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Autore: Roy4ever    13/05/2009    8 recensioni
Una malinconica e dolce ZeroXYuki, dopo la fine della serie animata, quindi Spoiler! per chi non sapesse ancora tutta la storia. "Seduta leggiadramente sul cornicione, con le gambe a penzoloni nella stanza, un vestito scuro e svolazzante, Yuki non sembrava la stessa. Ma gli occhi scarlatti che lo stavano fissando malinconici erano i suoi. Avrebbe preferito vederla sorridere, come faceva sempre. Almeno un’altra volta."
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La notte buia rimaneva chiusa fuori dalla finestra finemente lavorata della camera di Zero

Una piccolissima fic senza filo logico - visto che sono tutti pensieri di Zero – ma con un pò di action alla fine… Mielosa ZeroYuki.

 

Only for a night

 

La notte buia rimaneva chiusa fuori dalla finestra finemente lavorata della camera di Zero.

Si era già messo a letto, sperando di riuscire a riposare decentemente, per una notte.

Ma ogni volta incubi e sogni venivano a fargli visita.

Incubi di vampiri sanguinanti, pieni di sangue altrui, sogni in cui la rivedeva, con i suoi grandi occhi e i capelli corti che le incorniciavano il viso. E sorrideva. Sorrideva come faceva sempre.

Yuki… la sua Yuki.

Ma ormai lei era diventata uno schifoso vampiro di sangue puro, e lui le aveva giurato che prima o poi sarebbe andato a cercarla, e l’avrebbe uccisa.

Sì, si sarebbe macchiato della sua morte, avrebbe ucciso perfino un sangue puro.

Ma lasciarla in quel corpo, no, non poteva permetterlo.

La piccola e gentile Yuuki adesso era un terribile sangue puro senza sentimenti.

Ormai erano passati mesi dalla sua partenza, e Zero ancora non riusciva a prendere sonno.

Era tornato a dormire la notte, tanto non c’era più una Night Class da sorvegliare.

Tutti gli ideali del Direttore si erano infranti in quei pochi giorni in cui il collegio era stato distrutto nella battaglia contro Rido-sama, tutta la Night Class si era sciolta, e molti alunni della Day Class erano tornati nelle loro case, cercando rifugio.

Ma Cross teneva ancora duro e mandava avanti il collegio, grazie alle munifiche donazioni che Kuran gli faceva ancora, nonostante non frequentasse più.

Quel dannato Kuran…  

Ma non poteva farci più nulla ormai.

Yuki era tornata un vampiro di sangue puro e aveva deciso di seguire il suo nii-san e innamorato, andando per sempre via da lui.

Sì, lui l’amava, ma l’aveva lasciata andare.

Lei aveva capito ormai i suoi sentimenti, dopo aver bevuto il suo sangue; non era mai stata molto sveglia, dopotutto.

Fece un debole sorriso. Se lei fosse stata lì, lo avrebbe subito picchiato.

Quanto gli mancavano quelle azzuffate, che si risolvevano sempre con tante risate, vere risate, che gli avevano sempre risollevato l’animo.

Voltò il viso verso la luce del piccolo spicchio di luna che era spuntato dalle nuvole e si ricordò dolorosamente quando sentì il sangue di Yuki bevuto da un altro, il sangue di vampiro tornare a pulsare nelle sue vene, i suoi occhi impauriti quando aveva puntato la pistola verso Kuran, e il suo grido nella notte.

 

Fermo! Lui è, lui è il mio Nii-san!

 

Lì, aveva definitivamente capito che il loro legame era indissolubile. Lui non era che un piccolo nodo nel filo del destino che li legava.

Si voltò verso il muro scuro e si morse il labbro, tanto da far uscire un rivolo di sangue giù per la guancia, e in parte sul mento.

Un fruscio e una folata di vento lo fecero alzare velocemente sul letto; mise una mano al petto, ma la sua Bloody Rose non era con lui.

Si maledisse e guardò nell’oscurità la figura che era appoggiata alla finestra.

