Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony
Segui la storia  |       
Autore: SniperShy    31/10/2016    2 recensioni
Sono tempi difficili per la magica terra di Equestria, da quando una devastante frana ha distrutto il monte Canterlot, portando con sé il centro nevralgico della politica Equestre. Ma una misteriosa corporazione, venuta da un altro mondo, si è offerta per dare una mano a ricostruire, portando però con sé altri problemi. Gli eroici elementi dell' Armonia vengono semplicemente inglobati da questo flusso di eventi, e a me, Fluttershy, si può dire che sia toccata la mansione più improba all' interno della corporazione: mi sono posta negli zoccoli di un discutibile medico parascientifico per assolvere al mio compito nella maniera più efficiente, cambiando irreversibilmente il mio modo di pensare, di agire, di atteggiarmi. Adesso sono determinata, calma e totalmente immersa nel mio nuovo lavoro: ora sono una cacciatrice, un mercenario della Mann Brothers Corporation.
Genere: Azione, Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri, Fluttershy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Furry, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SniperShy, Atto 1: Cos'è un Problema; cap 8: Operazione Winter Wrap Up, Parte 2

Era tutto pronto. Col mirino del mio fucile stavo scandagliando i dintorni delle fondamenta del palazzo Imperiale, in cerca di qualche guardia che avrebbe potuto rivelarsi una seccatura: nessuno in vista.
Secondo il piano io ed Angel nella sua sacca avremmo dovuto attivare la bomba, mentre SnowDrop e Wasp creavano una distrazione nel mercato cittadino con il semicingolato e la mitragliatrice, e Montgomery preparava la locomotiva del treno per la fuga. All' inizio dell' ingaggio sarei dovuta salire fino alla sala del trono, per controllare l' effettiva presenza di Chrysalis nell' alveare. La risonanza iniziale cominciava con il collegamento della bomba con la Regina, usando la sua magia telepatica per raggiungere ogni Changeling sotto l' influenza della bolla di protezione.
"In posizione" sentii Snowdrop per radio. "In posizione", eccheggiò Montgomery, la sua voce leggermente distorta dalla distanza, al limite del segnale della radio.
Prima di dividerci, Lisbet Wasp mi diede un paio di occhiali, simili agli occhiali da volo degli Wonderbolts "Mettiti questi quando sarai in difficoltà: accendono la tua fiamma" mi disse. Rilessi mentalmente la scritta sul retro degli occhialoni: 'Induttori percettivi di Pyrovisione Mann Co.'
Beh, se sono della Mann Co.... pensai, e me li assicurai alla bardatura da combattimento, a fianco della 'Lucky Bride'.
"Fuoco" diedi il segnale in radio; pochi istanti dopo cominciai a sentire il tuonare della mitragliatrice dell' elicottero e di quella montata sul cingolato, sincronizzati con dei lampi ritmici provenienti dalla mia sinistra, ad un centinaio di metri. Mi avvicinai al palazzo, planando attraverso la piazza a livello del terreno e poi risalendolo volando rasente alla struttura semitrasparente.
Il punto dove entrai nel palazzo era giusto un piano sotto la sala del trono: i giardini pensili, un ampio terrazzo con della vegetazione rigogliosa; il mio Cutiemark tumorato iniziò a pulsare, seguito da una sgradevole sensazione di deja-vu, mentre scandagliavo le piante in cerca di guardie. Quel posto mi ricordava in modo fastidioso il Gran Galà Galoppante di qualche mese prima...
Scossi leggermente la testa, mentre collegavo l' Ubercaricatore al mio polso; Salute a posto, Ubercarica in salita... Tutto ok. pensai, estraendo il mio fucile dalla cinghia assicurata alla mia spalla Vediamo di non sputtanare tutto come l' altra volta.
