Prompt 13: Corna
Fandom: Kuroshitsuji/Black Butler
Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis
Coppie: nessuna
Tipo di Coppia: nessuna
Genere: Introspettivo, Slice-of-Life
Universo: Kuroshitsuji/Black Butler, contesto imprecisato
Rating: Verde
Note: nessuna
 
🌟Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Halloween Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it
 
 
Earl Grey.
Da due anni a quella parte, ogni mattina, Sebastian serviva al suo padroncino esclusivamente Earl Grey. Un tè molto delicato e saporito, perfetto per chi ha appena affrontato il digiuno notturno e deve fronteggiare un’abbondante colazione.
Ciel si era visto servire il tè in molti modi dal suo strano maggiordomo: nei momenti più assurdi e bizzarri o in condizioni inequivocabili (come quando lo venne svegliare indossando uno sgargiante cappello natalizio (che Ciel diede immediatamente ordine di bruciare essendo vera e propria violenza visiva), o con due lunghe e candide orecchie da coniglio*) ma quella volta… beh, si era proprio superato.
Ciel non aveva detto nulla quando aveva visto entrare Sebastian in camera conciato in quel modo, si era fatto servire il tè, vestire ed era sceso a far colazione. Però, quando Finnian passò sotto la finestra con in braccio una statua appena lucidata, non si era potuto trattenere oltre.
“Sebastian” chiamò, ostentando una certa calma, dopo aver poggiato la tazza di fine porcellana nel piattino “Mi sarebbe consentito sapere cosa sono… quelle?” domandò, una lieve nota irritata nella voce. Il maggiordomo aveva gettato un occhio in alto, verso l’attaccatura dei suoi capelli corvini, dove spuntavano un paio di lunghe corna rosse perfettamente intonate ai suoi occhi.
“Ah, queste?” chiese, con un sorriso sornione, accarezzandole con la punta dei guanti “Dato che oggi è Halloween, Lady Elizabeth ha insistito perché tutti indossassimo qualcosa a tema” informò, ingenuamente.
Ciel restò ad osservarlo con l’unico occhio non coperto dalla benda, quasi indeciso su cosa dire.
“Un tema piuttosto scontato… per te” commentò infine, riportandosi la tazza alle labbra.
“Oh, non sia sciocco, signorino” rispose lui, aprendosi in un sorriso che poteva sembrare quasi dolce “I demoni non hanno le corna”
 
 
*riferimento al capitolo 66, durante i festeggiamenti di Pasqua
 
 

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