CONFERENZA

Data l’occasione, si era pensato bene di svolgere quella conferenza ad Orb. Essendo quest’ultimo un Paese neutrale, l’idea era andata a genio sia ai maggiori leader della Terra sia al nuovo Presidente di PLANT, una persona mite e gentile, la cui unica preoccupazione era di far prosperare il proprio popolo piuttosto che decimarlo inutilmente in guerra o renderlo aggressivo lasciandolo chiuso giorno e notte nei laboratori affinché migliorasse l’armamento bellico di ZAFT. Inoltre, ad Orb Naturals e Coordinators convivevano in splendida armonia, per cui nessuno avrebbe mal visto dei soldati provenienti da PLANT aggirarsi per le strade – cosa che invece sarebbe potuta accadere in altri luoghi della Terra. La stessa guardia del corpo del capo degli Emiri di Orb era un Coordinator, così come anche Erica Simmons e molti degli scienziati che si occupavano di sviluppare i Mobil Suit di ultima generazione lì a Morgenroete.

   Benché qualcuno l’avesse pregata di indossare un abito elegante, quella mattina il Delegato Athha varcò la soglia della sala vestita in alta uniforme, molto simile a quella dell’Ammiraglio che la scortava. Regalò sorrisi e strette di mano, ma la gioia maggiore la provò senz’altro nel ritrovare Lacus Clyne, colei che, un tempo idol, adesso adoperava il proprio grande carisma per fare da intermediatore fra la Terra e le colonie. Affiancata dall’ufficiale Kira Yamato, fratello gemello del Delegato, la presenza della fanciulla rassicurava tutti, in particolare il Presidente di PLANT, in netta minoranza rispetto agli altri Capi di Stato.

   La conferenza durò diverse ore, durante le quali ci fu un momento in cui tutti, eccetto colui che parlava, si scambiarono fugaci occhiate imbarazzate o inferocite. Qualcuno addirittura rise, ma non certo per invogliare l’oratore a continuare nella sua discutibile filippica – cosa che, invece, lui fraintese tragicamente.

   Non appena le porte si riaprirono, il Delegato si mise una mano sulla fronte, massaggiandosi le tempie con la punta del pollice e del medio. Quindi, quando il flusso di gente diminuì, e Lacus Clyne e la sua guardia del corpo la raggiunsero con espressioni perplesse, ella si rivolse all’Ammiraglio con un cipiglio scuro in volto. Infine parlò.

   «Hai sentito cosa ha detto quel tipo basso e pelato? Come può, un uomo da niente come quello, essere a capo di una Nazione?» Cagalli proprio non riusciva a capacitarsene. «Nessuno sano di mente voterebbe per lui!»

   «Non in uno Stato democratico», la corresse Athrun, anch’egli pesantemente infastidito dalla cosa. «Mai sentito parlare di brogli elettorali?»

   Il Delegato sbuffò e fece leva con i palmi delle mani sul tavolo a cui sedeva per rimettersi in piedi. «Al prossimo che dice che devo raffinare i miei modi, giuro che gli mostrerò la registrazione delle sue oscenità.»