Fumetti/Cartoni americani > Voltron: Legendary Defender
Ricorda la storia  |      
Autore: JoiningJoice    25/10/2016    3 recensioni
[Voltron Legendary Defender ]
[Sheith Week] Day 4: Flashback
- Ok, un passo alla volta. -, mormora, ridendo. Shiro annuisce, posandolo a terra senza lasciar andare le sue mani. Se le porta al cuore e si china appena a posargli un bacio sulle labbra, che lo coglie impreparato quasi quanto l'abbraccio di poco prima. Sta ancora processando l'accaduto quando Shiro chiude la porta della stanza dietro di loro e subito torna ad abbracciarlo, stavolta lasciandolo a terra.
-Il professor Holt mi ha risposto.-, rivela finalmente.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La prima cosa che vede quando la porta della stanza si apre è il volto raggiante di Shiro, un sorriso enorme che illumina il suo viso. Non ha il tempo di domandargli a cosa sia dovuto: Shiro cinge i suo fianchi con le braccia e lo solleva, come non avesse peso, ridendo senza remore. Keith protesta debolmente, troppo coinvolto dalla sua felicità per chiedergli di metterlo giù; posa le mani sulle sue spalle e lo guarda con espressione confusa, incapace di non ricambiare il sorriso. Normalmente, a quell'ora, Shiro gli domanderebbe di fare silenzio – i suoi compagni di settore non hanno mai fatto rapporto circa le visite notturne di Keith, ma lui ritiene che non si è mai troppo cauti. Quella sera, invece, sta praticamente piroettando con Keith in braccio nel bel mezzo del corridoio, ridendo così forte che Keith stesso si costringe a tappargli la bocca con una mano. 
- Ok, un passo alla volta. -, mormora, ridendo. Shiro annuisce, posandolo a terra senza lasciar andare le sue mani. Se le porta al cuore e si china appena a posargli un bacio sulle labbra, che lo coglie impreparato quasi quanto l'abbraccio di poco prima. Sta ancora processando l'accaduto quando Shiro chiude la porta della stanza dietro di loro e subito torna ad abbracciarlo, stavolta lasciandolo a terra. 
-Il professor Holt mi ha risposto.-, rivela finalmente Shiro. Keith sgrana gli occhi, genuinamente sorpreso – e poi sorride, emettendo un verso strozzato. Shiro è tremendamente bello, quando è felice; così tanto da togliergli il fiato. Ha ogni ragione di esserlo, inoltre: attendeva quell'email da mesi, ormai. Keith non ha bisogno di domandargli se ha ottenuto il lavoro; dall'atteggiamento di Shiro è già chiaro che ce l'ha fatta. Stavolta è lui a gettargli le braccia al collo per trascinarlo contro di sé, il cuore che quasi gli esplode d'orgoglio in petto. Quasi si sbilancia e sbatte contro la parete, ma Shiro è rapido a tenerlo contro sé e a lasciarsi cadere sul divano lì vicino, con Keith che finisce per crollargli addosso. 
-Non riesco a crederci.-, sospira. Si porta le mani al volto e copre gli occhi. - È come un sogno. Mi ha detto che ha sentito parlare di me, dei miei risultati...-
- Ovviamente.-, scherza Keith. Shiro allontana le mani dal volto per guardarlo, confuso. - Chi non ha sentito parlare del grande Takashi Shirogane, il miglior pilota della Galaxy Garrison... - 
- Non sono così popolare. -, protesta. Keith solleva le sopracciglia, posando le braccia sul suo petto in modo da potervi appoggiare sopra il mento; le sue gambe si intrecciano a quelle di Shiro, incapaci di trovare lo spazio a loro dovuto su quel divano troppo piccolo. 
- Sei più popolare di quanto io sarò mai. - 
- Ma non altrettanto bravo. - 
Keith sbuffa, abbassando il capo ed emettendo un verso imbarazzato; sente la risata di Shiro scuotergli il petto, e la sua mano posarsi sulla sua nuca, carezzare piano là dove i capelli sono più corti. Esistono poche cose al mondo che lo facciano sentire al sicuro quanto l'abbraccio di Shiro, la sua risata roca e il suo tocco gentile. Si rilassa contro il suo petto, riflettendo finalmente sulle implicazioni di quel "Sì". 
