Forse non ci crederete, ma c'era una volta una ragazza di nome Miriam.
Lei era semplicemente luminosa, raggiante, e con polvere di sole riflessa tra i capelli.
Viaggiava per la sua cittadina ridendo e parlando di allegria e amore, finché un giorno la luna incrociò il suo percorso.
Lui si chiamava James, e non era affatto un bravo ragazzo, ma uno dei peggiori.
Se lei era l'acqua santa lui era il diavolo in persona.
Vestiva sempre di nero, e aveva i capelli spettinati al vento ribelle della sera.
Una notte, Miriam cadde nell'incantesimo d'amore del tenebroso ragazzo, che la convertì al suo peccato.
Furono molti, infatti, i silenziosi e desiderosi momenti in cui i due diventavano una cosa sola, esplorandosi i corpi a vicenda, e come unica distrazione il rumore dei loro sospiri e dei loro ansimi vogliosi.
Per Miriam questo era un nuovo e pericoloso mondo da esplorare, però nonostante le difficoltà, le piaceva. Molto.
Era sempre stata una brava ragazza, o meglio, pensava di esserlo, ma si sbagliava.
Quella era solo una finzione, e dopo che James la tradì per una sveltina, lei non tornò più la stessa di prima.
La brava ragazza che c'era in lei era scomparsa, fuggita da quel bosco incantato e da quel misterioso e perverso gioco che i due amanti praticavano.
Vinceva sempre James, e Miriam restava indietro, a contemplare il suo amore ormai perduto.
La verità era che Miriam non era mai stata una brava ragazza, e adesso passava le notti nei bar, ubriacandosi e baciando uomini a caso.
Era tutto in fiamme. Lei era in rovina. Era appena caduta all'inferno, nel suo mondo del peccato, nella sua vera e unica natura.
Era tornata ad essere la fiamma proibita dell'acqua.