La gioia è un alito di vita
che spira nell'anima riarsa,
dove la solitudine è sita
e la Speranza è scomparsa.
È solo un flebile fiato
che spazza via un po' di ruggine
di ciò che è stato,
lasciando una lieve vertigine.
Stordisce e confonde,
così si fa strada l'Illusione,
nelle corde più profonde,
smuovendo piano l'Emozione.
E ogni paura ascosa
fibrilla palpitando negli occhi,
la tristezza, placida, riposa,
la Ragione bada che il cuor non trabocchi.
Ma dura un attimo la felicità
e ti abbandona davanti al tuo rischio.
Ti scuoia piano l'efferata realtà
come il tempo rosicchia il tuo teschio.
È così rara la piena gaiezza
ma ha il pregio più importante
fa gustar la vita come prelibatezza
senza pensare al crudo presente.
Come un sasso lanciato nel lago
sfiora la vita con agilità,
prima o poi sprofonda,non pago,
di quel barlume di vitalità;
così affiora e fugace scompare
annega sé stessa nei profondi abissi
ma il ricordo nel cuore riappare
e i pensieri si affollano, fissi.
Dunque la cerchi nelle piccole cose
perché da lì l'hai vista arrivare,
e mentre aspetti che fioriscan le rose,
la tristezza inizia il terreno a contaminare.