In poco tempo raggiunsi il limitare degli alberi, riuscivo quasi a vedere il portone che dava ai corridoi interni. Tra me e l' ingresso però c' era un changeling. La guardia era chinata su quello che sembrava essere la carcassa di un cerbiatto; stava lacerando la pelle del suo ventre con le zanne, per raggiungere il grasso e gli organi interni. Purtroppo l' animale era già morto, non avrei potuto fare nulla per aiutarlo. Ma potevo ammazzare il bastardo. Sollevai il fucile, puntandolo alla sua testa mentre mi avvicinavo piano... e spezzai un ramo secco con uno zoccolo; il changeling si fermò di colpo dal suo banchetto, drizzando le orecchie mentre si voltava nella mia direzione, il suo ghigno colante di sangue e i suoi occhi verdi che mi fissavano bramosi di morte. Quella cagna di Celestia, ma allora mi volete proprio male! Bucai il suo cranio per due volte proprio mentre dava l' allarme, il suo ululato acuto che mi perforava i timpani, seguito a ruota da altri latrati, provenienti dall' interno del palazzo; Angel squittì preoccupato dalla sacca nella mia spalla.
"Me ne sono accorta, Angel!" lo rimbeccai, seccata. Attivai il voip della radio "Snowdrop, sto per entrare nel palazzo, i changeling si sono accorti di me"
"Vedi di sbrigarti!" rispose in radio lei, la sua voce quasi soffocata dal rombo delle mitragliatrici e del motore del semicingolato. "Non so quanto ci metteranno gli stronzi ad capire che possono tagliarci la strada dal giro che stiamo facendo, e sto per finire i colpi della .22!"
"Tenete duro" mi fiondai dentro il portone del palazzo, serrando le porte dietro di me con la chiave che era nella serratura "Sono dentro"
Diedi le spalle alla porta, solo per trovare davanti a me una quindicina di changelings che mi correvano incontro al galoppo; sollevai il fucile un altra volta, mentre Angel sfilava la mia pistola dalla fondina per aiutarmi nella soppressione. Puntai il collimatore in metallo della mia arma dritto sul muso dello stronzo più vicino, e tirai il grilletto; rovinò a terra una frazione di secondo prima che riuscissi ad udire la vampata in uscita dalla canna, subito seguita dalla breve fiammata della polvere da sparo. Il bossolo usato venne buttato alla mia destra proprio mentre sentivo il rinculo tirarmi il suo pugno alla spalla destra, appena prima che esplodesse un secondo colpo, diretto alla faccia del mio secondo bersaglio.
I cadaveri dei primi due Changeling fecero inciampare i loro compagni addosso a loro, rallentando la loro avanzata mentre io mi lavoravo la loro carne con attenzione, con l' aiuto delle brevi raffiche serrate di Angel, provenienti più o meno dall' altezza della mia coscia; in poco tempo la prima ondata di nemici fu a terra, il cadavere più vicino riverso a cinque o sei metri da noi.
Cambio caricatore. Clack. Leva d' armamento indietro. Crack. Pronta al fuoco. Scavalcai i corpi guardinga, assicurandomi che fossero tutti morti; il loro sangue bluetto iniziò a bagnare il pavimento proprio mentre iniziavo a salire le scale mantenendo il puntamento con concentrazione, distratta però dai bassi ringhi provenienti dal piano di sopra, amplificati dalle pareti di cristallo.
In cima alle scale, però, un altro problema mi si parò davanti: tra me e la sala del trono il lungo androne era straboccante con almeno il triplo degli stronzi che mi ero trovata davanti poco prima.
Zoccolo a zoccolo che si accorgevano di me, alzai il mio polso per controllare l' Ubercarica; Pronta.
Schiacciai il pulsante a fianco del display con un colpo secco; una rapida scarica attraversò il mio corpo, mentre sentivo la mia pelle indurirsi e vedevo il mio manto tingersi di un brillante rosso metallico. Slegai gli occhiali dalla mia bardatura.
Beh, che ho da perdere? pensai con un sospiro mentre li stringevo velocemente attorno al mio cranio; istantaneamente, attraverso le lenti percepii attorno a me un nuovo mondo, più colorato, più profumato, più gioioso... più vivo.
Le pareti di cristallo diventarono mura di pane sotto ad un tiepido e luminoso cielo estivo; la mia arma diventò un lungo bastone di zucchero; i changeling non cambiarono molto nell' aspetto, ma da quello che mi sentivo nel cuore li vedevo come... amici, amici dalle facce allegre e in cerca della mia amicizia . Amicizia che avrei dispensato ad ognuno di loro.
