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Autore: Francy_Kid    10/10/2016    7 recensioni
•Miraculous Ladybug one-shot•
È da diverso tempo che Chat Noir e Marinette si frequentano, incontrandosi a casa della ragazza per non attirare occhiate dai più curiosi sulla vita dei due eroi parigini.
È una sera come tante altre, ma Chat vuole qualcosa di più. Riuscirà ad ottenerlo o se ne andrà a mani vuote?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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GOODNIGHT KISS
 

L'unico momento della giornata di cui Adrien non vedeva l'ora arrivasse era la sera.

Col favore dell'oscurità e nei panni di Chat Noir, saltava tra i tetti di Parigi per raggiungere la casa della persona che desiderava vedere: Marinette, la sua principessa.

Pur vedendola tutti i giorni a scuola, o quando uscivano con gli amici, solo la sera poteva comportarsi per ciò che era: un ragazzo che amava la libertà e le battute pessime.

Quasi tutti i giorni, Adrien contava i minuti che mancavano all'orario stabilito da entrambi per incontrare la ragazza, passando con lei tutta la serata e, molte volte, tornado a casa anche a notte fonda, fregandosene se il giorno successivo faticava a tenere gli occhi aperti e se veniva ripreso in classe o sul lavoro.

Non gli importava se riusciva a vedere Marinette.

Alcune volte si chiedeva come avesse fatto ad innamorarsi di lei, come la sua compagna di classe avesse fatto a prendere il posto di Ladybug nel suo cuore, ma non riusciva a trovare una risposta perché gli venivano in mente più motivazioni: era sempre presente, simpatica, geniale, gentile e buffa; era anche parecchio coraggiosa, come aveva constatato da quelle poche battaglie contro degli akuma in cui l'aveva aiutato fino all'arrivo di Ladybug; e quando era con lei nei panni di Chat Noir ribatteva alle sue frecciatine.

Era innamorato perso di quella ragazza.

Erano mesi che i due si incontravano a casa di lei, sicuri che nessuno li avrebbe scoperti e, se fosse successo, avrebbero potuto far ricorso alla tutela della privacy.

Anche se Marinette non conosceva l'identità segreta di Chat, per quanto fosse curiosa, la sua fedeltà prevaleva e rispettava il desiderio dell'eroe di rimanere nell'anonimato.

I loro "appuntamenti" non erano per niente romantici: guardavano video divertenti su internet; facevano le lotte con i cuscini o al solletico; si sfidavano ai videogames; spettegolavano su qualunque cosa; e, raramente, Chat aiutava la corvina nei compiti per i giorni successivi, passando per parecchio intelligente e bravo a scuola, mentre li aveva fatti quel pomeriggio.

I momenti romantici erano molto rari e, perlopiù, erano casti baci sulle labbra o piccoli momenti passati l'una tra le braccia dell'altro, per poi continuare a comportarsi normalmente.

Se fossero stata una coppia "normale" gli altri avrebbero detto che erano migliori amici, nulla di più.

A Chat non dispiaceva per niente trascorrere il tempo con Marinette  per divertirsi, lo trovava più nella vera natura di entrambi; preferiva scatenarsi che essere il classico "fidanzatino perfetto", anche perché non aveva mai chiesto alla corvina se voleva essere la sua ragazza e nessuno dei due aveva dubbi sul loro rapporto: si amavano e non serviva una parola apposta per provarlo.

Quella sera, però, Chat era deciso di andare un po' oltre al classico bacio a stampo; voleva un vero e proprio bacio, più passionale e rude.

Durante tutta la serata trascorsa con Marinette aveva tentato più volte di baciarla, mettendoci un po' di lingua quando ne aveva l'opportunità, ma la ragazza si staccava subito dopo.

Più la corvina lo rifiutava più lui ci provava, intenzionato a raggiungere il traguardo prefissato.

«Principessa, perché non mi presti attenzione?» domandò sconsolato, poggiando il mento sulla sua testa, osservando dall'alto gli schizzi su un vestito che aveva stava disegnando.
«Devo consegnare il disegno finito domani e non riesco ad andare avanti siccome ci sei tu a distrarmi!» rispose lei, mordendo nervosamente la matita, frustrata per il blocco che aveva e perché non riusciva a passare al meglio il tempo con Chat.

Essere un modello aveva i suoi vantaggi quando si trattava di moda; il felino le consigliò di aggiungere un paio di parigine nere, degli stivaletti bassi e una giacca di jeans scuro, dando un tono più rock al modello, pur essendo elegante.

«Certe volte mi meraviglio della tua intelligenza, Gattino.» si complimentò la ragazza, girando di centottanta gradi la sedia dopo aver terminato il disegno, trovandosi di fronte al biondo.
Il felino le ammiccò: «Sempre a tua disposizione, Mari.»

Chat si piegò, cercando le labbra morbide di Marinette, sfiorandogliele, ma lei si scansò, alzandosi in piedi.