Sbatté gli occhi più volte, totalmente stupito.

Seduta leggiadramente sul cornicione, con le gambe a penzoloni nella stanza, un vestito scuro e svolazzante, Yuki non sembrava la stessa.

Ma gli occhi scarlatti che lo stavano fissando malinconici erano i suoi.

Avrebbe preferito vederla sorridere, come faceva sempre.

Almeno un’altra volta.

 

- Che ci fai qui? – chiese per nulla gentile.

Ti prego, resta…

Resta con me…

 

Yuki socchiuse leggermente gli occhi e, con un piccolo balzo, saltò nella stanza.

- Spero che tu non abbia la Bloody Rose a portata, vorrei vivere ancora un pò. – annunciò, passeggiando per la stanza, osservando e annusando le cianfrusaglie sparse nella sua stanza.

Sentì un odore famigliare, perché si mise a rovistare in un cofanetto e tirò fuori una piccola bustina.

Zero sbarrò gli occhi.

- Ce l’hai ancora? – chiese retoricamente, osservandola fra le mani.

Era il sacchettino dove Yuki gli aveva confezionato il cioccolatino per Saint Chocolatre Day.

- Certo che ce l’ho. – sbuffò Zero, infastidito. Quella Yuki era così diversa e così uguale alla sua, che provava sentimenti contrastanti.

Aveva un’incalcolabile voglia di stringerla a sé, sentire quel corpo vicino al suo, sapere che lei esisteva ancora. Ma la disprezzava per quello che era diventata.

Ormai era come tutti gli altri vampiri, insofferenti ai sentimenti umani.

Alcune gocce raggiunsero il pavimento.

- Sai, Zero… - la sua voce era così dannatamente umana in quel momento – Ogni volta che ti penso mi sento sempre così tanto triste…

Si girò verso di lui, gli occhi umidi di lacrime, e un sorriso malinconico sulle labbra.

- Mi manchi tanto.

Tre parole.

 

Una salvezza.

Una condanna.

 

- Anche tu, mi manchi, Yuki… - si lasciò sfuggire senza la forza di fermare quelle sue parole.

Yuki ripose il sacchetto sul cassettone e si avvicinò con passo cadenzato, fino a essere davanti a Zero.

- Scusami per averti lasciato da solo. – sussurrò, accarezzandogli una guancia.

- Io ti ho sempre lasciato libera, tu avevi tutto il diritto di decidere del tuo futuro.

- Sbagliato. – rispose Yuki, accarezzandogli il labbro superiore.

Si avvicinò pericolosamente al suo viso, sussurrandogli: - Che hai fatto qua? – prima di leccare il piccolo rivolo di sangue sul suo collo, fin sopra il mento, ed infine sul suo labbro.

Lo baciò con un timore estraneo alla natura vampiresca, leccando dolcemente il labbro dell’Hunter.

- Se volevi che rimanessi, avresti dovuto dirmelo chiaramente.

 

Sarei rimasta.

 

Per te.

 

Solo per te.

 

Non gli importava cosa sarebbe successo quando la luce del sole a lei nemico sarebbe entrata dalla finestra, voleva solamente stringerla e baciarla, baciarla ancora.

Non gli importava se Kuran l’avesse ucciso per aver infangato la sua Yuki.

Perché tanto quella notte, e per sempre nella sua mente, Yuki era sua.

 

La sua dolce Yuki.

 

Non è dolcissimo Zerooo?????? *o*

È un personaggio fatto con le mani di fata, è assolutamente perfetto!

Qui, ho fatto fare tutto a Yuki, lui non ha fatto che rimuginare… ma proprio perché era Yuki- quella nuova – non mi sembrava da lui agire troppo.

In fondo lei adesso è un vampiro, la cosa che lui odia di più al mondo.

Però lei è Yuki… @_@ quindi non sa che fare, secondo me…

Comunque, è una fan fic senza pretese, scritta dopo aver visto la fine dell’anime..

(e sperando in un continuo… XD)

Sэrэ

   
 
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