Scattai verso di loro per risparmiare secondi preziosi di UberCarica, e in un istante fui addosso al primo changeling... o, per meglio dire, gli saltai in braccio, stringendogli il collo in un generoso abbraccio; subito si addormentò nella mia presa, iniziando a ronfare beatamente.
Scavalcai altri due Changeling facendo la cavallina, mentre Angel spargeva caramelle ad una piccola folla di dieci altri di loro; subito dopo ripresi tra gli zoccoli il mio bastone di zucchero: puntandolo verso i Changeling davanti a me premetti il grilletto, innaffiandoli con una sottile doccia di arcobaleni dall' odore di fragola.
Venni interrotta all' improvviso da uno di loro, che stava mordendo il bastone di zucchero dalla mia destra: e siccome è da maleducati mangiare un bastone di zucchero dalla metà, gli diedi da mangiare la parte ricurva.
Lui ne sgranocchiò con gusto, e anche lui si addormentò beatamente; Mi accorsi di avere un paio di mele attaccate alla mia bardatura: le presi entrambe, e staccando il picciolo coi denti le lanciai in mezzo al gruppo di Changeling che mi ero lasciata dietro. Stelle cadenti e coriandoli iniziarono a volare in tutte le direzioni da quello stesso gruppo, proprio mentre iniziavo a danzare in cerchio in mezzo agli altri pony mutaforma che non stavano dormendo o ridendo a crepapelle a terra.
All' improvviso inciampai sul corpo di un Changeling dormiente, proprio mentre stavo ballando con l' ultimo di loro; caddi di schiena sbattendo il retro della testa, ricevendo il contraccolpo del muso del Changeling che... diede un bacino sul vetro degli occhiali della pyrovisione, che si incrinò.
Dopo un paio di secondi di confusione, la mia percezione tornò alla normalità: davanti a me, attraverso le lenti incrinate degli occhiali della pyrovisione, il muso sorridente del mio assalitore si trasformò in fauci sbavanti, che mordevano l' aria a pochi centimetri dalla mia faccia. Un breve lampo proveniente dalla mia destra fece schizzare le cervella dello stronzo nella direzione opposta, andando a imbrattare la parete di cristallo e buona parte della visiera del mio elmetto, lasciando la sua bocca mollemente aperta sopra di me.
Levatomi il cadavere di dosso girai la testa verso Angel che mi guardava sbigottito, la canna fumante della sua pistola che lentamente si abbassava verso il pavimento di cristallo.
Girata la testa verso il corridoio appena percorso rabbrividii alla vista di un pavimento ricoperto di corpi di Changelings senza vita, colli spezzati, braccia e gambe strappate e torsi bucherellati da proiettili.
Gettai lontano gli occhiali della Pyrovisione, mentre mi allontanavo a passo veloce dal lago di viscoso sangue azzurrino che andava ad allargarsi sul cristallo del pavimento, in direzione della sala del trono.
Sempre che Queen Chrysalis sia proprio lì, pensai.
Mi appoggiai con la spalla accanto al portone che separava il corridoio dalla sala del trono, per controllare l' equipaggiamento e se fossi ferita.
Sono rimasti solo due caricatori per il fucile e sei per la pistola. Non avevo nemmeno realizzato di aver sprecato così tante munizioni contro quei Changeling, e avevo i pantaloni strappati e il segno di un morso sulla gamba sinistra, proprio sopra lo scarpone... i segni della dentatura dello stronzo erano quasi viola, e sanguinavo leggermente da dove i canini erano entrati più in profondità; non sentivo nulla per colpa dell' adrenalina pompata attraverso le mie vene.
"Merda... devo stare più attenta" sussurrai ad Angel; lui sospirò in un cenno affermativo, preoccupato.
Inspirai profondamente, e appoggiai l'orecchio alla porta; nemmeno il minimo suono dall' altra parte; l' unica cosa che sentivo era il mio respiro affannato, e il pulsare del mio stesso sangue al mio interno.
