Solo per una volta:

-Conto finale 42- fiero di sé alzò l’arco ed iniziò a toccarlo, informando l’amico di aver ucciso tutti quei orchi, anche se il buon vecchio Gimli presto gli comunicò del fatto di averne ucciso uno in più.

-io sono seduto sul … 43- disse continuando a fumare la sua pipa. L’elfo biondo in un istante affondò una sua freccia nel corpo di quell’orco.

-43- disse orgoglioso.

-Non vale … questo era già morto-

Presi dai loro dialoghi i due non si resero conto di una presenza che li stava tenendo d’occhio da tempo.

La giovane in questione, guardò l’elfo ed arrossì vistosamente. Da quando era stata aiutata da lui non riusciva più a pensare ad altro che a momenti trascorsi insieme all’interno dei suoi fantasiosi sogni.

 Scostò una ciocca di capelli ramati ed esultò notando che fiero Legolas si ergeva in mezzo a tutti quei cadaveri, di orchi, uomini ed elfi.

Deglutii pensando di voler ancora percepire il calore di quelle mani, che l’avevano aiutata quand’era caduta mentre camminava per raggiungere quel fosso.

Chiuse gli occhi sospirando quando avvertii qualcuno spingerla da dietro.

Scostò di poco il capo, ed incrociò lo sguardo furbo della sua amica, la maledisse mentalmente. Quando riportò la sua occhiata in avanti si rese subito conto di aver attirato l’attenzione del suo tanto amato elfo.

Rimase immobile mentre lui la osservava.

-Lei deve dirvi qualcosa- Jessie, la sua amica sorrise maliziosa, informando il giovane (per modo di dire) elfo del fatto che la sua compagna  Melody gli volesse comunicare qualcosa.

Legolas osservò gli occhi verdi di lei, ritornando composto in un istante. Melody notò che il suo approccio nei suoi confronti era diverso rispetto a quello che aveva avuto poco fa con il nano.

-Non so se ricordate di me-

L’elfo annuì gentilmente e lei si sentii pervadere da un brivido, diventando tutta rossa.

-Beh … io sono felice di vedervi vivo- lo guardò negli occhi, e si perse nella profondità di quello sguardo blu.

-Grazie ancora- abbassò il capo, incrociando imbarazzata le braccia sotto il seno, in seguito si girò in direzione dell’amica. Jessie la stava fulminando con gli occhi, ma non era quello il tormento che ora avvertiva con maggiore intensità nel petto.

-Io- si girò di scatto e sospirò. Legolas la stava ancora fissando e questo fece impazzire il suo povero cuore.

-Oh al diavolo il resto- disse tra sé e sé, facendo incuriosire l’elfo.

 Si avvicinò a lui annullando le distanze, e sotto il suo sguardo gli sfiorò una mano e la portò su un suo fianco. Il suo seno sfiorò l’armatura elfica di quella splendida creatura. Lui l’accolse tra le sue braccia, con gentilezza, senza però comprendere quel comportamento, ma questo per Melody non aveva importanza. Afferrò un lembo della sua casacca verde e con un semplice movimento lo costrinse ad abbassarsi, sfiorò il suo naso percependo il suo caldo respiro nelle guancie. Osservò desiderosa quelle labbra sottili e velocemente adagiò sopra le sue, baciandolo lentamente, in modo da godere del momento.

Sia Jessie che Gimli sgranarono gli occhi increduli, osservando i due baciarsi senza pudore.

 L’elfo in un primo momento rimase immobile a causa dello stupore, ma in seguito anche lui iniziò a baciare quella donna, prima lentamente, poi con voga, percorrendo con la mano la sua sottile vita.

Durò poco ma fu un momento magico per Melody, che distaccatosi da Legolas lo guardò con desiderio.

-Consideralo come un premio- disse osservandolo.

-Però non vale … ho vinto io- aggiunse poi Gimli scuotendo la sua ascia conficcata nel cadavere di un orco, stupito del fatto che l'amico avesse ricevuto quella riconpensa.

Melody diede  all’elfo un bacio a fior di labbra e piano si distaccò dalle sue braccia. Ancora non aveva realizzato che le sue fantasie, in parte erano state avverate.