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Autore: cin75    04/11/2016    9 recensioni
Dean e Sam sembrano vivere un sogno. Non è lo stesso per Mary, purtroppo.
SPOILER STAGIONE 12.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Mary Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ormai erano settimane che Mary andava a caccia con i suoi figli, sebbene, il più delle volte , Sam e Dean, cercando anche l’appoggio di Castiel, provavano a farla desistere. Un po’ per naturale precauzione, un po’ perché sapevano che la madre si sentiva ancora “fuori luogo”. Ma tutte le volte che non ci riuscivano, la donna , non poteva che vedere e confermare quello che già aveva intuito e che già , Dean , una sera, mentre cercavano Sam, rapito, le aveva accennato.
 
Io e Sam , abbiamo capito che oltre questa macchina, in questa vita, non avevamo che noi. L’uno per l’altro!
 
E quando, durante quelle cacce di famiglia, Mary vide più e più volte , i due fratelli rischiare senza remore  o esitazione alcuna, la vita per salvarsi a vicenda, non ebbe più dubbi.
E paradossalmente, quella consapevolezza, la terrorizzò.
 
Una sera, al bunker, quando Sam e Dean , dopo averle dato la buona notte, l’avevano lasciata da sola, la donna, non riuscì ad alzarsi dalla poltroncina su cui era seduta, troppo oppressa dai quei pensieri che le vorticavano in testa.
Fu solo un leggero fruscio a destarla per un attimo e sorrise , sollevata, quando gli occhi azzurri dell’angelo, le sorrisero di rimando.
“Perdonami, non pensavo di poterti svegliare!” chiese scusa a Castiel.
“Non ti preoccupare. Non mi hai svegliato. Sai!? Gli angeli non dormono!”le spiegò, avvicinandosi e sedendole di fronte.
“Ohw!!” disse lei con un leggero rammarico.
“Dopo tanti anni, non so se questo sia un pregio o un difetto.”chiese retoricamente Castiel.
“Come mai?!”
“Sam dice che è un pregio. “Sempre allerta!”!!” riportando le parole del giovane. “Dean, lo odia.”
“Perché?!” chiese curiosa, Mary.
“Perché ogni volta che siamo in giro e che loro, giustamente, hanno bisogno di riposare, detesta che io mi offra di vegliare su di loro!” e lo disse così ingenuamente che Mary, rise.
“Lo trovi buffo?!”
“No. Paradossale!” sorridendo ancora.
“Perché?!” chiese questa volta , lui.
“Quando Dean era piccolo, la cosa che gli dicevo sempre , prima di metterlo a letto, era che non doveva temere nulla , perchè gli angeli avrebbero vegliato su di lui. E ora invece, scopro che forse l’ho traumatizzato!!!” e dopo questo, entrambi si ritrovarono a sorridere.
 
Poi, per un po’ tra i due scese il silenzio, ma Castiel capì che non era silenzio vero quello che voleva Mary, ma una sorta di trampolino per chiedere qualcosa di cui temeva la risposta.
 
