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Autore: Sweetcurry    11/05/2009    6 recensioni
<< Non avrei mai pensato che mi avresti fatto sudare
Non avrei mai pensato che io ti avrei fatto lo stesso effetto
Non avrei mai pensato che mi sarei riempito di desiderio
Non avrei mai pensato che mi sarei vergognato tanto. >>
Prima fanfiction sugli Avenged, con pairing Matt/Brian. Finalmente ce l'ho fatta.
Per quella personcina tanto speciale che è AintAfraidToDie, il mio amore.
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Matthew Shadows, Synyster Gates
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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my sweet prince
Avviso: non scrivo a scopo di lucro, i fatti qui descritti sono interamente inventati e i personaggi non li conosco.





My Sweet Prince


1.




Never thought you'd make me perspire.
Never thought I'd do you the same.



Matt ripose la sua Guinness sopra al tavolo, già fin troppo esaltato, quella sera era sabato, il che stava significando che potevano uscire, spassarsela per bene e tornare a casa, allegri e assuefatti dagli enzimi dell’alcol. Poteva già sentire le loro urla stonate lungo le strade di Orange County e la gente che usciva dalle case per intimarli -minacciarli a voi la scelta- di chiudere la bocca… Sì, assolutamente, il sabato sera erano i migliori.
Volse lo sguardo come in un gesto di sicurezza, al suo fianco, dove ridacchiante, con una mano a nascondere l’insensato sorrisino forse dettato dall’alcol che gli si era formato sulle labbra, c’era Brian.Il suo migliore amico.
Brian Haner Jr. era un ragazzo che fra il loro giro di amici, era sicuramente quello di più bell’aspetto, un viso dai tratti particolari, un taglio d’occhi quasi astratto che spiccava ancora maggiormente per la sua abitudine di far risaltare lo sguardo grazie ad un trucco nero. I suoi capelli, fili neri e sottili che scendevano scalati quasi fino alla metà del collo, era morbidi al tatto. Matt lasciò cadere gli occhi sulle braccia non troppo muscolose di Brian, al suo fianco. Le braccia e i muscoli di Matt erano molto più pronunciati, e il torace coperto quasi interamente dai tatuaggi che gli portavano dietro sempre tutti i suoi ricordi più importanti e anche gli attimi di follia.
Matt dedicò a Brian qualche minuto in più del dovuto, lo guardava assorto, in un modo tutt’altro che violento o irrisorio come solitamente faceva con gli altri, no, lo guardava con affetto.
Brian era suo, loro due erano indivisibili, loro due non avevano bisogno di spiegazioni perché si capivano immediatamente. Brian smise di ridere e sempre sorridente mandò un’occhiata di curiosità a Matt per sapere come mai lo stava guardando. Matt si trovò a trenta centimetri dal viso dell’altro ragazzo e s’imbatté con i suoi occhi castani in cui ci si poté specchiare dentro. Fu quasi lì per lì per scoppiare a ridere che gli balenò in mente un’idea completamente fuori di testa. Si avvicinò a Brian con un’aria che ispirava un non so che di pericoloso e sorridendo gli leccò le labbra rapidamente, dopo essersi staccato completamente stordito dall’alcol, scoppiò a ridere seguito subito da Brian che gli rubò la birra dalle mani.
“Le mie le ho finite tutte” Si giustificò e ne mandò giù un lungo sorso facendone fuori metà. Matt afferrò uno dei tanti altri boccali posti sul loro tavolo e si lasciò trascinare dall‘euforia che gli altri tutti alticci stavano creando.
Come sempre uscirono che la notte era ormai oltre la sua metà, e Matt con lo sguardo pressoché annebbiato dai fiumi d’alcol che si era scolato, riuscì a distinguere Zacky prendere da parte Brian. Se ne accorse solo perché stava giusto correndo verso Brian per intonare qualche canzone ognuno col braccio sopra la spalla dell‘altro, e cazzo quel tipo lì glielo rubava sotto il naso?
Imbronciato e rimastoci male, si volse verso gli altri e riversando colpa a Brian per essersi maleducatamente dimenticato di lui, ricominciò a camminare verso gli altri. Il fatto che si fosse depresso tutto di un botto fu anche per l’esser ubriaco, Matt aveva le spalle forti, sapeva il fatto suo e non s’intristiva come una femminuccia di fronte a questo genere di cose. Ma l’alcol fa sempre esternare maggiormente i propri sentimenti, e talvolta con atti sconsiderati.


Never thought I'd fill with desire.
Never thought I'd feel so ashamed.


