(Cliccando sul titolo della poesia ascolterete Sakamoto :) )
SOLITUDE
Era quella l’età di fugaci convergenze,
traballante tra i bla-bla insicuri e gli
anni della ribellione a denti stretti.
D’imboccare la via di sconosciuti abbracci
e per prima sillabe scandire non avevi il coraggio
lasciavi l’occasione al domani, occhi di cerbiatto.
Restare agli angoli della vita,
impallidire alla compagnia negata;
maturavi allora la solitudine cieca.
Piano, e in silenzio, sei grande, gettata
in una selva di fiere. Canarini
ammansiscono dietro criniere d’apparenza.
Non neghi tuttavia la convinzione di saper amare, poter amare,
teneramente amare, più degli altri,
ora e forse anche allora, - più di tutti gli altri.
Nota dell'autrice
Salve!!! :)))
E' tanto che non pubblico. Be', ecco qua un mio acrostico! :)
Ringrazio di vero cuore i carissimi poeti che continuano a sostenermi e che mi hanno sostenuto fino ad oggi!!! Allora, che ve ne pare di questo mio acrostico :)
A presto :))
p.s. Appena potrò recupererò recensioni e risposte! :))