disse fermamente, “ Abbiamo entrambi finito il liceo, e Blaine farà diciannove anni questa primavera.”

Blaine represse un sospiro.

Fidarti di Rachel che da come prova della loro maturità il fatto di essersi diplomati quando si erano diplomati nemmeno due mesi prima.

Ma l’altro ragazzo la ignorò, scegliendo invece di lanciare a Blaine uno sguardo d’apprezzamento.

“Davvero?”

Qualcosa in questa domanda obbligò Blaine a contorcersi per l’imbarazzo.

“Si davvero” disse Rachel non curante, “ e saremmo molto felici di aiutarti. Sono molto più forte di quello che sembro”.

Al tono indignato di Rachel, il ragazzo la guardò con curiosità, come se la stesse davvero guardando per la prima volta.

Rachel si portò una mano su un fianco e sollevò le sopracciglia.

Le sue labbra si piegarono.

“Va bene” disse il ragazzo dopo un po’, “ ma se vi beccano, dirò che uno dei camerieri vi ha fatto entrare”.

Si voltò verso Blaine, che si avvicinò non appena si riprese, allontanandosi da Rachel per sollevare l’anguria e poggiarla sulle braccia di Rachel.

Blaine si voltò di nuovo , avvicinandosi di più per poter prendere un’altra anguria, le sue mani e le sue braccia sfiorarono il corpo dell’altro ragazzo quando quest’ultimo si allungò verso di lui.

Le sue dita sfiorarono la pelle nuda, e un calore, che doveva essersi immaginato, risalì attraverso la maniche della sua camicia.

Blaine si sentì avvampare, quando alzò lo sguardo dritto negli occhi dell’altro ragazzo, che a quella distanza erano diventati improvvisamente e straordinariamente blu.

Indietreggiò rapidamente.

“Da questa parte” disse il ragazzo, il suo voltò non tradì nulla quando si voltò per guidarli un po’ più in là, lungo la strada, oltre un piccolo ponte pedonale, attraverso una scala di legno che li conduce verso una zona ripida della collina.

Blaine alzò lo sguardo e vide un piccolo bungalow in cima, notando che l’edificio era il più fatiscente degli  edifici che aveva visto sulla proprietà.

Mentre salivano verso di esso, sentirono una musica a tutto volume venire dall’interno.

Blaine indovinò fosse “Do you love me?”  dei “The Contours”  dopo pochi secondi.

Poco prima di una serie di doppie porte larghe , il ragazzo si voltò verso di loro .

“Ultima possibilità per tornare indietro”.

“Siamo arrivati fin qui” disse Rachel, “ Sono sicura che possiamo fare ancora qualche passo”.

“Okay, allora”

Il ragazzo alzò le sopracciglia e spalancò la porta drammaticamente col  posteriore

Blaine rimase a bocca aperta.

La musica li inondò, talmente forte da sembrare quasi una presenza fisica, ma non era questa la cosa più sorprendente.

Blaine si ritrovò a guardare una stanza piena di corpi ondeggianti.

Gli uomini e le donne stavano.. ballando, pensò, ma in un modo che non aveva mai visto prima.

Erano avvinghiati ai loro partner, toccandosi e contorcendosi.

Vide gambe intorno ai fianchi, mani vagare sui loro corpi, gli uomini in canottiera o.. addirittura qualcuno senza camicia.

Blaine sentì Rachel stringersi al suo fianco.

“Dove hanno imparato a farlo?”, chiese , la voce appena udibile per la musica, come se Blaine fosse in grado di risponderle.

In qualche modo, il ragazzo , che ora era dall’altro lato rispetto a Blaine, la sentì.

“I ragazzini ormai lo fanno nei loro seminterrati a casa” disse con un’alzata di spalle.

Le lanciò uno sguardo perplesso.

“Vuoi provare?”

Rachel scosse la testa stringendosi ancora più a Blaine.

Il ragazzo ridacchiò.

“Andiamo”.

Fece loro strada attraverso la stanza.

