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Autore: penny_maya    06/11/2016    4 recensioni
…cercò nella stanza una penna e un quaderno per poter esprimere su carta i suoi pensieri. La cosa più giusta da fare era scrivere quello che non riusciva a confessare a voce.
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Happy 4th Bday Two of Us
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You’re My Best Friend

 

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John non riusciva a dormire, lo attendeva una notte in bianco. Si accese l’ennesima sigaretta, fissando il letto vuoto. O meglio, la metà del letto… Dov’era Paul? Maledetto, non faceva altro che flirtare dalla mattina alla sera con fans e collaboratori. E dopo tanti anni insieme John era stufo di sopportare, era stufo di passarci sopra ogni volta o di far finta di passarci. Alla sua età era un uomo maturo e responsabile? Per niente. Si sentiva uno schifo, provava le stesse paure e le stesse insicurezze che provava da bambino.

Solo una persona era riuscita ad entrare nella sua armatura e a conoscerlo davvero. Una persona che per lui contava più degli altri Beatles, della sua famiglia, del successo, della fama, dei soldi, dei fans: il suo migliore amico Paul. La loro intesa era il cuore della band. Senza Paul, John si sentiva inutile, incompleto. Ma invece di ringraziarlo o di dimostrargli i suoi sentimenti, per colpa della sua testa dura e del suo caratteraccio, lo stava trattando malissimo. Paul era abituato ai suoi continui sbalzi d’umore, sapeva trattare il sempre lunatico Lennon. Il suo immenso affetto e la sua infinita comprensione verso il suo migliore amico da ormai dieci anni non erano mai diminuiti, ma anche il ‘perfetto’ McCartney aveva i suoi limiti. E l’eccessiva e, alcune volte, immotivata gelosia di John avevano fatto saltare i nervi al suo Macca.

 

 “Che male c’è John ad essere carini e gentili con tutti?” Sbottò Paul davanti alla faccia cupa del più grande alla fine delle prove, che erano appena terminate.

“Smettila di fare l’innocente! Non sei solo gentile, tu vuoi scoparti tutte quelle che ti passano davanti.”

Seguirono altre parole e dopo le continue accuse di John, Paul lasciò Abbey Road e non tornò a Cavendish. Lennon, dopo aver provato inutilmente a far sbollire la sua rabbia, aspettò davanti casa senza risultati. Così ritornò in studio, prese il suo mazzo di chiavi ed entrò.

***

Dopo un tempo che sembrò interminabile, John prese la decisione che fosse inutile stare lì a fissare il vuoto e continuare con i suoi soliti film mentali. Lui amava Paul e Paul lo amava; la loro storia doveva restare segreta e questa condizione non sarebbe cambiata in futuro. Per questo erano costretti ad avere una doppia vita, cosa che non faceva altro che aumentare la gelosia e la sofferenza.

John si chiese se valesse la pena soffrire per amore. E subito si rispose che certo, il vero amore si trovava una sola volta nella vita ed era da stupidi lasciarselo scappare. Quindi pregando che Paul rientrasse il prima possibile, cercò nella stanza una penna e un quaderno per poter esprimere su carta i suoi pensieri. La cosa più giusta da fare era scrivere quello che non riusciva a confessare a voce.

 

Ooh you make me live

Whenever this world is cruel to me

I got you to help me forgive

Ooh you make me live now honey

Ooh you make me live

 

***

Era mezzanotte passata quando Paul rientrò e trovò John addormentato sul letto con la testa sul suo cuscino e un quaderno tra le mani. Salì sul letto e si avvicinò in ginocchio, lo fissò per un lungo momento: era così bello quando dormiva, con le sue lunghe ciglia e il suo naso che Paul trovava adorabile. Abbassandosi, gli sfiorò con la bocca, prima il naso e poi le labbra mormorando a bassa voce: “Hey, dormiglione…” John si svegliò e tirò Paul su di sé abbracciandolo: “Piccolo…” E Paul lo strinse forte.

“Lennon, mi farai morire!”

“Macca non voglio litigare ancora, sono stanco…”

“Aspetta, fai parlare prima me.”

“Ma Paul-“

“Johnny, sai che io ho sempre ragione! – Dai non fare quella faccia! – Sono il perfetto McCartney e mi piace essere ammirato e ricevere tanti complimenti. Sono fatto così… ma a volte non capisco le tue scenate.

Io non voglio perderti. Tengo troppo a te. E cerco sempre di dimostrartelo, non mi basta dirlo.

E soprattutto non sono così idiota da rischiare il nostro rapporto per l’avventura di una notte. E ancora non voglio portarmi a letto tutte quelle che ci provano con me. Abbiamo già Jane e Cynthia che ci ‘complicano’ la vita.”

