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Autore: ShioriKitsune    19/10/2016    3 recensioni
[ChanBaek, per la mia adorata @threeisaperfectnumber]
"Park Chanyeol si definiva, in un certo senso, un estimatore di bellezza: gli piaceva tutto ciò che era oggettivamente bello, come i tramonti, l'arte italiana e Byun Baekhyun"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(Guarda quanto ci tengo a te, ti scrivo anche cose romantiche.
Ti voglio bene piccina.
)


 

Ethereal

 

Park Chanyeol si definiva, in un certo senso, un estimatore di bellezza: gli piaceva tutto ciò che era oggettivamente bello, come i tramonti, l'arte italiana e Byun Baekhyun.

L'ultimo in particolare, era davvero un chiodo fisso nella sua testa.

Si conoscevano da tanto, così tanto che non ricordava nemmeno il loro primo incontro; erano cresciuti insieme e, a causa di questo, Chanyeol aveva avuto l'opportunità di innamorarsi di lui pian piano. Come una quercia, che lentamente insinua le sue radici nel terreno, così era nato il sentimento nei confronti del maggiore. Ed era caldo, dentro. Gli bastava fissarlo per vedere il Sole.

Ovviamente, Baekhyun di tutto ciò non aveva idea. Chanyeol aveva troppa paura di perderlo, confessandogli la verità. In fondo, Baekhyun era come una goccia d'acqua, impossibile da stringere tra le mani, impossibile da fermare. Baekhyun era tutto ciò che di selvaggio aveva la vita, un concentrato di desideri bloccati in un corpo. Il minore non si sarebbe sorpreso se, un giorno, gli fossero spuntate delle ali sulla schiena e fosse volato via.

Non si può incatenare ciò che è incatenabile, si ripeteva sempre Chanyeol. Ma la verità era che incatenarlo era l'ultima cosa che aveva intenzione di fare: avrebbe preferito volare via con lui, piuttosto. Tutto ciò che voleva, era un posto al suo fianco.

Baekhyun sorrideva e Chanyeol era costretto a sbattere le palpebre più volte per mettere a fuoco la scena, per concentrarsi sulle parole dell'altro. E il maggiore poteva essere tutto, ma non stupido.

«Penso ci sia qualcosa che tu voglia dirmi», mormorò, continuando ad intrecciare fili d'erba.

Erano seduti nel parco, circondati dal resto del mondo che però, per loro, quasi non esisteva.

Baekhyun aveva insistito per creare delle coroncine di fiori, ma Chanyeol non sembrava molto portato.

A quelle parole, il battito del cuore del minore accellerò. Chinò la testa, fissando lo sguardo sui fiori che aveva tra le mani. Erano belli, certo, ma non potevano competere con l'uomo che aveva di fronte. «Ti sbagli», borbottò.

La risata cristallina dell'altro riecheggiò nell'aria e quando Chanyeol alzò lo sguardo, si ritrovò a bocca aperta.

Dio, era una visione. I lineamenti delicati, quasi femminei, gli conferivano un'aura affabile, eterea. Ma i suoi occhi parlavano, forse più di quelli di chiunque altro, e celavano segreti che non tutti avevano il permesso di decifrare.

Baekhyun gattonò verso di lui, afferrandogli le orecchie con entrambe le mani. «Sei arrossito».

E quello, purtroppo, non poteva negarlo.

Il maggiore continuò a stringergli il viso con i polpastrelli, ma Chanyeol si rifiutava d'incrociare il suo sguardo. In un certo senso, aveva paura. Paura di quello che avrebbe visto nei suoi occhi, paura del suo stesso riflesso. Paura che, vicini com'erano, non sarebbe riuscito a controllare la propria voglia di baciarlo.

Ma quando il silenzio divenne troppo opprimente, i loro sguardi s'incontrarono e il sorriso di Baekhyun era quasi del tutto sparito. Chanyeol si pentì di non aver alzato prima gli occhi.

«Baek, io-».

«Lo so», gli carezzò il viso, dolcemente, con la punta delle dita. «E so anche cosa ti turba».

Avrebbe voluto dirglielo, Chanyeol. In quel momento, avrebbe voluto essere sincero e confessargli tutte le sue paure. Ma non ne ebbe la possibilità, perché il secondo dopo Baekhyun posò le proprie labbra sulle sue, senza interrompere il contatto visivo.

Fu breve, non ci furono fuochi d'artificio ma qualcosa che andava oltre. Chanyeol si sentì bruciare da quel lieve tocco.

Poi Baekhyun si allontanò di poco, posando la testa sul petto dell'altro. Poteva sentire i battiti accellerati del suo cuore, poteva sentire tutto ciò che il minore non aveva il coraggio di dirgli.

«Non ti lascerei mai indietro, Chanyeol», sussurrò, chiudendo gli occhi e inspirando a pieni polmoni, facendosi inebriare dal suo dolce profumo. «Sei l'unico, su questo mondo, che riesce a stare al mio passo. Non potrei mai permettermi di perderti».

E, a quelle parole, Chanyeol lo strinse a sé. Chiuse gli occhi anche lui, poggiando il mento sui soffici capelli dell'altro e rimasero lì, fermi, fin quando il tempo non sembrò fermarsi.

 

Non serviva un ti amo, tra di loro.

Quello che avevano era molto di più.

   
 
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