“Cosa vuoi chiedere?!” e la donna, alzò le sopracciglia per la sorpresa di essere stata scoperta.
“Quando è diventata normale routine!?” chiese senza rendersi conto che la domanda non era poi così tanto chiara.
“Mi dispiace, ma credo di non aver capito!” si scusò , l’angelo.
“Quando , per loro, è diventato normale rischiare la propria vita a favore dell’altro e farlo in una maniera quasi istintiva e naturale?!” spiegò meglio.
Castiel allora comprese a cosa Mary si riferisse e annuì appena, sentendosi anche lievemente in imbarazzo. Forse amareggiato.
Qualunque fosse la loro vita, qualsiasi fosse il lavoro che facevano, Mary era e restava una madre. Sam e Dean erano e restavano comunque i suoi figli. E una madre, può affrontare tutto, tranne la morte di un figlio.
“Sam e Dean…..sono al loro fianco da anni ormai e so, per certo, che dopo essere dei cacciatori più che validi, sacrificarsi l’uno per l’altro è la cosa in cui riescono meglio!” rispose , ma anche lui non si rese conto che quella risposta non era stata di incoraggiamento. Anzi, forse, aveva sortito l’effetto contrario.
Infatti…
“Questa tua risposta non mi fa sentire meglio, sai?!” lo ammonì gentilmente , Mary e Cas abbassò lo sguardo, dispiaciuto.
“Mi dispiace. Anche Dean, dice che a volte, dico cose su cui dovrei prima riflettere meglio!”
“Dean?!” replicò sbalordita, la donna e Castiel convenne.
“Hai detto che li conosci da tempo. Da quanto?!” domandò sorseggiando un po’ di the’ che Sam stesso le aveva preparato. Ancora!
“Credo…sì….credo che ormai siano quasi dieci anni. Beh!! in effetti…otto, ma già li tenevo sottocontrollo da un po’ senza che loro sapessero dell’esistenza reale degli angeli!” ammise.
“Come sei entrato nello loro vite?, e non….non fraintendermi, non che io non ne sia grata…ma insomma…un angelo guardiano, è…è qualcosa che non so se rassicuri o terrorizzi!”
Castiel a quell’affermazione o domanda, non capì bene, si ritrasse appena, perfino fisicamente. Dean gli aveva detto che non aveva parlato di tutto con la madre e ora , Mary, voleva sapere come ci era finito un angelo nella vita dei suoi ragazzi.
Ciò significava dirle la verità. I patti, l’inferno. La morte stessa dei suoi figli.
Si chiese se ne aveva il diritto. Se non fosse qualcosa che Sam e Dean dovevano dirle.
“Io…io credo che questo dovresti chiederlo a loro!” cercò di evitare la risposta.
“Lo sai che rispondendomi così mi hai appena detto che nessuno dei miei figli me lo dirà? O lo avrebbero già fatto!” lo provocò , la cacciatrice.
“Mary, io non so se…..”
“Ascolta!” lo fermò lei. “Sei un angelo. Un essere divino. Un più che valido intermediario di Dio. oserei dire quasi un sacerdote, quindi prendi questa nostra conversazione come una confessione. Rimarrà tra noi e Lui!” lo incoraggiò puntando il dito verso il cielo.
Castiel si sentiva ancora poco convinto. Come somigliava all’insistenza di Dean, quella di Mary. Ironica ma convincente.
L’angelo si rilassò appena e appoggiò la schiena alla poltrona su cui era seduto.
“Circa dieci anni fa, il demone che ti uccise…”
“Il demone dagli occhi gialli?!”
“Azazel. Era questo il suo nome. Lui…lui riuscì a trovare Sam e lo rapì.”
“Cosa?!”
“Lo portò in un posto disabitato e abbandonato insieme ad altri ragazzi che lui aveva reso speciali come Sam.”
“Speciali?!”
“La notte che ci fu il rogo in cui moristi, Azazel era lì per compiere il patto che fece con te. Doveva rendere Sam uno dei suoi “bambini speciali”. Gli inoculò sangue di demone…”
“Oddio, cosa?!...sangue di demone.…il mio bambino!!!” fece agitandosi e soffrendo per quello che stava sentendo. “Io feci il patto per la vita di John, per riavere John!!! Il demone non mi disse che…che lui…”
“Era un demone. La sincerità non gli apparteneva!” fece pacatamente l’angelo.
“Che intendi per speciale!?” chiese subito dopo cercando di rimanere lucida, per quello che poteva.
“A causa del sangue di demone, una volta cresciuto , Sam iniziò ad avere delle visioni. Visioni che gli permettevano di vedere quello che sarebbe successo. Era una sorta di sensitivo!”
“E questa cosa gli si è ritorta contro?!”
“Sì, poiché il demone voleva che quel dono, se così vogliamo chiamarlo, doveva servire per fini ben più malefici.”
“Che cosa è successo?” volle sapere.
“Quando Sam sparì, Dean fece di tutto per trovarlo. Seguì ogni pista possibile e alla fine riuscì a trovare il posto in cui Sam era tenuto prigioniero.”
“Lo salvò!” fece orgogliosa e sollevata Mary. Ma Castiel abbassò lo sguardo. “Lo salvò?!” chiese quindi, la donna.
“No. Non ci riuscì. Uno di quei ragazzi, fu soggiogato dal demone e riuscì ad uccidere Sam, prima che Dean potesse raggiungerlo!”
“Uccise….Sam??!” sibilò sbalordita e confusa.
“Sam morì tra le braccia di Dean e lui…lui non poteva accettarlo. Non ci riusciva. Non lo sopportava.”
“Ma Sam è vivo e sta ….sta bene. Cosa…” cercò di darsi una spiegazione, quando all’improvviso i suoi occhi così simili a quelli di Dean, si inchiodarono a quelli blu dell’angelo. “Ha fatto un patto. Dean ha fatto un patto?!”
L’angelo annuì.
La donna mise una mano sulla bocca. Era sconvolta, stravolta.