Blaine e Rachel lo seguirono facendosi strada cautamente tra la folla, distogliendo lo sguardo cercando di non urtare nessuno.

Poggiarono le angurie su un lungo tavolo per poi allontanarsi, guardando gli altri.

Anche se si era ripreso dallo shock iniziale, Blaine si chiese se le sue guance sarebbero rimaste per sempre rosse dopo questa esperienza, e lanciò un’occhiata a Rachel.. ..incastrata tra lui e l'altro ragazzo, come a volersi proteggere… gli fece capire che anche lei potrebbe dover affrontare lo stesso problema.

Un applauso improvviso del gruppo più vicino alla porta da cui erano entrati attirò l'attenzione di Blaine che lanciò un'occhiata per vedere entrare Finn con Quinn al seguito, mano nella mano.

Entrambi sembravano più rilassati rispetto a poco prima durante la serata.. Finn si era tolto lo smoking e la cravatta mentre l'espressione di Quinn , come i suoi capelli, era più libera.

Si lanciarono nella danza non appena avevano fatto cinque passi oltre la porta.

Rachel si raddrizzò.

"Chi è?"  chiese, fingendo chiaramente nonchalance, ma con n tono più vicino al sognante...

"E' Finn Hudson, il mio fratellastro, e Quinn Fabray "rispose il ragazzo, "Insegniamo danza".

La musica cambiò e partì una nuova canzone.

Blaine non la riconobbe, ma sentì la folla urlare per l'approvazione.

Quando si calmarono, Blaine si fece coraggio.

"E tu sei?" chiese.

 "Kurt Hummel"

"Piacere di conoscerti. Blaine Anderson, e lei è Rachel ... "

Si interruppe  non appena sentì Rachel stringergli con la mano il braccio.

Blaine alzò lo sguardo per vedere Finn venire a grandi passi verso di loro trascinandosi Quinn dietro, e nessuno dei due sembrava contento.

"Kurt, cosa ci fanno qui?" chiese Finn bruscamente,  non appena fu abbastanza vicino per essere sentito, fissando Blaine e Rachel, a sua volta.

"Li ho trovati che vagabondavano in giro e li ho messi a lavorare," Kurt rispose con disinvoltura, non sembrando affatto infastidito dall'atteggiamento del suo fratellastro.

"Sai che non possiamo avere ospiti qui. Se Max scopre .. "

"Cosa, ti aspetti che si faccia vedere qui?" Kurt lo interruppe, in tono scettico.

"Lui non ha bisogno di farsi vedere. Qualcuno potrebbe dirglielo, "disse Finn, guardando Blaine.

Blaine spalancò gli occhi e alzò una mano.

"Non siamo qui per mettere qualcuno in difficoltà. Abbiamo solo- "

“Ho appena portato un’anguria…” sbottò Rachel.

Le parole di Blaine morirono sulle sue labbra quando tutti si voltarono a guardare Rachel.

Quinn fu la prima a riprendersi e , ruotando gli occhi, tirò Finn per un braccio per ritornare in mezzo alla folla.

Rachel si accasciò.. “Ho portato un’anguria?”.. mormorò.

Blaine vide Kurt portarsi una mano alla bocca rapidamente con la scusa di grattarsi la mascella.

Blaine cercò di essere arrabbiato con lui per amore di Rachel, ma fu distratto dal fatto che fosse la prima volta che vedeva sul volto di Kurt qualcosa di simile ad un sorriso.

Oltretutto , ad essere onesti, non poteva biasimarlo del tutto per voler ridere.

Con grande sorpresa di Blaine, Rachel non ebbe motivo per restare imbronciata a lungo.

Finn e Quinn non si erano allontanati tanto, quando avevano iniziato a ballare di nuovo, e pochi istanti dopo, un altro ragazzo con dei luminosi capelli biondi le si avvicinò e le diede un piccolo colpetto ad una spalla.

Il viso di Quinn si illuminò con un gran sorriso, e Finn si fece da parte per il nuovo arrivato senza protestare.