“Macca, per una volta cerchiamo di parlare senza urlare. Hai ragione: alcune volte esagero; ma questo non significa che la colpa sia solo mia. Tu vuoi piacere a tutte perché dici di essere fatto così, ma io credo che tu lo faccia per attirare la mia attenzione.”

“John, cosa stai dicendo?”

“Non negarlo, ti conosco troppo bene dopo tutti questi anni… Hai sempre avuto bisogno di ricevere la mia approvazione da quando ci siamo conosciuti.”

Paul abbassò la testa, non riusciva a guardare John negli occhi. Perché doveva sempre essere così facile leggerlo come un libro aperto? Al contrario, lui faceva fatica a comprendere i sentimenti dell’altro perché era così bravo a tenerli nascosti. E di conseguenza cercava di tirarli fuori, ma molte volte agiva nel modo sbagliato.

Notò il quaderno e provò a prenderlo, ma John fu più veloce.

“Macca, Macca, sei sempre così curioso. Non sai che serve la parolina magica?”

“Johnny, per favore, posso vedere?”

“Così va meglio… in realtà stavo scrivendo una cosa per te.”

Gli occhi e la bocca del più piccolo si spalancarono: “Bè, non me l’aspettavo.”

“Ascolta, invece di parlare. Comunque manca la parte musicale, anche se ho già la melodia in testa… posso leggere ora?”

Paul annuì: “Certo.”

 

Ooh you’re the best friend that I ever had

I’ve been with you such a long time

You’re my sunshine and I want you to know

That my feelings are true

I really love you

Ooh you’re my best friend

 

You’re the first one

When things turn out bad

You know I’ll never be lonely

You’re my only one

And I love the things

I really love the things that you do

Ooh you’re my best friend

 

Ooh you make me live

 

John lesse le parole con la sua voce dolce e roca e quando finì alzò gli occhi e vide che Paul stava piangendo.

“Principessa, non fare così.”

Shhh non rovinare tutto con le tue solite stupide battute!”

Paul lo abbracciò sussurrandogli nell’orecchio: “Ti amo.”

“Allora, ti è piaciuta?”

“Ma certo, idiota.”

E iniziò a baciarlo lungo la mascella e la linea del collo per poggiarsi infine sulle sue labbra sottili.

“Paul, questi baffetti mi pizzicano: devi tagliarli.”

“Ma Johnny, dobbiamo iniziare le riprese di Magical Mystery Tour e tutti e quattro abbiamo scelto il look baffuto…”

“Chi è il leader della band? Io e io ti chiedo di tagliare, anzi te lo ordino!”

“Sei il solito coglione, Lennon!”

“Certo, per questo mi ami così tanto.”

E fu il suo turno di baciargli il collo facendogli il solletico con i suoi baffi. Paul scoppiò a ridere e, agitandosi sul letto, cercò di fermarlo.

“Amore, non sopporto il solletico e lo sai… smettila!”

John, incurante delle sue deboli proteste, lo fece distendere e salì sopra di lui per sentire meglio il calore del suo corpo.

Si guardarono a lungo negli occhi in silenzio, poi Paul iniziò a sbottonargli la camicia:

“Ti prometto che li taglierò, ma ad una condizione: dovrai farlo anche tu.”

“Affare fatto, Macca, come posso dirti di no? Ora sta’ zitto e baciami.”

 

NOTE dell’AUTRICE:

 

Happy 4th Birthday ‘Two of Us’ <3 <3 <3 <3

 

Hello!! Dopo diverse traduzioni di storie scritte da fantastiche autrici, ho provato a scrivere una storia sui Dolcini... So di essere pessima, ma l’ho fatto con il cuore e l’ho fatto perché ci tengo tanto a festeggiare il 4* BDay della pagina di Kia e Anya ‘Two of Us’ che ormai seguo da più di un anno. Grazie Carissime perché siamo come una famiglia e perché ho conosciuto persone con la mia stessa passione (o meglio ossessione).

La mia pessima os è ispirata alla meravigliosa song dei Queen ‘You’re my best friend’… scritta da John Deacon. Quindi l’ha scritta sempre un John!  *_* Qui il video ufficiale:

https://www.youtube.com/watch?v=HaZpZQG2z10

 

Passiamo ai ringraziamenti: ringrazio infinitamente Ale, la mia Beta che mi ha aiutato e incoraggiato e dato tanti consigli. Ale senza di te non credo che ce l’avrei fatta; grazie perché sei così dolce e paziente e grazie per le nostre chiacchierate sui Dolcini. Non ci stanchiamo mai di parlarne; anzi. E grazie per il banner!

E ringrazio ancora Kia perché mi ha suggerito di provare: Darling spero tu apprezzi il mio impegno, al di là del risultato.

Di nuovo Buon Compleanno splendida pagina!

A presto,

Paola

 

   
 
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