Per un attimo, anche se breve si ritrovò ad odiare John con tutte le sue forze. Per essere morto a causa di quella vita, per aver portato i suoi figli a vivere e morire a causa di quella stessa vita. Fu un attimo , ma fu immensamente colmo di puro odio!!

Poi, il panico prese il sopravvento sulla rabbia.
“Un attimo…un attimo. Di solito i patti sono accordi decennali e tu…tu hai detto che li conosci da circa dieci anni. Questo vuol dire….vuol dire che questo è l’anno in cui Dean…. lui deve…..”
“No..no…no…” la fermò Castiel, intuendo il calcolo fatto dalla donna.
Non che la risposta che stava per darle , l’avrebbe fatta sentire meglio!!
“No?!”
“Il demone che fece il patto con Dean, si rese conto della sua disperazione. Capì che lui avrebbe accettato qualunque cosa pur di riprendersi Sam.”
Mary restò per un attimo in silenzio, quasi stesse metabolizzando tutto quello che stava venendo a sapere. Poi chiese l’unica cosa che poteva e doveva chiedere. “Quanto?”
“Cosa?!”
“Quanto gli ha dato?”
“Un anno. Dean accettò un patto di un solo anno di vita concessa!!” rivelò Castiel.
“Un anno!” esalò Mary, sconvolta, mentre si alzava dalla sua seduta, seguita subito dopo dall’angelo. “Ma lui…. lui è vivo. Cosa…cosa è successo? come….”
“Quando la notizia della sua morte giunse alla mia guarnigione celeste, e dato quello che avevamo saputo sui piani dell’Inferno, venni mandato in missione.”
“Che ….che missione?!”
“Salvare Dean Winchester dalla dannazione eterna!” recitò come gli fu riferito anni addietro orsono.
“L’inferno. Dean è stato all’inferno. Il mio…mio piccolo….il mio Dean!”
Mary lo guardò basita. Stranita.
E poi…
Poi gli gettò le braccia al collo. Un semplice gesto in cui c’era tutta la riconoscenza di quel salvataggio.

L’angelo rimase interdetto. Confuso da quel gesto che conosceva. Glielo aveva insegnato Sam. Ma ora, era decisamente inaspettato. Ed era Mary  a stringerlo. Cosa avrebbe dovuto fare?
Ricambiare semplicemente la stretta? Battere amichevoli pacche sulla schiena come Sam gli aveva detto di fare quando fu lui ad abbracciarlo? Era opportuno fare una cosa del genere?

“Cas?!” lo richiamò Mary che ancora lo abbracciava. “Dovresti stringermi anche tu perché è ciò che si fa quando si viene abbracciati.”
“Ohw!!” sussurrò appena e lentamente le strinse le braccia intorno alla schiena e si sentì stranamente sollevato quando percepì Mary rilassarsi in quella stretta.
“Grazie!” sentì dire poi alla donna.
“Di…di cosa?!”
“Per aver salvato il mio Dean. Di aver salvato anche Sam, perché so che di certo , in qualche modo, hai salvato anche lui!” e piano si sciolse da quell’abbraccio e sorrise nel vedere il modo impacciato in cui Castiel tentennava nel ricomporsi. “E grazie per essere stato sincero con me, anche se non avresti dovuto o potuto!”
L’angelo annuì semplicemente , ringraziandola.
“Tu sei , ora lo so, un amico leale, onesto e sincero. E posso capire perché Dean ti tratta nel modo in cui l’ho visto trattarti!” lo spiazzò.
“Non credo di capirti!”
“Dovete averne passate tante, troppe, insieme voi tre. Se Dean non ti considerasse come uno di famiglia , come un altro…fratello, non ti tratterebbe nel modo in cui fa.” considerò Mary.
“Lui, il più delle volte, mi ordina di fare cose o ricerche, o mi prende in giro se a volte sono troppo….ingenuo. Vorrebe conoscere ogni passo che faccio. Mi vieta di guidare l’Impala anche quando lui potrebbe non esserne in grado!” disse Castiel, cercando di spiegare alla donna che avrebbe potuto fare e dare di più, se Dean glielo avesse permesso.
“Castiel..” lo richiamò docile la donna. “Mi hai appena elencato ciò che ho visto fa anche con Sam!” gli fece presente Mary, ammiccando appena.
L’angelo ci pensò su , alzando gli occhi al cielo, dopo quello che Mary gli aveva suggerito e poi la guardò come se avesse per la prima volta compreso quello che Dean provava per lui. Il modo in cui Dean lo vedeva.
E si sentì stupido per un attimo. Infondo quante volte , Dean stesso, gli aveva detto che era come un fratello per lui ?, che era della famiglia senza che un legame di sangue facesse loro da vincolo?

