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Autore: GiulyjVessalius    02/11/2016    1 recensioni
Ciel è un bambino muto. Si trasferisce in una nuova scuola e lì conosce Sebastian...
Leggete e commentate questa storia, creata in un momento di ispirazione.
Kiau, Giulyj
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciel arrivò in una nuova scuola.

Seduto al suo nuovo banco, si sentiva strano, ma soprattutto si sentiva a disagio e aveva paura di non farsi degli amici. E questo perchè lui era diverso.

Era diverso, perchè Ciel era muto.

Nonostante questo, lui frequentava una scuola elementare (era al penultimo anno) normale, in mezzo alle persone 'normali'.

Nella sua vecchia scuola era felice, dal tronde tutti avevano imparato il linguaggio dei segni, cossichè tutti potessero capire quello che voleva dire. E in oltre, nessuno, ma proprio nessuno osava prenderlo in giro.

Ma in quella scuola non conosceva nessuno...Potevano prenderlo in giro...

Ciel era perso in questi pensieri quando vide un bambino con la cravatta blu, segno che era all'ultimo anno, avvicinarsi a lui. Il più piccolo alzò la testa timidamente.

"Ciao! Mi chiamo Sebastian, tu?" chiese sorridente.

Ciel inclinò un po' la testa, poi sorrise e scrisse su un foglio: "Ciao! Mi chiamo Ciel, e sono nuovo in questa scuola. é un piacere conoscerti!"

Sebastian sorrise "é un piacere anche per me conoscerti! Sei muto? Ma riesci a frequentare una scuola normale?".

Ciel sorrise ancora e scrisse "è dura, ma me la cavo!".

"Sei simpatico! Ah, non serve che scrivi ogni volta, puoi fare anche i gesti, tanto li capisco"

Ciel annuì contento. "Vuoi venire con me a mangiare?" chiese il più grande; a quelle parole il bimbo più piccolo annuì; "Dove andiamo?" gesticolò. Sebastian sorrise, "Al ristorante della mia mamma! Tranquillo, il pranzo te lo offro io, tanto non pago".

I due pranzarono e, dopo essersi salutati, tornarono alle rispettive case.

Il giorno dopo, Ciel uscì dall'aula per andare in bagno. Quando uscì dal bagno vide due alunni e un'alunna seduti sul davanzale di una finestra.

Ciel riconobbe il bambino biondo: Alois Trancy. Era un suo compagno di classe e sembrava intenzionato a prendere in giro il povero bimbo muto.

La bambina aveva una cravatta rossa, quindi doveva essere in terza, e l'altro bambino aveva una cravatta blu, quindi era in quinta. "è in classe con Seby" pensò Ciel, ignorandoli e passandoci davanti. Ma appena si avvicinò, Alois allungò una gamba, facendo inciampare e cadere il più giovane.

"Ehy, moccioso!" disse sorridendo malevolmente. "Claude, Hannah, prendetelo!" disse, rivolto agli altri due.

Essi si avvicinarono, sollevandolo e lo spinsero nel bagno. Alois entrò, chiudendosi la porta alle spalle.

Ciel cominciò a dimenarsi e a piangere. "Se vuoi essere liberato devi fare solo una cosa: pregaci di lasciarti!" disse Alois, sollevando il mento del bimbo; non gli interessava niente se Ciel non poteva parlare, se era muto.

In quel momento, proprio mentre Alois stava per cominciare a colpire Ciel, Sebastian entrò nel bagno.

Guardò i tre e poi sgranò gli occhi. "Lasciatelo stare!" sbraitò, colpendo con un pugno la pancia di Claude. Poi diede un calcio in pieno stomaco ad Alois e Hannah scappò.

Sebastian afferrò Ciel. "Come stai?" chiese il più grande preoccupato. "Tutto ok, grazie mille per avermi salvato!" gesticolò Ciel, gli occhi colmi di lacrime, abbracciando il suo salvatore.


 

Passarono 10 anni, Ciel e Sebastian finirono scuola e andarono a vivere insieme.

Ci vollero solo due anni perchè i due, ancora bambini, capissero i sentimenti che provavano uno per l'altro.

E ora erano lì, in quella chiesa, Ciel vestito di bianco e Sebastian vestito di nero.

"Vuoi tu, Ciel Phantomhive, prendere il qui presente Sebastian Michaelis come tuo legittimo sposo?" chiese il prete.

Ciel, con le lacrime agli occhi per la gioia, gesticolò: "Sì, lo voglio!"

"E tu, Sebastian Michaelis, vuoi prendere il qui presente Ciel Phantomhive, come tuo legittimo sposo?" "Sì, lo voglio!" rispose piangendo lui.


 


 

"Sebastian, ti amo moltissimo!" gesticolò il più giovane. Sebastian sorrise e lo baciò dolcemente.

"Anch'io" disse.

Dopo qualche ora, i due dormivano pacificamente abbracciati.

Perchè l'amore, si sa, è il sentimento più bello.


 

Angolo autrice:

Sono tornata! Tremate, popolo di Kuroshitsuji!

No vabbé, sono contentissima.

Ringrazio la dolcissima Fujiko_Matsui97 per il sostegno! :3

Lasciate un commentino, anche critica, per farmi sapere se la storia vi è piaciuta!

Un bacione, Giulyj Vessalius


 

   
 
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