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Autore: ColdBlood     10/05/2009    3 recensioni
[..]- Sorvolando: James mi ha appena parlato del progetto. Posso sapere perché non ne sapevo nulla? – chiese, fermandosi davanti al divano dove erano seduti i due chitarristi, con le mani sui fianchi.
Brian guardò altrove, Zack sollevò le sopracciglia e si strinse di più al suo ragazzo.
Ogni volta che sentiva il nome del cantante dei Burn Halo si sentiva in pericolo. Non sapeva perché [no, non è vero, lo sapeva. Insomma il suo ragazzo era un figo! ] ma ogni volta che passavano qualche serata insieme gli sembrava che James ci provasse spudoratamente con Brian.
SynXZack <3 Con la gentile partecipazione di James Hart [<3] e dei Burn Halo!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fanfic

I PERSONAGGI NON SONO MIEI E

NIENTE DI QUELLO CHE SEGUE è REALMENTE ACCADUTO

Hanno tutti le loro fidanzate, [tranne James, perchè lui è MIO xD] e non è mia intenzione offendere nessuno, ecc ecc.

 

Buona Lettura <3

 

 

 

You’re The Drug That I Need

 

 

Matt infilò il telefonino in tasca prima di entrare in sala prove.

Aveva appena parlato con James al telefono e il cantante dei Burn Halo gli aveva dato una notizia di cui lui era allo scuro, ma che avrebbe dovuto sapere.

Infatti, stava per andare ad uccidere il suo chitarrista.

Appena entrato notò però i suoi due chitarristi seduti sul divano a fare ben altro che provare. Zack aveva una gamba accavallata su quella di Brian, che gli teneva una mano sul viso, in caso avesse voluto scappare in un attacco di pazzia, e si baciavano appassionatamente.

Roteò gli occhi.

- Dio ragazzi, prendetevi una camera! – subito Zack sobbalzò, sentendo la sua voce, e si allontanò arrossendo.

Di conseguenza Brian sbuffò – Zitto Shads. Sei solo geloso perché io ho questo pezzo di ragazzo e tu no. – disse con un ghigno, voltandosi verso di lui.

Matt sospirò e scosse la testa mentre Zack dava un pugno sul braccio al suo ragazzo, arrossendo ancora di più.

- Sorvolando: James mi ha appena parlato del progetto. Posso sapere perché non ne sapevo nulla? – chiese, fermandosi davanti al divano dove erano seduti i chitarristi, con le mani sui fianchi.

Brian guardò altrove, Zack sollevò le sopracciglia e si strinse di più al suo ragazzo.

Ogni volta che sentiva il nome del cantante dei Burn Halo si sentiva in pericolo. Non sapeva perché [no, non è vero, lo sapeva. Insomma il suo ragazzo era un figo! ] ma ogni volta che passavano qualche serata insieme gli sembrava che James ci provasse spudoratamente con Brian.

– Di quale progetto parli? – chiese.

- Ah, non ha detto nulla neanche a te!? – chiese sorpreso Matt che aveva dato per scontato che ne avesse parlato almeno con il suo ragazzo.

Zack scosse la testa.

Il cantante guardò Brian che rimaneva zitto e continuava a fare il vago.

- Brian? Vuoi dirci perché non hai detto nulla al gruppo? O almeno a noi due? – chiese nuovamente.

- Ma io non so di cosa parlateee! – piagnucolò allora il secondo chitarrista, togliendo la gamba da sopra quella del suo ragazzo e guardandolo male.

- Ma non è nulla Zack. Non preoccuparti. – disse Brian, facendo una carezza sul suo avambraccio.

- Come non è nulla?! – chiese Matt e Brian sperò che si mordesse la lingua e la smettesse di parlare di cose che non gli riguardavano.

Zack, attirato dalla voce, si voltò nuovamente verso Matt.

Brian colse l’occasione per guardare male il suo cantante e mettersi un dito sulle labbra per dirgli di chiudere quella maledetta boccaccia.