Mary , poi, gli posò una mano gentile sulla spalla come a farlo rinsavire da quei suoi pensieri.
“C’è altro che dovrei sapere?!”
“C’è tanto che dovresti sapere, ma ti prego…ti prego…lascia che siano i tuoi figli a dirti il resto!” e per Mary fu così strano sentire e vedere un angelo supplicare.
“Paura di Sam o di Dean?!” lo provocò la donna.
Ma l’angelo non rispose e abbassò imbarazzato lo sguardo , pensando per un secondo agli epiteti con cui l’avrebbe chiamato Dean e gli occhi profondamente delusi con cui Sam lo avrebbe guardato.
Annuì, mortificato.
Mary rise sommessamente e lo tranquillizzò.
“Ok, Cas! Farò sputare il rospo a quei due testoni, al momento giusto e ti terrò fuori, d’accordo?!”promise.
“Grazie. Grazie davvero!!” convenne l’angelo.
 

Quando la mattina arrivò, i due ragazzi stavano per raggiungere la cucina e le loro voci arrivarono a Mary prima che potesse vederli.
 
Smettila Dean!!”
“E dai Sammy!!”
“Ti ho detto di smetterla. Non è divertente!!”
“Andiamo, fratellino.  Ammettilo, quella biondina era proprio il tuo tipo e se non fosse stata un mostro sanguinario, te la saresti scop….
 
Ma il maggiore inghiottì il resto della parola e della frase, non appena varcò l’entrata della cucina e si ritrovò di fronte il viso compiaciuto, nemmeno tanto, della madre. Alle spalle della donna, Castiel, che se la rideva a labbra strette.
“Su, Dean!!” lo incoraggiò la madre. “Dillo anche a me cosa avrebbe dovuto fare Sam!”
Sam avvampò. Dean deglutì vergogna.
Paradossalmente, data la situazione, era più vecchio della madre, ma questo non gli impediva di sentirsi come si stava sentendo in quel momento.
Un bambino beccato con le mani nella marmellata!!!
“Scusa, ma’!” biascicò pentito.
 
Poi la donna, cambiò decisamente registro. “Spero che abbiate fame!” disse mostrando il tavolo pieno di cose da mangiare per la colazione.
“Oddio!!” esclamarono all’unisono i due fratelli, mentre si avvicinavano al tavolo. Sam andò dal lato di Mary , sedendosi al suo fianco.
“Buongiorno, Sam!”
“Buongiorno, Ma’!” rispose il giovane , sentendosi ancora scombussolato dal fatto di poter avere un momento simile.
Dean sedette dall’altro lato. Tra la madre  e Castiel.
“Buongiorno, Dean!”
“Buongiorno anche te, mamma!” sorridendole dolcemente. “Wow!! È…è un sogno!” disse ammirando quel ben di Dio.
Mary sorrise compiaciuta.
“Beh!! dopo aver passato la notte con Cas , avevo bisogno di scaricare l’energie rimaste!” asserì senza pensare a quello che effettivamente aveva detto.
 
 Il gesto fu fulmineo. Improvviso. Istantaneo!
 
Dean scattò come un fulmine e il suo pugno raggiunse in pieno il volto dell’angelo al suo fianco che barcollò più che altro a causa della sorpresa e del contraccolpo.
“Figlio di puttana!” ringhiò infuriato. “Tu…tu hai osato…..è mia madre…grandissimo bastardo…come... come hai osato….come…..” iniziò ad inveire mentre si preparava a colpire di nuovo e mentre stava per farlo la voce di Mary lo raggiunse imperiosa.

“Dean Winchester!!” fece austera e a voce alta e deciso.

