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Autore: GeoFender    06/11/2016    5 recensioni
(Iniziativa Femslash 2016)
Lasciò cadere del tutto la sua spessa armatura. Forse non era così male rimanere senza difese e lasciare che qualcuno le prendesse al posto tuo.
[Sanvers]
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Maggie Sawyer, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All'inizio dovevo seguire dei prompt e l'idea era quella di una shot carina e coccolosa ma è uscita questa cosa qui. Ho avuto anche dei problemi per il titolo ma mi sono ispirata ad un verso della canzone The Story. Maggie potrebbe risultare OOC data la mia scarsa conoscenza del pg. Naturalmente i personaggi di Berlanti e della DC Comics non mi appartengono e non sono utilizzati a scopo di lucro




Alex odiava stare a casa, specialmente se obbligata. Certo, aveva fatto vari turni di notte in un mese ma per lei era ormai la norma. A quanto pare J'onn non la pensava allo stesso modo perché in quel momento era sdraiata sul divano nero, come quasi ogni cosa presente in quell'appartamento, facendo zapping in cerca di un programma anche solo lontanamente interessante. Voleva fare qualche flessione per non indebolirsi ma una ferita sulla spalla destra glielo impediva. Ma la cosa peggiore del suo riposo forzato era l'assoluta ignoranza di Maggie riguardo la cosa e sapeva bene che la mora non avrebbe gradito la "sorpresa". Più volte le era stato ripetuto di non essere indistruttibile, che era la sua eroina ma non era Supergirl e questo faceva sempre alzare gli occhi al cielo ad Alex. L'agente del DEO fece una smorfia di dolore. I punti della ferita, inferta da un metaumano in parte squalo, le tiravano, ma la cosa la consolava dato che sapeva benissimo che era un segno di guarigione. Doveva decisamente concentrarsi su altro per sentire meno dolore, dopotutto aveva passato di peggio. Così, dopo aver cambiato ancora canale e aver evitato come la peste il programma The Bachelor, il suo sguardo si soffermò su una donna che, almeno a prima vista, stava cucinando un dolce. Uno dei segreti di Alex, persino Kara non ne sapeva nulla, era il suo folle amore per la pasticceria. Chiunque avrebbe riso se lo avesse saputo perché nessuno avrebbe immaginato un agente segreto tra zucchero e farina, specialmente Alexandra Danvers. E così le venne in mente di cucinare qualcosa.

Era notte fonda ed era a casa da sola, visto che Maggie era impegnata in un pedinamento e sapeva che quando sarebbe tornata, si sarebbe mangiata delle schifezze presenti nella credenza o nel frigo, per poi lamentarsi dei brufoli causati da esse. Si alzò dal divano e si diresse in cucina, prendendo gli ingredienti per preparare dei brownie. Di solito avrebbe cucinato una torta ma erano ormai le due di notte e non ne aveva molta voglia, senza contare il fatto che Maggie non mangiasse dolci di quel tipo a quell'ora. Impegnata com'era nel fare sciogliere il cioccolato, non sentì il clangore metallico della serratura che scattava, facendo aprire il portone d'ingresso. La detective entrò chiudendolo con molta cautela e sorrise vedendo quella che considerava la sua ragazza, anche se non avevano ancora definito il loro tipo di relazione, indossare un grembiule con la scritta Bacia la cuoca. Naturalmente non apparteneva ad Alex ma Maggie l'aveva portato tempo prima, proprio in occasione di una cena che chiunque avrebbe definito intima o a lume di candela, e che era rimasto lì. L'agente del DEO non l'aveva mai restituito alla legittima proprietaria e amava indossarlo, specialmente quando cucinava per la detective. Questa era un'altra cosa che nessuno doveva sapere, oltre al fatto che stessero più o meno insieme. Scuotendo quei pensieri dalla testa, la mora si avvicinò con passo felpato alla sua più-o-meno ragazza e l'abbracciò da dietro, poggiando a fatica il mento sulla spalla dell'altra. 

"Mags, sai quante volte ti ho detto che fa caldo per gli abbracci." Il ché era vero. Giugno era appena iniziato e il caldo già si faceva sentire ma la cosa preoccupante era la temperatura assai insolita per il mese in cui si trovavano. Molti giornali già consideravano quell'estate la più calda del decennio e infatti Alex si ritrovava addosso un paio di pantaloncini molto corti e una canottiera che, purtroppo per lei, scopriva la ferita.

