CAPITOLO 1: PRIMO GIORNO DI SCUOLA
“Ti prego Mary stai CALMA! Lo so che oggi è il nostro primo giorno di
scuola del 4anno del liceo! Ma per favore calmati!sei troppo eccitata!...”
Io, Giulia e Mary stavamo salendo le scale della nostra nuova scuola
New Yorkese. Eravamo tutte e 3 mano nella mano, tutte impazienti di esplorare
la nuova scuola, di incontrare i nostri nuovi prof, di fare nuove amicizie….
“ok,ok!! Mi calmo…. Ma tu non sei eccitata??!”
“NO” risposi secca.
“va bene. La smetto. Il fatto e che non sono mai stata qui a New York e
non vedo l’ora di visitare la città….”
“ma adesso sei a scuola e rimarrai in questo edificio ancora per ben 5
ore!”
“ma Ellie! Come sei pessimista!”. Era la voce di Giulia che, per la
prima volta in quella mattinata, si era messa a parlare dopo aver sopportato le
mille discussioni tra me e Mary.
“ok. Scusatemi. Sono nervosa piuttosto che eccitata….. tutto qui.”
In quel preciso istante la seconda campanella suonò e fummo costrette
ad accelerare il passo. Non volevano fare ritardo al nostro primo giorno di
scuola.
“allora. Ci siamo ragazze! Questa dovrebbe essere la nostra classe”
disse Giulia con un filo di ansia nella voce .Facemmo tutte e tre 2 grossi
respiri prima di entrare in classe. Eravamo come prima tutte mano nella mano, ma Mary non si era
ancora accorta che per tutto il tempo a furia della sua troppa eccitazione mi
stava quasi staccando la mano sinistra.
La nostra aula era veramente enorme. C’erano lunghe pareti che
lasciavano posto a 4grosse finestre.
L’aula era illuminata dai raggi del sole che penetravano da questa finestre
chiuse. I banchi erano marroncini, disposti
“ma dove sono tutti i nostri compagni?” chiese Giulia in un sussurro
per non farsi sentire da quei ragazzi.
“non ne ho la più pallida idea…” rispose Mary.
“ok….allora x saperlo ci rimane da fare soltanto un ultima cosa…chiedere informazioni a quei tipi
misteriosi laggiù…”dissi convinta.
“non se ne parla!! Comunque sia io non voglio chiedere…. Ho un po’ di
vergogna..” ammise Giulia arrossendo.
“ Mary?” le domandai.
“ ehm… be’ ecco….” Rispose imbarazzata.
“okok!! Ho capito, ci vado io!” dissi stufa di queste scenate
infantili. Così dicendo iniziai a camminare con passo lento ma deciso verso
quei nuovi misteriosi compagni di classe.
“scusate…. Sono nella classe giusta?.... be’ ecco…. Forse io e le mie
amiche ci siamo perse e … volevo sapere se siete anche voi del quarto anno del
liceo…” avevo detto tutto così veloce che non avevo più fiato.
I ragazzi si voltarono di scatto e quando vidi le loro facce ebbi un
tuffo al cuore.
“oh mio Dio!!!! i…i
Jo…Jo….JONAS BROTHERS!!” gridò in quel momento Mary che si era
avvicinata con Giulia di fianco a me.
E poi tutto successe molto velocemente….
Mary svenne e Giulia cercò di sorreggerla, ma fu veramente difficile,
così il ragazzo riccioluto e probabilmente il più piccolo dei Jonas, corse ,preoccupato, come un razzo verso di
lei e Giulia gli cedette il posto.
Gli altri 2 ragazzi Jonas guardarono la scena in silenzio, ma
sembravano divertiti. Intanto si stavano avvicinando a me.
“sì, siete nel posto giusto. Non vi preoccupate non avete sbagliato
classe…dovete avere un po’ di pazienza perché gli altri arriveranno…” disse
l’altro ragazzo riccioluto guardandomi negli occhi.
“siamo anche noi del 4 anno…… wow però Nicky!! Che velocità! Ci mancava
poco e battevi superman..!”disse scherzando l’altro Jonas. Nessuno rise alla
battuta, a parte Giulia.
“ non fare il cretino Joe!! Non vedi che è svenuta!” disse agitandosi
Nick.
“ adesso si rianima… stai tranquillo!” intervenne Giulia.
“ comunque io sono Kevin, questo è il simpaticone Joe e lui è Nick. Noi
siamo i……..”
“ Jonas Brothers!” dissi finendo la frase.
“sì…. Esatto…”rispose Kevin interdetto.