Shads aggrottò le sopracciglia, confuso.

Il chitarrista dagli occhi chiari volto subito lo sguardo verso Brian, che allontanò subito il dito dalla bocca e gli sorrise innocentemente.

Assottigliò gli occhi. Si sentiva preso allegramente per il culo e NON era una bella sensazione.

- Mi avere rotto i coglioni tutti e due. O mi dite di cosa parlate o tu…- indicò il suo ragazzo - …vai in bianco fino a data da definirsi e tu…- fu il turno del suo cantante - …dico a Val della ragazza che ti sei scopato nei bagni di quel locale ieri sera. – li minacciò.

Matt socchiuse la bocca – Ma io non mi sono scopato nessuno ieri sera! – ribatté, inviperito.

Zack sorrise furbo – Beh, sarà la tua parola contro la mia. E quale motivo avrei io per dire il falso alla tua ragazza?! – chiese, innocentemente.

Il cantante ringhiò e lo guardò male, poi fece spallucce.

- Comunque non c’è bisogno di questi mezzucci. Te lo avrei detto comunque. – disse, a titolo informativo – Ho parlato con James e mi ha detto che Syn collaborerà con loro per ben due canzoni del primo album dei Burn Halo. E lui non ci ha detto nulla. –

Zack socchiuse la bocca e si voltò, lentamente, verso il suo ragazzo, trovandolo a mangiucchiarsi le unghia e a guardarsi intorno.

- Brian Elwin Haner Jr! – esclamò, dandogli uno schiaffo sulla spalla.

Brian sobbalzò e lanciò un’occhiataccia al suo [fottutissimo] cantante.

- Perché non me ne hai parlato? – chiese ancora, arrabbiato.

- Ma lo so da poco! – cercò di difendersi Brian.

- Ma se James mi ha detto che è già una settimana che vi incontrate per parlarne! – si intromise Matt tranquillamente. Il moro lo guardò sorpreso.

Gli veniva quasi da ridere. Ma possibile che non si stesse rendendo conto che lo stava mettendo nei guai?

Era idiota o faceva finta di esserlo?

- Matt? Puoi andare a, chessò, ucciderti?! – gli chiese e Matt socchiuse la bocca, oltraggiato, dopo di che diede loro le spalle offeso e si allontanò andando verso la sala registrazione dove dovevano trovarsi Jimmy e Johnny.

- Ora mi dai una spiegazione! E bada bene…deve essere credibile! – disse Zack, con sguardo serio e arrabbiato.

Brian sospirò – Dai, non arrabbiarti. Non te l’ho detto perché so che James non ti sta simpatico e che sei geloso per non so quale motivo! – disse, posando una mano sul ginocchio del suo ragazzo ma che se la tolse subito, per nulla convinto.

- Appunto per questo avresti dovuto dirmelo. E a me chi me lo dice che non me l’hai detto perché te lo volevi fare di nascosto?! – chiese, guardandolo con gli occhi ridotti a fessure.

Il primo chitarrista sbuffò – Non voglio farmi James, Zack. Siamo solo amici. – disse, cercando di fare uno sguardo che fosse vagamente tenero. A lui non venivano bene al contrario del suo ragazzo.

Forse doveva essere un caratteristica genetica.

Zack lo guardò con sguardo indagatore per qualche secondo, poi abbozzò un sorriso ed annuì.

- Va bene. Allora, domani lo invitiamo a pranzo…che ne dici? Visto che dovete lavorare insieme è giusto che io, che sono il tuo ragazzo, lo conosca meglio, no? – chiese, con un sorriso falsamente ingenuo.

Brian lo studiò per qualche secondo.

Cosa aveva intenzione di fare il suo adorabile ragazzo?

- Hai intenzione di avvelenarlo con il cibo? O mettendogli il cianuro nel vino? – disse, cautamente, guardandolo un po’ prevenuto.

