Prompt di Elena Fanti – Crateide.
Fandom: Frozen.
Coppia: het; Helsa.
Avvertimenti: Modern!AU, fluff.
Rating: libero.
Prompt: Elsa lavora come barista in una gelateria e tutti impazziscono per un gusto da lei inventato... tutti tranne un giovane e affascinante straniero.
Questione di Gusti, 291 parole
La porta della gelateria si aprì facendo suonare una campanella. Hans si tolse gli occhiali da sole e diede un’occhiata all’ambiente: il bancone blu che esponeva i gusti dei gelati, le stalattiti di vetro che riflettevano la luce in mille piccoli arcobaleni e le pareti dipinte da paesaggi innevati. Era strano vedere la neve a luglio, ma se la gelateria si chiamava Fiocco di Neve un motivo ci doveva essere.
“Arrivo!” una ragazza con una treccia bionda arrivò dal retro con due vaschette di gelato appena fatto. “Sono Elsa, cosa desidera?” disse sistemando le vaschette.
“Mi hanno detto che questa gelateria è famosa per un gusto inventato dalla titolare…” rispose cercando di ricordare come si chiamava quel gelato. Eppure i suoi fratelli ne parlavano continuamente!
“L’ho chiamato tempesta di neve. Con questo caldo è molto apprezzato dai clienti. Lo vuole assaggiare?”
Hans annuì e l’altra intinse un cucchiaino colmo di gelato bianco. Sapeva di agrumi ma la cosa sorprendente era quanto fosse rinfrescante, era entrato in gelateria sperando di alleviare il caldo insopportabile di quel giorno ma in quel momento aveva quasi freddo. “Cosa c’è dentro?”
La gelataia sorrise ancora “Mi dispiace ma questo è un segreto. Allora cono o coppetta?”
“Cono, ma preferirei qualcosa di più … tradizionale.”
Elsa appoggiò le mani sul vetro per avvicinarsi un po’ “Vuole assaggiare il mio preferito?” propose facendogli l’occhiolino.
“Non era questo?”
Senza rispondere la ragazza gli porse un cucchiaino di gelato al cioccolato.
“Cioccolato? È anche il mio.” Hans prese il cucchiaino in mano trovando divertente quella coincidenza. Il gelato era buonissimo ma il sorriso che gli regalò Elsa era anche meglio. Bastava da solo a fargli venire voglia di tornare al Fiocco di Neve, anche se abitava dall’altra parte della città.
La porta della gelateria si aprì facendo suonare una campanella. Hans si tolse gli occhiali da sole e diede un’occhiata all’ambiente: il bancone blu che esponeva i gusti dei gelati, le stalattiti di vetro che riflettevano la luce in mille piccoli arcobaleni e le pareti dipinte da paesaggi innevati. Era strano vedere la neve a luglio, ma se la gelateria si chiamava Fiocco di Neve un motivo ci doveva essere.
“Arrivo!” una ragazza con una treccia bionda arrivò dal retro con due vaschette di gelato appena fatto. “Sono Elsa, cosa desidera?” disse sistemando le vaschette.
“Mi hanno detto che questa gelateria è famosa per un gusto inventato dalla titolare…” rispose cercando di ricordare come si chiamava quel gelato. Eppure i suoi fratelli ne parlavano continuamente!
“L’ho chiamato tempesta di neve. Con questo caldo è molto apprezzato dai clienti. Lo vuole assaggiare?”
Hans annuì e l’altra intinse un cucchiaino colmo di gelato bianco. Sapeva di agrumi ma la cosa sorprendente era quanto fosse rinfrescante, era entrato in gelateria sperando di alleviare il caldo insopportabile di quel giorno ma in quel momento aveva quasi freddo. “Cosa c’è dentro?”
La gelataia sorrise ancora “Mi dispiace ma questo è un segreto. Allora cono o coppetta?”
“Cono, ma preferirei qualcosa di più … tradizionale.”
Elsa appoggiò le mani sul vetro per avvicinarsi un po’ “Vuole assaggiare il mio preferito?” propose facendogli l’occhiolino.
“Non era questo?”
Senza rispondere la ragazza gli porse un cucchiaino di gelato al cioccolato.
“Cioccolato? È anche il mio.” Hans prese il cucchiaino in mano trovando divertente quella coincidenza. Il gelato era buonissimo ma il sorriso che gli regalò Elsa era anche meglio. Bastava da solo a fargli venire voglia di tornare al Fiocco di Neve, anche se abitava dall’altra parte della città.