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Autore: Star_of_vespers    02/11/2016    2 recensioni
Ognuno ama la propria casa e con tristezza se ne separa, vale anche per Bilbo che osserva il suo piccolo mondo prima di lasciarlo definitivamente.
Buona lettura :)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bilbo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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The shire:

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il fumo annebbiava completamente lo studio dello hobbit, pieno di libri aperti, mappe e diverse cianfrusaglie sparse dappertutto. Bilbo,  offuscato dal forte odore dell’erba pipa e dai  suoi pensieri osservava fuori dalla finestra quel vasto, semplice ed accogliente territorio, che era stato casa sua per diverso tempo.

Era stato il suo rifugio, il luogo dove tutte le sue avventure avevano avuto inizio e fine, il luogo dove tutti i suoi ricordi prendevano vita con semplicità, attraverso i fili d’erba verde, i sorrisi allegri dei bambini, ed alle grandi e spumeggianti pinte dorate di birra.

Quella era la contea, la sua piccola dimora ed umile casa, e lui l’amava e molto, perché quella semplicità e quella gente così umile lo rendevano felice, ed ogni suono era musica per le sue orecchie, tutto per lui era significativo: il rumore del vento tra i prati, lo scorrere del fiume Brandivano che percorreva il vasto territorio dell’Eriador e curvava nella vicinanze della contea, le piccole strade che aveva percorso per incamminarsi verso le sue avventure, le case che sbucavano nelle piccole colline, piene di gioia e calore, la reazione dei bambini, che felici ascoltavano ogni sua avventura con curiosità e soprattutto amava, con nostalgia gli occhi dolci di suo nipote Frodo, che più di lui amava vivere il quel posto. Il piccolo Frodo che gli aveva scaldato il cuore già da piccolissimo, quel bimbo che ormai diventato grande si divertiva ancora a distendersi sui freschi prati della foresta ed ascoltare il suono degli animali, mentre immerso nella lettura, si allontanava dal mondo, per vivere in armonia le meraviglie che solo quella terra poteva offrire.

Scostò il suo sguardo dalla finestra e dal suo giardino, ricco di piante di ogni forma e colore … e di occhi curiosi (quelli non mancavano mai, e forse era l’unica cosa che Bilbo realmente detestava).

Gli occhi involontariamente scrutarono il libro che stava scrivendo “Un racconto Hobbit di Bilbo Baggins” quella frase era evidente nella pagina bianca. Lo guardò con attenzione, notando ogni particolare, dalla scritta nera, alle piccole macchioline d’inchiostro, perché quel libro era speciale, quel libro era dedicato a suo nipote, a quel ragazzo pieno di sogni e voglia di sapere.

Lo prese tra le mani, stringendo con i denti la sua pipa di legno.

-Povero me, sono diventato realmente vecchio!- realizzò di aver vissuto gran parte della sua vita osservando la copertina di cuoio, che gli riportava ora alla mente tutti i suoi viaggi e la testardaggine che aveva avuto, nell’ostinarsi a non volervi partecipare.

-Come farò adesso a separarmi da ogni cosa?!- osservò il suo studio, le vecchie mappe dove c’erano annotati tutti i luoghi che aveva visitato, tra cui bosco Atro e la montagna solitaria. Guardò con dettaglio e nostalgia ogni singola cosa, dalla ceramica di sua madre, alle sedie di legno, ed infine con un’espressione triste osservò quel piccolo mondo fuori dalla finestra.

-La Contea, conosciuta meglio come terra di mezzo- sorrise pensando che quel luogo era stato l’inizio di ogni suo racconto, di ogni suo ricordo o sorriso. Quel posto pieno di vita era stato l’inizio di lunghe ed entusiasmanti avventure. Era un luogo così piccolo, così umile, ma magico, perché la magia non mancava mai nei suoi racconti, quindi era giunto alla conclusione che la Contea aveva qualcosa di speciale ed unico in sé, qualcosa che adesso ricordava con nostalgia, che adesso guardava per poterne memorizzare ogni minima sfaccettatura.

 

 

 

 

Angolo autrice:

Ok io piango, prendetemi pure per scema, lo so non è molto lungo e non racconto chissà quale grande sentimento o avvenimento ma, la Contea, la dolce melodia che appare nel film, la descrizione del libro, e tutta la gente che vive per me è casa, nel senso che a me quel posto mi fa stare bene veramente, perché io lo immagino e lo sento anche attraverso il film o il libro (potreste pensare: ma va! Non sei l’unica xD). Comunque, dovevo assolutamente scrivere questa flashfic perché … vi rivelo una cosa: la notte prima degli esami _quella non si scorda mai_ io mi sono sentita malissimo, ero agitatissima, non riuscivo a calmarmi, così ho  chiuso i libri ed ho preso il cellulare iniziando a guardare cose per distrarmi, così, non ottenendo nessun risultato, sono andata su youtube ed ho visto un video sulla contea e su Bilbo che ne parlava (quello nella prima parte del film in pratica), ed appena ho ascoltato quella canzone mi sono calmata e sono scoppiata in lacrime, perché Il signore degli anelli ha origine veramente profonde nella mia vita, avevo tredici anni quando è iniziato tutto e quella musica a me trasmetteva e trasmette ancora ricordi meravigliosi, quindi I LOVE CONTEA … e smetto di parlare dell’amore verso il signore degli anelli altrimenti potrei partire con la recitazione e “Tutto iniziò con la forgiatura dei grandi anelli … e stop” la gente mi evita quando ne parlo o inizio a recitare parti del film (l’ho fatto, e tante volte, in luoghi pubblici ps:al mare e non solo) … comunque spero vi sia piaciuto, un bacione e grazie per aver letto:)

   
 
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