Zack alzò gli occhi al cielo – No Brian, non ho intenzione di avvelenarlo! Voglio solo parlargli e conoscerlo meglio! – si difese.

Brian fece un sospiro di sollievo e Zack si chiese a quanto ammontasse l’idiozia del suo ragazzo.

- Okay, allora ora lo chiamo e lo invito. – disse, facendo per alzarsi e prendendo il cellulare dalla tasca.

Zack annuì sensibilmente mentre Brian componeva il numero e dopo si metteva a parlare alla cornetta.

Incrociò le braccia al petto.

Se il caro James Hart avesse voluto sfidarlo…lui non si sarebbe certo tirato indietro.

 


***

 

Quel giorno Zack aveva fatto davvero la brava mogliettina.

Di solito quando Brian glielo diceva neanche tutti i Santi del paradiso lo risparmiavano dal ricevere un pugno ben assestato, ma insomma, se se lo diceva da solo andava bene.

La tavola era ben apparecchiata e lui si era vestito abbastanza elegante, tanto che, quando Brian era entrato in soggiorno con il suo jeans strappato e la sua maglietta rosa con Ville Valo mezzo nudo e con delle lucette di Natale che lo avvolgevano, lo aveva guardato male e lo aveva rispedito in camera a cambiarsi.

Brian non riusciva bene a capire il motivo per il quale Zack stesse prendendo quella cena così seriamente.

 

Mentre Zack guardava la tavola apparecchiata con sguardo giudicatore, suonò il campanello.

Il chitarrista sobbalzò un po’, ma poi fece un respiro profondo e si disegnò un sorriso sulla faccia, prima di avviarsi verso la porta.

Quando la aprì, un sorriso di cortesia nacque sul viso di James Hart.

A causa dei capelli, ora portati lunghi, Zack fece un po’ di fatica a riconoscerlo.

- Ciao Zack! – fece allegro il ragazzo. Le lentiggini che gli costellavano il naso e le guance erano più evidenti a causa del sole forte di Huntington Beach.

Zack storse un po’ la bocca.

Quel ragazzo non era per niente male, anzi.

Si sentì ancora più minacciato.

- Ciao James. Vieni entra, Brian è ancora in bagno a cambiarsi. Sai che è una prima donna. – disse, sforzando un sorriso e spostandosi dalla porta per farlo entrare.

James annuì ed entrò – Ah, volevo dirti che tra poco…- iniziò cercando di dare una notizia al ragazzo, ma Zack lo interruppe.

- Penso che noi dovremmo parlare. – disse, con sguardo serio, incrociando le braccia sul petto.

Il cantante dei Burn Halo lo guardò sorpreso, poi annuì – Certo. Di cosa? – disse, interessato.

- Vieni, sediamoci…- lo invitò il padrone di casa, indicando il divano.

Si sedettero e Zack posò le mani sulle cosce, tenendo la schiena dritta e guardandolo fisso negli occhi.

James si sentì a disagio e si portò nervosamente i capelli dietro un orecchio.

- Ho saputo che hai chiesto a Brian di suonare nel tuo album. – iniziò, con un sorriso che voleva essere rassicurante, invece fece solo peggiorare la situazione in cui si trovava l’ospite.

- Ehm…si, due canzoni. Ha dato loro il tocco che mancava…- disse, abbozzando un sorriso.

Zack annuì – Quindi, tu…l’hai fatto solo per questo? – James aggrottò le sopracciglia, non riuscendo ad afferrare il concetto.

In quel momento, grazie a Dio, Brian entrò in soggiorno.

- James, amico, ciao! – salutò a gran voce.

Hart balzò in piedi, riconoscendo un occasione per togliersi da quella situazione imbarazzante.

- Ciao Brian! Come stai? – gli chiese, con un sorrisone, abbracciandolo in modo fraterno.

A Zack, ovviamente, non sembrò affatto un abbraccio fraterno e si crucciò per non essere riuscito a finire il discorso che aveva programmato.