«È l'una passata, ti conviene andare a casa se non vuoi crollare.» esclamò, salendo sul letto e attraversando la botola che portava sull'attico.

Il ragazzo sapeva che lo stava prendendo in giro, che si divertiva a non andare fino in fondo, come se volesse misurare il suo autocontrollo; ma Chat, alla fine, riusciva sempre ad ottenere ciò che voleva.

Il felino la seguì sull'attico, godendo della frescura dell'aria primaverile e della brezza serale che muoveva i fiori nei vasi; scavalcò la ringhiera, voltandosi verso la ragazza.

«Ci vediamo domani sera, Chat.» lo salutò lei, facendogli un buffetto sulla testa.
«Dai Mari, un bacio me lo puoi dare.» la pregò, increspando le labbra.

La corvina lo squadrò, non dicendo nulla e mantenendo un'espressione seria.

«Ti ho anche aiutata a venire a capo con il vestito e sono rimasto sveglio fino a tardi per te.» insistette lui, pur non perdendo la nota di divertimento, avvicinandosi al suo volto fino a sfiorarle le labbra. «Andiamo, al tuo cavaliere non spetta un bacio della buona notte?»

Marinette aveva ancora uno sguardo serio, ma Chat notò immediatamente uno scintillio nei suoi occhi e un attimo dopo le loro bocche si collegarono.

La ragazza lo teneva stretto alla campanella del suo costume, che tintinnava producendo un suono sordo; entrambi avevano gli occhi chiusi, persi nella sensazione di leggerezza che provavano in quel momento.

Chat sentì le sue labbra muoversi a ritmo con quelle della corvina, sussultando leggermente quando la lingua della ragazza guizzò nella bocca, giocando con la sua; quando si staccò da lui, il biondo ebbe il tempo di inspirare e Marinette fu nuovamente sulla sua bocca, leccandogli il labbro inferiore e succhiandoglielo leggermente.

Il ragazzo si sporse maggiormente, volendo più contatto anche con il suo corpo, ma la corvina era a pochi centimetri di distanza che lo fissava divertita, con un ghigno sul volto.

Il felino arrossì violentemente, incapace di dire qualcosa.

«Cosa c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?» domandò lei, grattandogli il mento e spingendolo leggermente in avanti.

Chat si sentì ancora leggero e le mani persero la presa sulla ringhiera, lasciandolo cadere verso il terreno; ma, grazie ai suoi riflessi, si fermò puntando il bastone sul marciapiede, scivolando lungo l'asta di metallo.

Sentendo ridere alzò lo sguardo verso l'alto, vedendo Marinette sporgere dall'attico: «Va tutto bene?» chiese asciugandosi le lacrime.

Il felino, sempre con l'aiuto del bastone, risalì dalla ragazza, sorridendo divertito.

«Purr-fettamente.» rispose lui, scavalcando la ringhiera per evitare di cadere una seconda volta.
La corvina rise di nuovo, per poi avvicinarsi al ragazzo: «Io ho sempre creduto che il cavaliere salisse in cima alla torre grazie ai capelli della principessa.» disse, giocando con la campanella del costume, che, questa volta, produsse un suono più acuto.
«Quello è il principe azzurro, ma lui è un buono a nulla; io, invece, sono il cavaliere dall'armatura nera e ho conquistato la mia principessa da solo.»

Chat lambì le sue labbra, dando il via ad un altro bacio come quello di poco prima; era come lo voleva: rude, selvaggio e pieno di passione. Esattamente come loro due.

I due si staccarono, guardandosi negli occhi lucidi dal desiderio.

«Vuoi ancora che me ne vada, Principessa?» domandò il felino, accarezzandole la guancia.
«Magari puoi rimanere ancora un po'.» rispose pensandoci su, ridendo quando lui la sollevò e la fece sedere sulla ringhiera, riprendendo a baciarla.


 

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Buon pomeriggio a todos :3

Questa fanfiction mi è venuta in mente in classe mentre fissavo per l'ennesima volta la gif che vi metto qua:Me ne sono innamorata non appena l'ho vista ed è inutile dire che ora è il mio nuovo sfondo del cellulare; e si muoveeeeee *piange dalla felicità*😍😍

Me ne sono innamorata non appena l'ho vista ed è inutile dire che ora è il mio nuovo sfondo del cellulare; e si muoveeeeee *piange dalla felicità*😍😍

Ceh! Non potevo non farci una delle mie seghe mentali, e molti di voi sanno quanto mi piacciono le sin😏😏

Che poi è una MariChat e le due cose si sposano a meraviglia *^*

Certo, questo non è una vera è propria storia sin, ma il lime ci sta!

Ed io che credevo che la scuola non serviva a nulla di buono!

Alla prossima fanfiction o al prossimo aggiornamento :D

Francy_Kid

  
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