Dopo aver ripreso fiato per un attimo, aprii la porta con una spallata, e senza aspettare un istante puntai il mio fucile contro la massa nera che occupava il trono di cristallo, premendo il grilletto più volte, crivellando lo stomaco di Queen Crysalis prima che potesse nemmeno erigere uno scudo magico.
La regina dei Changelings tossì sangue sbigottita, mentre mi avvicinavo controllando ogni altro angolo della sala del trono, puntando attentamente la mia arma in ogni direzione con Angel che mi copriva letteralmente le spalle.
"Ch-chi osa rivolgermi questo affronto? Chi sei, tu che osi entrare nel mio regno, massacrare i miei piccoli e ferire mortalmente la loro regina? Mostrati a me, demone impetuoso!" una volta che ebbi controllato ogni possibile punto cieco, mi avvicinai alla regina, afferrandola per la criniera e portandomela all' altezza del volto.
"L' Impero Cristallo non è mai stato tuo, e la Corporazione è venuta a punirti per le tue azioni"
"Impossibile. Questo terreno fertile dove i miei droni potessero vegetare ci è stato offerto dalla stessa Corporazione che ha portato a noi questo massacro? Riconosco i tuoi loghi, soldato. Quegli stessi pezzi di metallo riposavano sopra al cuore del pony che ci ha dato la chiave dell' Impero"
"Significa che hai seguito la corporazione sbagliata" la stordetti con un pugno, facendola accasciare a terra. Le afferrai il corno con uno zoccolo, e scalciai con forza contro il suo cranio.
Dopo pochi colpi, il suo corno si spezzò in un piccolo botto magico, lasciando Queen Crysalis a terra, urlante di dolore, sincopando sbuffi di sangue e frammenti di denti fuori dalla sua bocca.
Sparai contro una delle vetrate mandandola in frantumi; la luce della luna che iniziava a calare nel cielo venne proiettata ai miei zoccoli, mentre una fresca ventata mi accarezzò le guance.
"Preparati a seguire i tuoi sudditi nella tomba, Crysalis. Così vuole la Corporazione" le dissi prima di correre verso la finestra aperta e tuffarmi nel vuoto, in planata verso il Cuore di Cristallo.
La mia velocità di discesa mi aiutò a scalciarlo via di slancio, una volta arrivata a livello del terreno; appena il cuore fu uscito dal campo magico del suo alloggiamento percepii un abbassamento istantaneo della temperatura: la bolla protettiva era caduta, e la tempesta di neve stava iniziando a collassare all' interno dell' impero.
Col vento gelido che batteva sulle mie ali infilai in fretta la Lucky Bride nell' alloggiamento, e incastrai al suo interno il corno spezzato dalla regina; subito l' ammasso di anelli di cristallo cominciò a girare su se stesso come una trottola, caricandosi velocemente di energia magica. Mi allontanai di corsa, spiccando il volo mentre attivavo il voip della radio.
"Lo sposo è arrivato in chiesa, ripeto, lo sposo è arrivato in chiesa!" comunicai a Snowdrop, affannata.
"Rievuto, portiamo la sposa per la cerimonia. Tieni duro" disse la puledra dall' altra parte del microfono, il battito discontinuo della mitragliatrice in sottofondo.
La prossima parte del piano comprendeva la mia estrazione lungo la strada per arrivare in stazione, poco prima della detonazione della bomba.
Durante il volo di avvicinamento dalle strade si involavano nella mia direzione sempre più Changelings, consapevoli che avevo appena ferito la loro regina, e determinati ad eliminarmi per quello.
Svuotai quello che rimaneva dei miei caricatori contro lo sciame dietro di me, riuscendo ad uccidere solo una piccola parte dei miei inseguitori; per fortuna individuai l' autoblindo della mia squadra che guidava a tutta velocità, inseguito da una massa altrettanto grande di mutanti.
Coperta dal fuoco di soppressione della mitragliatrice, mi tuffai all' interno del vano di carico del veicolo, alzando gli zoccoli davanti alle armi puntate contro di me.