“ io sono Ellie, lei è la mia amica Giulia e …. Be’… quella svenuta si
chiama Mary…”
“qualcuno mi chiama..?!”disse Mary un po’ confusa mentre si rialzava
sorretta dalle braccia di Nick.
“è tutto Ok??” domandò Nick.
“ sì…sì….. oddio ma sei bellissimo!!” disse
Mary mettendosi in piedi e guardandolo negli occhi.
“grazie….” Disse Nick un po’ imbarazzato, ma divertito.
“ non ci posso credere !! i JONAS BROTHERS QUI!! Ragazzi siete
magnifici, io vi adoro e adoro la vostra musica…..! in pratica siete la mia
vita!!”. Mary era al settimo cielo, come lo era anche Giulia che non era
svenuta ma lo stava per fare.
“ già… chi l’avrebbe mai detto che tra i nostri compagni di scuola
incontrassimo i Jonas Brothers!! “disse Giulia che in quel preciso istante scambiò
uno sguardo dolce con Joe che silenziosamente
la stava fissando da un paio di minuti.
“ok ragazzi… è meglio sedersi perché sta arrivando il prof…ah!! Mary?
Stiamo vicini?” domandò Nick
“certo!!” rispose Mary ancora sotto shock.
Ero l’unica in piedi e non mi ero accorta che l’aula si era riempita
finalmente dei miei nuovi compagni.
Giulia si avvicinò timidamente a Joe e gli chiese “ ci sono 2 banchi
vuoti in fondo….. insomma….”
“Mi stai chiedendo di mettermi vicino a te, giuso?”
“giusto!” rispose Giulia sorridendo.
“ ok…. Allora andiamo!” e così dicendo Joe prese per mano Giulia e
corsero insieme fino ai banchi vuoti.
“Buon giorno a tutti voi! “ disse il professore entrando in classe con
voce squillante.
“ avete già tutti preso posto, vedo….”
Io ero l’unica in piedi al centro della classe che cercava
disperatamente un posto da sedersi…..
“ mi scusi sig.na si dovrebbe sedere…. Guardi proprio lì vicino al sig
Jonas c’è un posto libero. Si sieda pure…”
Mi voltai e vidi che Kevin era in banco da solo e non aspettava altro
che mi sedessi di fianco a lui. Mi salutò e fece cenno di avvicinarmi. Io, controvoglia,
mi sedetti di fianco a lui.
“ok. Possiamo iniziare. Io sono il professor Dinkson vi do un lieto
benvenuto …. Quest ‘anno sarà un anno molto duro… e pieno di sorprese….”a
quelle ultime parole mi voltai verso verso i jonas brothers .
“adesso vi consegno dei brevi test che in coppia compilerete…” il prof
Dinkson distribuì ad ogni coppia il test.
“ci sei mai stata prima d’ora qui a New York…?” mi chiese calmo Kevin.
“No,…no… mai. Comunque nella domanda A la risposta secondo te è la 1 o
la 2??”chiesi del tutto distratta, presa
dal test.
“ mmh….. la 1!”
“…..e perché no la 2??!” protestai.
“ok..ok… la
“ma hai appena detto la 1!!”dissi nervosa.
“lo so, ma adesso dico la 2!” Kevin rise quando vide la mia faccia
paonazza.
“sei impossibile!...” farfugliai ma Kevin mi aveva sentito lo stesso.
“ok. Adesso cancello e metto la n°2…. Hai per caso una gomma?”
“perché non te la porti da casa?!! Non mi dire che i Jonas Brothers non
hanno in casa nemmeno una gomma!!!” dissi acida.
“l’ho dimenticata…. Hai ragione scusami.” Disse Kevin dolce.
“uff… va bene, eccola…” e così dicendo gli passai la gomma dandogliela
delicatamente sul palmo della mano.
“ wow!! Come sei fredda!!” disse Kevin sbalordito.
“ lo so… ma da quando sono nata la mia circolazione del sangue funziona
al contrario…. “ dissi ironica e Kevin rise lo stesso.
“sicura di non avere freddo??!” chiese Kevin preoccupato per me.
“sicurissima!” risposi tranquilla.
“ok…ok, se lo dici tu….”
Passammo tutta l’ora a compilare questo maledetto test, fino a quando
suonò la campanella.
“intervallo ragazzi!! Tutti fuori dalla classe….” Disse il prof
Tutti si alzarono di scatto, nessuno voleva restare in classe e i miei
compagni come una mandria di bufali si diressero verso la porta della classe.