Rimasto senza partner , si incamminò verso Kurt quando i suoi occhi si illuminarono guardando Rachel con gentilezza.

“Che ne dici? Ti va di fare un tentativo?” le chiese tendendo la mano.

“Cosa?”  rispose Rachel con un sorriso luminoso.

“Vuoi ballare?”

Blaine spalancò gli occhi ed abbassò lo sguardo e vide Rachel arrossire e permettere a Finn di condurla tra la folla.

Stava per ballare.. in quel modo?

Di fronte a tutti?

Fece un mezzo passo avanti, con l’intenzione di richiamarla, le sue labbra stavano già formando il suo nome.. quando si fermò.

Rachel glielo rinfaccerebbe a vita se la mettesse in imbarazzo adesso.

Blaine sospirò e si consolò pensando che potrebbe sempre trovare una scusa pe andarsene se le cose dovessero sfuggirgli di mano.

Indietreggiò , annullando così anche la distanza che Rachel aveva lasciato tra lui e Kurt.

Quando azzardò un’occhiata con la coda dell’occhio, vide Kurt che lo guardava.

“Ti sta bene che lo faccia?” chiese.

Blaine ruotò gli occhi.. “ Mi renderebbe la vita difficile altrimenti”.

“Oh” disse Kurt.

Fece una pausa e poi chiese all’improvviso, guardando davanti a se ora, “Allora.. a quando il lieto evento?”

Blaine sbatté le palpebre un momento, poi si voltò anche lui verso la stanza.

“Il .. lieto evento?”

“Il vostro matrimonio” disse Kurt come se fosse qualcosa di ovvio, “ Non indossi la fede, quindi ho pensato che non vi foste già sposati”

Sorpreso, Blaine si guardo le mani, come se avesse bisogno di una conferma.

“Non sono il fidanzato”

“Allora, i vostri genitori permettono a te e a Rachel di viaggiare insieme anche se non siete “ufficializzati”? I suoi genitori..? Questo è.. molto moderno.”

“Cosa?”  esclamò Blaine, “No! No! Rachel è mia cugina. Il dottor Berry e la moglie sono mio zio e mia zia.”

Kurt ebbe appena il tempo di dire “Oh” che furono interrotti da una piccola e magra ragazza con indosso un paio di pantaloni stretti e strappati e un sorriso malizioso..

“Hey bello” lo apostrofò scherzosamente oltre il rumore della sala, gli occhi puntati su Blaine. ”Non ti ho mai visto qui prima.. Vuoi ballare?”

Blaine sapeva di essere a bocca aperta, ma non riusciva a fermarsi.

“Io.. io non.. non.. “ balbettò.

Per fortuna si intromise Kurt.

“Judy devi scusare il mio amico. Ovviamente non sa riconoscere una buona partner per ballare, quando ne vede una. Sarei felicissimo di fare io gli onori, se me lo permetterai”.

Fece un passo avanti, allungando una mano, e Blaine avrebbe potuto giurare di aver visto un lampo di divertimento nei suoi occhi.

“Amerei ballare con te”, la ragazza… Judy.. disse, prendendo la sua mano, lanciando uno sguardo confuso e dubbioso a Blaine.

Kurt non si voltò.

Portò , invece, Judy, tranquillamente,  in una zona libera della pista, attirandola stretta all’ anca e abbracciandola per la vita.

Blaine distolse lo sguardo.

Scrutò tra la folla nervosamente finché non trovò Rachel.

Quasi immediatamente desiderò di non averlo fatto.. sua cugina stava ballando goffamente mentre Finn cercava di insegnarle a ruotare i fianchi.

Blaine fece una smorfia, e , come attirato da una calamita, si voltò di nuovo a guardare Kurt e Judy.

Si muovevano insieme in maniera sensuale, proprio come le altre coppie, dondolandosi a destra e a sinistra come trascinati dalla corrente mentre Kurt accompagnava i movimenti di Judy con le forti braccia.