"Sposa Fortunata!" dopo che ebbi detto la password le loro armi vennero tutte puntate di nuovo contro la massa adesso doppia di Changeling infuriati, che galoppava all' impazzata ad una decina di metri di distanza dietro di noi.
"Perchè ci hai messo così tanto?" mi chiese Lisbet Wasp dal sedile del pilota sopra al rombo della mitragliatrice, mentre attingeva a grandi zoccolate da una cassa di granate, rimuovendo una a una la sicura e gettandole amorevolmente in strada, proprio in mezzo alla mandria infuriata dietro di noi.
"Il party era affollato" risposi controllando il timer "Ci restano tre minuti alla detonazione, resistete!" i minuti precedenti all' esplosione trascorsero lentamente, come se i nostri proiettili stessero venendo sparati attraverso una fitta nebbia di tensione.
Allo scoccare dell' ultimo minuto il terreno cominciò a tremare, e lunghi archi voltaici cominciarono a dipartirsi dall' alta struttura del palazzo Imperiale; con l' intensificarsi delle scariche e delle scosse sismiche divenne sempre più difficile mantenere una velocità costante, col freddo che iniziava a ghiacciare la strada e con l' autoblindo stesso che sobbalzava sopra alle scosse sincopate del terreno, mentre il Megaincantesimo caricava la sua energia magica.
Quando finalmente il timer si esaurì, tutto l' Impero Cristallo cadde improvvisamente nel silenzio, nella calma prima della tempesta.
Il castello imperiale stesso si frantumò in miliardi di minuscoli frammenti, mentre dal suo interno esplodeva l' ArcoBagliore; l' onda multicolore si propagò per tutto l' Impero alla velocità del suono, letteralmente polverizzando ogni changeling al suo passaggio in un invisibile campo di morte. Quando quella stessa onda ebbe sorpassato il nostro veicolo, percepimmo tutti una breve scarica elettrica attraversare i nostri corpi, come se l' incantesimo stesse controllando che non fossimo changelings mutati.
Il veicolo si arrestò quando il Megaincantesimo raggiunse i confini dell' Impero di Cristallo, e si dissolse nel freddo della notte innevata. Non erano rimasti nemmeno gli scheletri dei Changeling che fino a pochi istanti prima ci stavano inseguendo, e tutto l' Impero era caduto in un silenzio spettrale.
"Poveri bastardi..." commentò Lisbet, sporgendosi dal finestrino verso la strada dietro di noi.
"Hanno avuto quello che si meritavano. Adesso sbrighiamoci a raggiungere la stazione, prima che veniamo tutti congelati qui" attivai il voip "Gli sposi sono pronti al viaggio di nozze. Ripeto, gli sposi sono pronti al viaggio di nozze" dissi a Montgomery Patton attraverso il microfono.
"Ricevuto, preparo la carrozza. Sbrigatevi, prima che il freddo ghacci i serbatoi di nuovo" rispose lui.
Velocemente arrivammo alla stazione: il ghiaccio iniziava a ghermire i binari, ma Montgomery aveva già acceso la caldaia del treno a vapore, così che fosse già pronto a partire e bello caldo nella locomotiva, grazie a Celestia.
"Non ci sarà una squadra di stalloni a trainarlo, ma la locomotiva può benissimo farcela senza il resto dei vagoni" ci disse Montgomery Patton quando arrivammo "Dobbiamo muoverci"
"Ricevuto, diamoci una mossa" risposi io "La missione è compiuta"
"Aspettate, c' è qualcuno di noi che sa effettivamente come guidare una locomotiva?" ci interruppe Snowdrop. Un brivido di dubbio percorse la mia schiena.
"Che ci vorrà? ci sono letteralmente solo tre leve e la porta del carbone" disse l' unicorno "Salite a bordo, ci penseremo una volta che avremo fatto partire questa bellezza" A parte questo inconveniente, riuscimmo a partire senza altri problemi, e il viaggio all' interno delle gallerie sotterranee procedette tranquillo.
Fù al convine tra le marche settentrionali ed Equestria che trovammo una pattuglia della Mann Co., che sembrava proprio stessero aspettando noi.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony / Vai alla pagina dell'autore: SniperShy