Kevin però con mossa da gentil uomo mi fece uscire dalla classe per prima.
“ragazzi che stress questo test!!! Anzi che stress la scuola!!”disse
Joe scocciato.
Come dargli torto?!
“hai ragione” rispose Nick.
Kevin non aprì bocca. Era da quando ci siamo incontrati che continuava
a fissarmi.
“dove sono andate Giulia e
Mary?”domandai ad un certo punto.
“…. In bagno” rispose Nick. Infatti dopo neanche pochi secondi, eccole
che tutte e due uscirono dal bagno e mi venirono in contro sorridenti.
“ti ha detto Kev che oggi pomeriggio faremo tutte e tre da baby sitter
al piccolo Frankie?!!!”
“Frankie?!!” chiesi perplessa.
“si… è nostro fratello minore” mi rispose Joe.
“oh….. be’… no…. Non mi ha detto niente…” dissi voltandomi verso Kevin.
“ si…. È vero. Scusami.” Disse Kevin imbarazzato.
“ allora il programma è questo: vi veniamo a prendere da casa verso le
15 e dopo voi starete nella nostra villa per fare da baby sitter a nostro
fratello, mentre noi facciamo un concerto. Quando finiremo il concerto FESTEGGIEREMO tutti insieme!” finì per raccontare Joe tutto
elettrizzato.
“si!! Noi ci stiamo!”disse felice Giulia, ma io come al solito
protestai.
“… è i compiti??”
“ li faremo poi….. che importa!!!”disse Mary entusiasta abbracciata a
Nick.
“già… che importa…” ripetei scoinvolta.
La campanella suonò di nuovo e tutti entrarono in classe
pronti come sempre per altre 2 noiosissime ore di lezione.
Kevin però continuava a fissarmi e questo mi dava molto fastidio. Certe
volte , durante la lezione, mi voltavo per chiedergli infastidita “ehi? Si può
sapere che cos’hai da guardare??!”, ma lui rispondeva sempre “niente….” Oppure
“io… ti trovo diversa dalle altre ragazze….!”.
Mentre io e Kevin passavamo il tempo a discutere, Mary e Giulia invece
se la spassavano beate.
Joe ogni 3 minuti diceva battutine stupide e Giulia rideva in
continuazione tanto che il prof fu costretto a mandarla un ‘attimo fuori per
farle riprendere fiato. Mary e Nick si stavano fissando per tutto il tempo
negli occhi come due piccioncini …… nessuno dei due aveva aperto bocca…. Erano soltanto i loro occhi a parlare….
La campanella ci avvertì fortunatamente della fine della scuola e tutti
se ne tornarono a casa.
“bene…. Allora ci vediamo oggi alle 15!!” disse Joe e davanti a tutti
diede un bacio dolce sulla fronte a Giulia, la quale arrossì.
“ok, ragazze… la nostra limousine ci sta aspettando…” disse Nick e
indicò la lunga e luccicante limousine nera dall’altra parte della strada.
“volete per caso un passaggio?” questa volta era Kevin a parlare, dopo
aver distolti lo sguardo dai miei occhi.
“wow!! Un passaggio in limousine!.... ok, noi……..”
“non accettiamo!” dissi scontrosa finendo la frase che Mary aveva
iniziato.
“abbiamo promesso ai nostri genitori che saremmo tornate tutte e tre a
piedi….grazie lo stesso!”così presi per mano Giulia e Mary, mi voltai e senza
salutare nessuno ce ne andammo.
Anche i Jonas si allontanarono, tranne Kevin che rimase 2 minuti fermo
dove era a fissarmi mentre me ne andavo a casa.
“Kev!!! Ohi?? Sveglia ! lo sappiamo che hai una cotta per Ellie…. Ma
cerca ancora di rimanere sulla terra!!” disse scherzando Joe e diede un
“non ho solo una cotta per Ellie!! Io …. Io sono pazzamente e
maledettamente innamorato di lei!!” precisò Kevin ancora imbambolato a
fissarmi.
“ok, capo! Abbiamo capito!... be’ ora è meglio tornare a casa o i mamma
e papà ci daranno per dispersi!” dopo aver detto questo Nick diede uno
strattone al fratello più grande che sembrò svegliarsi.
“ Tanto la rivedrai fra poche ore….”disse Nick.
“ le rivedremo tutte fra poche ore…” precisò Joe.
“già…. Sono delle ragazze speciali!”
“… speciali….” Concordò Kevin
e tutti e tre i Jonas si incamminarono verso la loro
luccicosa limousine che li stava aspettando.