- Di che parlavate? – chiese allora Brian, mettendo una mano sulla spalla del suo ragazzo che era ancora seduto sul sofà.

James aprì la bocca per rispondere ma Zack lo precedette.

- Niente, facevamo solo due chiacchiere. – disse, facendo un sorriso innocente verso Syn.

A Syn non sembrò affatto innocente.

 

Si misero a tavola e iniziarono a mangiare tranquillamente, fino a quando, all’arrivo del secondo Zack non iniziò a interessarsi maggiormente all’ospite.

- Dimmi James, come vanno le registrazioni? – chiese, sempre con il sorriso sul volto.

- Oh, bene, i ragazzi sono stupendi. Brian ha fatto subito amicizia con loro, vero? – chiese verso il chitarrista, che annuì.

- Si, sono davvero bravi insieme. – concordò.

- Oh, sono contento. Avevo paura che dopo lo scioglimento degli Eighteen avresti avuto problemi a trovare un gruppo in cui ti saresti trovato bene. – rispose, con un espressione costernata.

James si fece triste e abbassò la testa – Sono stato fortunato. – commentò solo, prima di riempirsi la bocca con un boccone.

- E con Mick ti ci senti? – chiese ancora Zack, senza pietà.

L’ospite non alzò la testa, ma la scosse – No, non spesso. – disse, con voce appena udibile.

Allora Brian tirò una gomitata al ragazzo al suo fianco, che lo guardò come per chiedere cosa avesse detto di sbagliato. Lui comunque assottigliò gli occhi e gli mimò con le labbra di farla finita.

Zack e Mick erano amici da tempo, e anche dopo lo scioglimento degli Eighteen Visions erano rimasti in contatto. Sapeva benissimo che Mick e James non si parlavano da molto. Diciamo che non si erano esattamente lasciati con una stretta di mano.

 

Per il resto del pranzo James dovette sopportare i continui punzecchiamenti di Zack e le continue occhiate di scuse di Brian.

Comunque non ci mise molto a capire il motivo del suo comportamento, quindi iniziò a prendere quei commenti con un sorriso e a rispondere a tono, facendo diventare rosso dalla rabbia e dalla gelosia il piccolo Vengeance.

- Oh, e ti ricordi quella volta in cui hai finto di essere il mio ragazzo perché quello lì, in discoteca, mi stava attaccata al culo?! – esclamò, divertito, guardando il chitarrista moro degli Avenged, che rise nervosamente e si passò una mano tra i capelli, aspettando il momento in cui la bomba-Zack sarebbe scoppiata.

Il ragazzo però ringhiò soltanto.

- Penso che volesse farmi la festa. Meno male che c’eri tu. – continuò imperterrito James, sorridendo e guardando di sottecchi il chitarrista che aveva la mascella contratta.

- Dovremmo uscire di nuovo insieme ogni tanto…-

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso…

Zack balzò in piedi, facendo tintinnare le bottiglie e i bicchieri sul tavolo.

Stava per urlare, davvero, era lì lì per dire a James di tenere le sue manacce lontano dal suo ragazzo e che, no non sarebbero usciti di nuovo insieme neanche tra un milione di anni, però proprio in quel momento, il campanello suonò.

I due padroni di casa guardarono verso la porta, sorpresi.

Chi poteva essere? Si chiese Brian.

Chi è che osava ritardare la morte di James Hart? Si chiese Zack.

James si diede un leggero schiaffo sulla fronte – Cazzo, mi sono dimenticato di dirvi che mi sono permesso di invitare una persona per farvela conoscere! In un certo senso, visto che tu, Brian, già lo conosci! – disse, alzandosi in piedi.

- Venite che ve lo presento. – continuò facendo segno di seguirlo.

Brian si alzò e prese Zack per mano, dicendo di calmarsi e si avviarono verso la porta.

James l’aprì e sorrise quando vide il ragazzo dietro di essa.

- Ciao Aaron…- salutò un po’ sorpreso Brian, quando riconobbe il bassista dei Burn Halo.

