Abbandono la squadra
Chiusi
gli occhi e mi concentrai sull'immagine riflessa sullo specchio.
Quella
che, probabilmente, era casa mia.
«Lisa,
sei sicura di voler sapere tutto su Dahlia?»
«Sicurissima.»
Vidi
qualcuno a me caro.
Non
era mio padre. Non era neanche mio fratello.
Forse
era il mio unico amore.
All'improvviso,
un flash attraverso i miei occhi. Cominciai a vedere strane immagini,
sentire suoni e rumori incredibilmente fastidiosi.
Vidi
Dahlia seduta sulla Mezzaluna Rossa e luminosa della galassia
Andromeda, la riconobbi dal suo bagliore simile a quello dell'aurora.
Indossava
un lungo vestito blu notte e un manto di seta azzurro che copriva
parte delle sue braccia, la corona, stavolta, era d'argento.
Un
uomo biondo dagli occhi grigi lucenti la guardò con occhi sognanti,
e viceversa.
Erano
innamorati. Riuscii a capirlo dai loro sguardi incrociati e ardenti
d'amore.
Una
bellissima coppia.
A
vederli, mi scese una lacrima.
L'amore
era l'unico sentimento che non sono mai riuscita a sentire nel mio
cuore, non mi sono mai innamorata di qualcuno.
Ero
testarda. Non avevo mai attaccato la corda con i miei compagni di
classe, sono sempre stata seduta nell'angolo più buio della classe.
Rei
e Makoto sono le uniche amiche che ho, poi si sono aggiunte Usagi e
Ami.
Mi
volevano davvero un gran bene.
«Qualcosa
non va, Lisa?»
Luna
mi vide piangere. Feci un respiro profondo e risposi sorridendo. «È
tutto apposto.»
Poi,
le raccontai della mia strana visione.
Luna
mi spiegò che l'uomo che guardava Dahlia si chiamava Cornelius ed
era il principe di Exaverie, il pianeta più grande di Andromeda.
«Lui
era innamorato di lei - aggiunse - ma qualcosa li ha costretti a
separarsi l'uno dall'altro.»
«Glielo
avevano imposto, vero?»
«No.
Death Panthom rapì la regina Sapphire di Alckemia, nonché madre di
Dahlia.»
Ascoltai
attentamente la sua storia.
«Se
Dahlia non gli avrebbe dato il braccialetto dalle perle lucenti,
avrebbe trasformato Sapphire in un mostro. Lei non lo ha fatto.»
«Quindi...?»
«Alla
fine, Dahlia fu catturata da altri due mostri di Death Panthom e
Sapphire venne liberata. La principessa scomparì non appena uno dei
mostri sfiorò le perle del braccialetto.»
«Dove
sarà finita?» domandai sorpresa e allo stesso tempo preoccupata.
«Non
so dirtelo.» rispose scuotendo la testa.
«L'unica
cosa che so è che, se l'energia negativa va a contatto con le due
perle del tuo braccialetto, colei che lo indossa scompare perdendo,
poi, la memoria.»
«Con
quale logica, poi?»
«Il
potere di Andromeda è estremamente pericoloso per le guerriere
Sailor, mia cara Lisa - disse un po' in ansia - se non impari ad
usarlo come si deve, farai la stessa fine di Dahlia.»
Rimasi
paralizzata.
«Il
suo potere è collegato all'energia possente della galassia da cui
proviene.»
Avevo
paura.
Paura
di scomparire e non rivedere più la mia famiglia, le mie amiche.
Paura
di non vivere più una vita normale.
«Luna,
io... ho paura...»
«Lo
so che è rischioso, ma Sapphire ha scelto te. Con quel braccialetto
sul polso, salverai il suo regno e tutto l'universo.»
Mi
guardò dritta negli occhi.
«È
un compito delle guerriere Sailor, Lisa. E tu, ora, sei una di loro.»
Un
brivido mi percosse lungo la schiena.
La
paura dentro di me salì minuto per minuto, ricordai il giorno in cui
ho rischiato la vita per colpa di una distrazione.
Una
stupida distrazione che potevo evitare.
In
quel momento, avevo visto qualcosa che un vivo non avrebbe potuto
capire.
Non
volevo più rivedere quell'immagine.
«Luna,
io...»
Non
avevo il coraggio di dirglielo. Mollare tutto e tornare a vivere una
vita normale.
«Cosa,
Lisa?»
Mordendomi
il labbro, lo dissi tutto ad un fiato.
«Ho
deciso di abbandonare la squadra.»
Luna
non mi crebbe poi, guardandomi con gli occhi lucidi, cambiò idea.
«Non
puoi, Lisa.»
«Invece
posso.»
L'immagine
riflessa sullo specchio si sbiadì all'improvviso.
«Ho
troppa paura di affrontare Death Panthom, non sono in grado di
prendermi una responsabilità tanto grande.»
«Lisa...»
«No,
Luna - la mia voce s'incrinò in un attimo - non cambierò idea. Ho
deciso di abbandonarvi.»
Uscii
dal bagno delle ragazze nascondendo il viso pieno di lacrime tra le
mani.
***
Sapevo
che era una scelta sbagliata, ma fui costretta a farlo.
Non
potevo continuare a combattere contro mostri e altre minacce, avevo
paura di qualsiasi cosa.
Non
riuscivo neanche a capirlo.
Camminai
lungo il corridoio della scuola, poi una strana voce attirò la mia
attenzione.
«Perché
hai deciso di lasciare le tue amiche?»
Vidi
un ragazzo biondo al lato della porta di classe, aveva un orecchino
d'argento sul lobo destro e due
occhi color diamante.
«Tu
chi sei?» domandai tremante.
«Mi
chiamo Sora.»
«Come
fai a sapere che...»
«Ho
sentito tutto. Ti sto osservando da un po', Lisa, e noto che il
trauma che hai subito è tornato nella tua testa.»
«Q-quale
trauma?»
Iniziò
a farmi paura.
«Non
capisco, cosa...»
«Possibile
che sei così tonta?» ridacchiò.
«Dahlia
non è sparita, è proprio qui davanti a me.»
«Io...
non vedo niente.»
«Non
ci arrivi, zucca vuota? La principessa di Alckemia sei tu!»
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Angolo autrice:
Ciao, belli de Gloria!
Abbiamo scoperto qualcosa sulle origini di Lisa, ma lei sembra non capire.
Riuscirà ad accettare la realtà? Tornerà con le Sailor oppure resterà da sola?
Mercoledì prossimo lo scoprirete ^^
Angolo autrice:
Ciao, belli de Gloria!
Abbiamo scoperto qualcosa sulle origini di Lisa, ma lei sembra non capire.
Riuscirà ad accettare la realtà? Tornerà con le Sailor oppure resterà da sola?
Mercoledì prossimo lo scoprirete ^^
- Gloria -