Una triade di raccontini senza molte pretese, solo quella di far riflettere.
RACCONTO PRIMO
<La prima sensazione provata dalla creatura primordiale fu quella di
esistere.
Prima ancora che si accorgesse dell’esistenza di un
mondo in cui lui era l’unica forma vivente, già
aveva dentro di sé il sentore di avere una parte importante
nella vita. Quale vita? Non aveva importanza.
Era lei, la creatura, la più forte.
Un essere antichissimo,
vecchio come il mondo… era naturale fosse l’essere
più importante esistito su quel mondo. Era lei la
più forte.
Molto lentamente la creatura iniziò a sviluppare i cinque
sensi; si accorse così di stare sdraiata sopra a qualcosa.
Difficile dire se fosse un solido, un liquido, un fluido, o
chissà cos’altro.
Era … qualcosa.
Impossibile da definire.
Era lei la più forte.
Dopo aver fatto le prime constatazioni sul luogo dove si trovava, la
creatura aprì gli occhi. Si era aspettata di vedere stelle.
Non c’era niente in cielo (se quello era il cielo), eccetto
una tenue luminosità azzurrina. La creatura
strizzò gli occhi. Non distingueva nient’altro.
Era lei la più forte.
Ad un tratto, all’improvviso, il cielo si accese di milioni e
milioni di stelle, che crepitavano come fuochi d’artificio in
una buia notte. Potenze divine? Mostri terribili? La creatura non se ne
spaventava, assolutamente.
Era lei la più forte.
Le luci accese dalle miriadi di stelle illuminarono la landa dove stava
sdraiata la creatura. Ecco dov’era, dunque. In quel mondo non
c’era altro che erba. Erba verde e frusciante, che si muoveva
spinta da un vento inesistente. Il primo lampo di vita di un nuovo
mondo. Potenza della vita, potenza enorme … la creatura,
però non era affatto intimorita.
Era lei la più forte.
Il terreno si increspò, le roccie si appuntirono, crebbero
le montagne, salirono dritte fino al cielo, le cime coperte da
sfavillanti ghiacciai, le pinete scure scure e le foreste di quercie
alle pendici. Più giù, nelle valli crescevano
velocemente miriadi di alberi grossi e massicci. La creatura non si
sentiva sovrastare.
Era lei la più forte.
Le depressioni si colmarono d’acqua, mentre sulla superficie
crescevano ninfee enormi, nel liquido primordiale una creatura fece un
balzo.
La vita!
La vita era nata!
Molte altre zone del mondo brulicavano di strani esseri, che
cominciavano a zampettare di qua e di là. La creatura si
rese finalmente conto di chi era, mentre un bianchissimo sole sorgeva
dietro di lei.
Lei era… Mew!
Il più potente fra tutti i Pokèmon!
Era lei la più forte.
Ma il mondo non era stato creato da lei, no…
?