- Ciao Brian! – rispose il ragazzo, allegramente, entrando in casa.

Poi guardò Zack al suo fianco. – Oh, Zack, che piacere incontrarti finalmente. Brian ci ha parlato tanto di te e beh, si, sono un vostro fan…quindi…- disse, imbarazzato, tendendogli una mano che l’altro ragazzo strinse.

- Grazie. Piacere mio. – rispose, un po’ indeciso sul cosa pensare.

Quello che vide dopo lo confuse ancora di più.

Aaron si avvicinò a James e gli diede un leggero bacio sull’angolo della bocca, prima di salutarlo con un sorriso che il cantante ricambiò dolcemente.

- Zack…lui è Aaron, il mio ragazzo. – disse con un sorriso, guardando il chitarrista che spalancò la bocca.

 - Il tuo ragazzo? – chiese, deglutendo.

James annuì, cercando di trattenere le risate.

Brian si riprese prima del suo ragazzo.

- Cazzo, ragazzi, che bella notizia! Sono contento per voi! – esclamò, abbracciandoli contemporaneamente.

- Ma…m-ma perché non me lo hai detto prima?! – esclamò allora Zack, diventato tutto rosso per la vergogna.

James gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla.

- Te lo stavo cercando di dire, quando sono arrivato. Ma tu mi hai interrotto! – gli fece notare, divertito.

- Ma potevi dirmelo dopo! – insistette.

Il cantante fece spallucce – Si, ma non sarebbe stato altrettanto divertente questo pranzo! –

Zachary Baker non si era mai vergognato così tanto.

 

 

***

 

Quella sera, quando James e Aaron andarono via, Zack si lasciò cadere con un sospiro sul letto.

Brian rise leggermente e si stese accanto a lui. – Tutto bene? – chiese.

Il ragazzo sbuffò – Ho fatto una figura di merda. – disse e Syn si ritrovò ad annuire.

- Si, un po’ si. Ma non devi preoccuparti. – disse, cercando di consolarlo.

- Si, invece. Ho fatto la figura dello stupido fidanzato geloso e perfido. – ritorse, tenendo gli occhi fissi sul soffitto.

Brian gli diede un leggero bacio sulla guancia, poi si tirò su, su un gomito e posò la testa sulla mano, accarezzandogli i capelli.

- Non preoccuparti più di questo. Alla fine ci siamo divertiti oggi. – disse e Zack annuì.

- Si, ci siamo divertiti ma mi sono comportato da stupido. – si voltò verso di lui, mettendosi nella sua stessa posizione.

- Mi sono già scusato con James. Ma mi devo scusare anche con te, per il mio comportamento di oggi. – disse, abbassando lo sguardo.

- E solo che…ho sempre il terrore che tu possa lasciarmi per qualcun altro. – disse, toccando leggermente con le dita la mano di Brian posata sul materasso.

Brian si fece più vicino e gli fece alzare il viso, sorridendogli dolcemente.

- Tu sei la droga di cui ho bisogno, dimmi perché dovrei lasciarti? – sussurrò, prima di baciarlo.

 

 

 

 

Se siete arrivati qui, Vi amo! xD

Come spiegare tutto ciò?

Boh, semplicemente ispirazione improvvisa mentre ascoltavo Dirty Little Girl dei Burn Halo, perchè quella canzone spacca, perchè quei tipi spaccano, e James spacca [e lo amo!<3]

L'ultima frase è presa volontariamente dalla canzone.

"She's The drug that I need, Tell Me Why Should I leave" <3

E inoltre, oltre ad aver scritto della mia coppia preferita <3 ho anche illustrato il mio nuovo pairing dei Burn Halo.

James&Aaron! <3 [solo perchè Aaron fa fatica a tenere la lingua nella bocca! xD]

 

Commentate, okay? <3 *io vado a vedere Vi Presento Joe Black! -ç-*

 

Bacioni

 

Vale 

  
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