Afferrò la sua canotta e la infilò velocemente, comprese, guardando l’orologio appeso al muro all’interno della sua stanza, che era in anticipo e che involontariamente si era  ritrovato un quarto d’ora vuoto. Dopo avrebbe dovuto passare da un suo amico per bere una birra nel bar che quest’ultimo aveva appena aperto. Gli aveva promesso che per le nove sarebbe stato lì, non aveva voglia di stare in casa a fare nulla e quindi si era preparato prima. Il che significava vestirsi e controllare se le chiavi della macchina e i Rayban erano al loro posto per non perdere un’ora a cercarli come un matto per la casa.
Quando gli bussarono prese quasi un colpo, non si aspettava gente, e al momento si era tipo incantato a fissare la lancetta dell’orologio in attesa. Si diede dello stupido, chi era che gli piombava in casa a ogni ora del giorno o della notte senza avvisare?
Aprì la porta. Brian lo guardava da sotto i suoi occhiali da tamarro marroni con la montatura  di acciaio, una delizia per gli occhi. Portava la bandana in testa. Azzurra, come quella di Axl, pensò Matt.
Brian lo guardò accigliato, “Allora? Non mi fai entrare?”
Si disincantò per la seconda volta contrariato, e annuì “Sì, sì!Entra!”
Si fece avanti e raggiunse la sala, quindi si sedette sul divano con gli occhiali fra le mani. Matt notò che non aveva la cicca in bocca, strano.
“Bri? E’ successo qualcosa?”chiese avvicinandosi cauto e guardandolo apprensivo e preoccupato. Quello seduto lo guardò dal basso con un’aria che lo  fece preoccupare ancora di più, Brian  sembrava nervoso. “Bri?” lo chiamò con un velo di apprensione nella voce. Si sedette a fianco a lui, le loro gambe che si toccavano.
“Matt… io…” provò a iniziare sempre torturando il cappellino scuro con le dita smaltate di nero.
“Cosa? Dimmi, Brian”
“Io… lascia stare Matt” esclamò d’improvviso, rovinando tutto e alzandosi di tutto punto. Si rimise il cappello in testa
Matt corrugò le sopracciglia contrariato, non era la prima volta che questo succedeva e non capiva cosa non andasse nel suo amico. Ogni volta si tirava indietro e non riusciva mai a completare quella dannata frase. Ora iniziava a perdere la pazienza, e quando perdeva la pazienza, sapeva essere convincente a farsi dir tutto.
Fece due lunghi passi e raggiunse in un attimo il corpo del suo amico che stava scappando verso la porta, imbarazzato e intimorito da ciò che non voleva rivelare al più alto.
Matt deciso a non lasciarlo uscire lo fermò afferrargli fortemente il braccio. “Fermo!”
Brian si voltò con uno sguardo quasi terrorizzato e tirò leggermente per liberarsi dalla stretta possente dell’altro, che lo fissava con insistenza.
“Matt lascia-” tentò di dire con voce insicura, ma fu prontamente interrotto da Matt che esasperato e deciso a voler sapere cosa turbava così il suo migliore amico strinse la mano sul suo avambraccio, ma non da potergli far del male.
Addolcì lo sguardo. “Bri, ti prego, cosa cazzo stavi per dir prima?”
Poi a Matt venne in mente un’immagine della serata prima. Corrugò la fronte. “E’ per Zacky?” chiese indagando, non con un tono possessivo.
L’altro a quel nome la prese male, scrollò il braccio e con uno sguardo ferito lo strinse al petto protettivo.
“Matt non capisci mai un cazzo, sei un tale coglione… Dio, che ci faccio sempre qui?” esclamò in preda al panico e alla rabbia, che per il ragazzo dagli occhi azzurri di fronte a lui era del tutto inspiegabile.
Lo fermò di nuovo, voleva capire.
Brian lo guardò malissimo, ora, però sembrava sull’orlo di piangere. Matt non lo aveva mai visto piangere, non poteva credere ai suoi occhi.
“Lasciami andare via da qui”


My sweet prince
you are the one.




°°°
Sweetcurry's Time

Ebbene sì, son tornata per festeggiare i 100 giorni di sposalizio con la mia dolce metà, AintAfraidToDie, perchè ti amo picci mia e ti dedico questa mia schifezzuola.
Vorrei dare una spiegazione alla gente che seguiva le mie ff e che ora non mi vede da secoli. Mi si è rotto l'altro pc, con tutti i capitoli delle altre ff, ma si posson comunque recuperare. Per Puzzle Life non c'è problema, posso riscriverli benissimo in questo computer, ma per la BertwiL mi dispiace un sacco, dovrete aspettare un po', ho scritto dei capitoli che a mio parere non sarei in grado di riprodurre un'altra volta e non voglio rovinare assolutamente niente. Le shottine horror non le aggiorno semplicemente perchè per quelle non ho ispirazione xD. Conto di rincominciare a scrivere partendo da questa Bratt.
La mia prima ff con gli Avenged, spero davvero di esserne all'altezza. Seriamente.
Aspetto i vostri pareri come ogni volta, grazie di esser arrivate fin qui.

*My Sweet Prince, canzone adorabilissima dei Placebo. Essendo appena finita la Molko Week (settimana indetta da me in cui mi costringo ad ascoltare solamente Placebo o in alternativa Muse, e mi sparaflasho con immagini, video, e ff con il principino.) ho dovuto usarla. Se non lavete ancora sentita, ascoltatela e non ve ne pentirete.*

with love,

Curry




   
 
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