- Kerberos è a due anni di viaggio da qui. -, mormora. La mano intenta a carezzarlo si ferma improvvisamente, consentendogli di sollevare lo sguardo sul volto di Shiro – improvvisamente contratto in un'espressione seria. Si pente immediatamente di averlo detto. 
- Quattro anni...-, sospira. Abbassa lo sguardo su di lui, e Keith si odia ancora di più – sorride, ma i suoi occhi gli stanno domandando scusa. - Per quando sarò tornato probabilmente sarai un pilota conosciuto in tutto il pianeta. L'orgoglio della Garrison, più di quanto lo sia io. Sperando che tu riesca a non farti cacciare per insubordinazione.-
Keith comprende il tentativo di sdrammatizzare e vi si allaccia, abbozzando un sorriso debole. - E tu avrai i capelli bianchi come un vecchio.-, borbotta. Shiro solleva gli occhi al cielo, sbuffando; rimane in silenzio con lo sguardo rivolto al soffitto, la mano posata sulla nuca di Keith che lentamente si abbassa a carezzare la sua schiena. Keith allarga le braccia e lo abbraccia, posando il volto contro il suo petto e ascoltando in silenzio il ritmo dei suoi battiti e lo scivolare lento delle sue carezze pesanti. 
- A bordo avremo dei comunicatori. -, mormora Shiro. Keith solleva appena le palpebre. - Ti chiamerò ogni giorno. - 
Annuisce piano. - Sarà come averti qui. - , mente. Non ha mai mentito per far stare meglio qualcun altro, ma se si tratta di Shiro è disposto a mentire anche a se stesso. Ha sempre saputo che un giorno sarebbe arrivato il momento dell'addio – sin dal momento in cui Shiro gli ha rivelato la prima volta di voler diventare un pilota, ispirandolo ad intraprendere la sua stessa carriera. 
Solleva il capo e lo guarda in silenzio, prima di spingersi in avanti. Posa una mano dietro il collo di Shiro e lo attira a sé, guidandolo verso le proprie labbra. 
Shiro lo bacia ad occhi chiusi, affondando le dita nei suoi fianchi per tenerlo stretto; le sue labbra si schiudono timidamente, molto più di quelle di Keith – che invece è impaziente, un ragazzino incapace di aspettare. La sua lingua si insinua tra le labbra di Shiro e le lecca piano, i suoi denti mordono il labbro inferiore e lo tirano per un istante, prima di lasciarlo andare. Si separa da lui per osservare le guance di Shiro tinte di porpora, il suo fiato corto – ma quando crede di averlo tra le proprie mani, Shiro si solleva e inverte le loro posizioni. Il cuore di Keith quasi smette di battere di fronte all'immagine di Shiro che lo blocca sotto di sé – il suo corpo trema, il bacino caldo quanto il suo, ma ha un sorriso dolce e innocente che annulla magicamente la componente sensuale di quel gesto. Gli sembra solo sia un atto di dolcezza, in quell'istante; un atto d'amore. 
Non ha idea di cos'abbia fatto per meritarsi Shiro, ma improvvisamente l'idea di perderlo, anche se solo per un breve periodo, gli blocca la gola sotto forma di un nodo impossibile da sciogliere. 
Keith afferra nuovamente il capo di Shiro e lo preme contro di sé, unendo le loro fronti e fissandolo fino a confondere i suoi lineamenti. - Promettimi che tornerai presto.-, sussurra. Shiro non risponde, non subito; inclina il capo e lo bacia dolcemente, premendo contro le sue labbra aperte e ansimando piano, le dita che carezzano il volto di Keith tremanti a causa dell'anticipazione di ciò che verrà. 
- Te lo prometto. -, sospira, tra un bacio e l'altro. Keith sorride ad occhi chiusi, e preme le labbra contro il suo collo mordendolo piano. Non ha nulla di cui preoccuparsi. 
Shiro non ha mai infranto una promessa.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Voltron: Legendary Defender / Vai alla pagina dell'autore: JoiningJoice