Blaine spostò il peso da un piede all’altro, e , visto che nessuno lo stava guardando, si sbottonò furtivamente il colletto della camicia che stringeva sul collo.

La stanza era diventata soffocante a causa del calore dei corpi.

Abbassò lo sguardo senza accorgersene fissando a disagio il modo in cui la mano di Kurt era stretta alla schiena della ragazza, tenendola con delicatezza, ma con sufficiente forza da lasciare dei segni sulla sua camicia.

Blaine prese un profondo respiro ed alzò di scatto gli occhi sorpreso di ritrovarsi immediatamente  incatenato agli occhi di Kurt.

Kurt guardava intensamente Blaine, con curiosità.

Non spostò lo sguardo quando Blaine alzò gli occhi e non smise nemmeno di ballare.

Stava solo fissandolo.

Blaine lo fissò a sua volta fin quando si rese conto di quanto caldo fosse diventato il suo viso voltandosi bruscamente.

Beh Blaine questo certamente è normale e in nessun modo sospetto o insolito, si rimproverò aspramente.

Per un attimo si guardò intorno con aria assente, sconvolto, poi improvvisamente si spinse tra la folla, muovendosi incautamente e ignorando  gli spintoni dei gomiti e delle spalle.

Continuò ad avanzare alla cieca fin quando non fu al fianco di Rachel.

Rachel stava ridacchiando con Finn, stringendogli il braccio con entrambe le mani.

“Dobbiamo andare” disse Blaine senza tanti preamboli, “ I tuoi genitori cominceranno presto a preoccuparsi.”

Rachel sbatté le palpebre , guardandolo confusa.

“Ma.. è tutto così divertente! Non ti stai divertendo?”

“Certo” disse Blaine in tono piatto.

Deliberatamente non si guardò attorno.

“ Ma vuoi davvero spiegare ad Hiram e a Shelby come mai abbiamo fatto così tardi e dove siamo stati? Lo spettacolo presto sarà finito probabilmente e ci staranno aspettando”.

Questo sembrò farla tornare in se, almeno un po’.

“Oh. No hai ragione, non vogliamo destrare sospetti. Finn..” disse Rachel , sorridendogli luminosamente, “ è stato bello conoscerti. Spero di rivederti ancora.

Se Blaine non l’avesse immediatamente trascinata fuori dalla stanza, sarebbe rimasto impressionato o divertito da quando velocemente Rachel avesse gettato al vento tutta la sua compostezza, dopo i momenti passati a volteggiare contro Finn, per non parlare del suo coraggio a flirtare così spudoratamente con qualcuno che sembrava già impegnato con un’altra ragazza.

“Oh, uh.. certo” disse Finn.

Suonò piuttosto evasivo alle orecchie di Blaine, ma stava guardando Rachel con un sorrise inebetito, quindi fu difficile capire se fosse stato sincero o meno.

“Bene” disse Blaine, “ E’ stato un piacere incontrarti Finn,. Rachel?”

“Okay” disse Rachel luminosamente, prendendo Blaine a braccetto , praticamente saltellando al suo fianco fuori dalla stanza.

Rachel chiacchierò durante tutto il tragitto verso la loro camera, che per fortuna sollevò Blaine da qualsiasi conversazione.

Mentre mormorava educatamente ogni volta che fosse appropriato, la sua mente vagò, facendogli sperare vivamente che non fosse destinato a passare ogni notte della loro vacanza, frustrato, confuso o turbato.

Perché se fosse successo… 27 giorni sarebbero stati davvero lunghi.




NOTE..

*É un dialetto ebraico parlato dagli immigrati in America.

* Scuola alberghiera.

* la canzone che Blaine non riconosce è "Love Man" di Otis Redding. E’ la stessa canzone che c’è durante questa scena nel film , anche se è in realtà un anacronismo  in quanto Redding l’ha registrata nel 1967.


Scusate il ritardo ma oggi al lavoro sono stata impegnata...

http://archiveofourown.org/works/610563/chapters/1100234 questo è il link del capitolo
   
 
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