Il braccio di Dean si fermò a mezz’aria. Il ragazzo si voltò e vide la madre in piedi e impettita dietro di lui, braccia conserte. Il volto severo e offeso.
Sam alle spalle di lei, che se la rideva, perché forse sapeva qualcosa che a lui era sfuggito.
“Lui ha….lui ti ha….” Balbettò confuso.
“Ho passato la notte con Castiel a parlare di voi, visto che voi due evitate di farlo accuratamente, per paura di mettermi sottopressione.” spiegò come se stesse parlando ad un bimbo di cinque anni. E senza nascondere un velo di ironia.
“Mamma, ma io...”
“Non ti dirò cosa so e cosa non so. È una questione fra me e Cas, ma ti posso garantire ragazzino che se in mia presenza , oserai …”
“Mamma, ma…..” provò ancora a giustificarsi il figlio maggiore.
“…oserai agire di nuovo come un uomo delle caverne, ti scorderai di guidare l’Impala per due mesi! Mi hai capito?”
“Ma…”
“Mi…hai…capito?!” fece ancora più severamente.
“Si, Ma’!” fece Dean che ormai era di nuovo in piedi accanto a Castiel.
“Bene. Spero di essere stata chiara.” Asserì soddisfatta. “Ora chiedi scusa a Castiel!” lo spiazzò, poi.
“Cosa??!!”
“Ora!!” si impuntò severa. “Anche perché credo che tu lo faccia raramente!” 
Dean provò ancora a ribattere, ma lo sguardo deciso della madre, lo fermò del tutto.
“Scusa, Cas!” e l’angelo piegò appena le labbra in segno di assenso.
“D’accordo. Ora puoi sederti e fare colazione.”
“Grazie!” e dopo quel grazie, il maggiore si voltò verso il fratello che non si era scomposto per nulla dal suo posto e anzi, sembrava essere sinceramente divertito.
“Tu lo sapevi. Non è vero!?” gli sibilò, approfittando del fatto che Mary si era allontanata per prendere la caraffa del caffè. “Tu sapevi che avevano solo parlato e mi hai fatto fare la figura del deficiente manesco!!”

Sam si girò verso di lui e …
“Mi sono alzato stanotte e li ho visti in cucina. Cavolo, Dean!! tu non sai quanto sia stato senza prezzo questa scenetta per me!!” lo sconvolse Sam. “Anni di sottomessa fratellanza minorile riscattata in pochi secondi!!” rispose soddisfatto, mentre addentava beato una ciambella.
“Te la farò pagare, fratellino. Giuro che la prossima volta che il tuo culo se la vedrà brutta….”
“Sì, come no!!” lo provocò , Sam, sapendo che una minaccia del genere Dean non l’avrebbe mai portata a termine.
 

Poco distante, Mary osservava i suoi figli e qualcosa si mosse nel suo stomaco, nel profondo del suo animo.
Erano i suoi figli, eppure era come se non lo fossero.
Guardava Dean, vedeva il cipiglio forte del suo amato John.
Si perdeva nello sguardo di Sam e rivedeva la dolcezza con cui la osservava John, quando credeva che lei non lo vedesse.
Vedeva la corporatura possente di Dean e provava istintiva sicurezza, come quella che provava accanto al marito.
E poi la mani grandi e le lunghe dita di Sam, quasi simili a quelle del suo amato ormai scomparso, le stesse che la stringevano la notte, nel loro letto.
Ed era meraviglioso eppure era sbagliato perché lei non c’era quando e mentre quei due bellissimi ragazzi che stava fissando adesso, diventavano tali. Nei suoi occhi , nella sua mente, nei suoi ricordi , anche quelli più lontani, Sam ha ancora sei mesi. Dean poco più di quattro anni.
 
Ora , Mary, lo sa.
Loro sono loro, ma non lo sono. Ed è bello e fa male al tempo stesso.
Ora, Mary, lo sa.
Sa quello che deve fare. E sa che farà male!!

 



N.d.A. : Credetemi ho scritto questa shot quando ancora non vedevo la 12x03, quindi, quando solo un paio di giorni fa l’ho vista, mi è venuto un colpo.
Onestamente non volevo buttare via questa storia e così quando ho visto la 12x03 ho deciso che a questa shot avrei collegato un'altra fatta di POV dei due fratelli, che arriverà entro breve.
Voi direte: “Ma chi se ne….”
Vabbè! Io vi ho avvisate.
Baci , Cin!!
   
 
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