Oltre quella siepe.
Tacito è il mio cuore,
ondulatorio è il suo battere,
di luce irradia ogni cellula,
mi spinge oltre nuove terre.
Esse hanno codici sconosciuti,
linguaggi universali,
passioni siderali,
sono scosse da eterni amori.
Rossi sono i loro sapori,
ruscelli irrigano estesi campi,
melodie celesti ...
si odono in questi mondi.
Fremente mi avvio,
solitario pellegrino,
con anima placida
e intelletto solerte
a portare ivi la mia gente.