Siete pronti a giocare, o volete aspettare?
In effetti i due contendenti non si sono ancora presentati. Anzi, non si sono ancora accorti dell’ esistenza l’ uno del altro.
Oh no, scusate. Uno sa che esisteste l’ altro. Quanto ci vorrà perché pure l’ altro lo faccia?
ASPETTATE!! ECCO, SI E’ ACCORTO!
Ed ora, signori… Pronti a iniziare?
I due avversari si squadrano, a lungo. Ciascuno, in cuor proprio, sa di non poter perdere. In palio c’ è troppo. Ed è per questo che hanno messo in campo i loro pezzi migliori.
Tutto dipendeva da quanto sanno gestire bene le loro pedine. E di quanta resistenza posseggono. Perché in fondo non si tratta d’ altro che di questo. Resistenza.
Resistenza alle mosse del avversario.
Resistenza fisica e soprattutto psicologica.
Ma, uno è in vantaggio. Il cavallo. Dalla sua ha delle pedine che tentano e fanno capitolare il re.
Istinto.
Ma soprattutto libertà.
Perché, diciamocelo pure… Fare il re non è semplice.
Tutto deve essere controllato, nei minimi dettagli.
Ed è per questo che il re trova faticoso controbattere le pedine del cavallo. Non bastano le sue, di pedine. Esse rappresentano la razionalità, lui può mettere in campo solo quella.
Ma… Cosa vuoi che sia il raziocinio, in confronto alla libertà?
In confronto alla possibilità di mollare tutto, di lasciare tutto a qualcuno con magari più palle di te?
Niente più impegni, responsabilità, niente.
E il cavallo si muove nella scacchiera, saggiamente. Finché…
Scacco al re.
Ecco, ora il re deve combattere! Deve, se non vuole perdere!! Ma non riesce a farlo. Non è così forte come vuole far apparire.
E dunque…
Scacco matto, mio re.
O dovrei dire mio cavallo?
E un nuovo re, il re dell’ irrazionalità, inizia il suo cammino, solo con il suo cavallo.
Distruggendo, maciullando, sbriciolando tutto ciò che incontra.
Ma… Se solo…
Una stra fic, lo ammetto. L' idea degli scacchi mi è sempre piaciuta, rende bene.
Niente bene o male qui, solo istinto contro razionalità. La fine traducetela come volete, è libera intepretazione.
See ya soon!!