"Alex, lo so. È solo che è stata una giornata pesante, il numero di alieni e metaumani morti in questo periodo aumenta esponenzialmente e non mi stupirei se la causa fosse il caldo stesso o qualcosa legata ad esso." Disse la detective con un tono che fece trasparire tutta la sua stanchezza. Aveva decisamente bisogno di rilassarsi e riposare, l'alta temperatura aveva un effetto anche su di lei ma il bisogno di contatto umano fu più forte. Spostò le mani intrecciate sulla pancia di Alex e le posò sulle braccia pallide e, chiudendo gli occhi, le fece scorrere lentamente fino ad arrivare le spalle. L'agente del DEO sussultò non appena sentì le mani color caffè in quel punto. Tutto ciò non sfuggì a Maggie, che le fece ritornare alla posizione iniziale. 

"Lex, mi devi dire qualcosa? E soprattutto, perché oggi non ti ho incrociato in nessuna scena del crimine? Ho avuto a che fare con gli alieni per tutto il giorno." Il suo tono era freddo, mai udito da Alex. Questo riempì di terrore il cuore dell'agente governativo. Non poteva perdere Maggie, non ora che si era finalmente lasciata andare e non aveva anteposto Kara a sé stessa. Nonostante la paura, non disse nulla, pur sapendo che avrebbe peggiorato l'alquanto precaria situazione. La detective sbuffò, allontanandosi di circa un metro. Odiava che le nascondesse le cose perché non c'era nessun motivo. Nessuno avrebbe usato quelle informazioni contro di lei e soprattutto, facendo un lavoro che spesso faceva incontrare le loro strade, non era necessario mentire. 

Forse si trattava di deformazione professionale, non ne aveva proprio idea. Di una cosa era certa: quell'atteggiamento, seppure inconscio, la feriva più in un proiettile. Creava in lei una lacerazione più profonda di quella presente sulla spalla di Alex ma, decisa ad aprire una breccia in lei, la prese per mano e la fece sdraiare sul divano. Si diresse poi in silenzio verso il bagno e, pochi minuti dopo, tornò con quella che sembrava una cassetta di primo soccorso. Aveva notato l'aspetto poco sano del taglio e i punti irregolari su di esso, dovuti molto probabilmente alla fretta di rimettersi in piedi e continuare a lottare. Imbevve dell'ovatta con del disinfettante e lo passò sulla ferita. L'agente del DEO non emise un lamento, però per Maggie era evidente che sentisse dolore, soprattutto dal modo in cui si mordeva il labbro.
"Danvers" -disse per mantenere un certo distacco emotivo ma il tono quasi dolce la tradì- "siamo solo noi due, puoi... anzi, hai il diritto di lamentarti se ti faccio male." Una crepa si formò nell'armatura impenetrabile di Alex e lasciò andare un debole gemito di dolore. Dopotutto non era indistruttibile come voleva far credere, nemmeno la Ragazza d'Acciaio lo era. Vedendo Maggie prendersi cura di lei come nessuno aveva mai fatto, nemmeno Kara, non poté fare a meno di baciarla, lasciando cadere del tutto la sua spessa armatura. Forse non era così male rimanere senza difese e lasciare che qualcuno le prendesse al posto tuo.

"Alex, ti ho portato qualcosa da quel locale a Chica-" Disse una voce che le donne sul divano conoscevano bene. Il sacchetto unto cadde a terra e il silenzio riempì la stanza. Alex era diventata di una sfumatura simile ai suoi capelli rossicci e si maledisse mentalmente di aver lasciato la finestra aperta quella sera. Sapeva che Kara trovava più comodo entrare da lì quando tornava dalla ronda notturna. 
"V-vedo che sono di troppo. Ci vediamo in giro, Alex." Kara volò subito via per mascherare il viso rosso come il suo mantello per aver visto sua sorella in una posizione che riteneva compromettente. Però non poté fare a meno di sorridere nel vederla così felice.

"Cosa è appena successo qui?" Chiese l'agente segreto, ancora visibilmente confusa dall'accaduto. Era accaduto tutto così in fretta che il suo cervello non aveva avuto tempo di registrare cosa era successo. 
"Beh, direi che hai appena fatto coming out con Supergirl" Disse Maggie scoppiando a ridere e facendo apparire un'espressione impanicata sul viso di Alex. Non poteva essere successo sul serio e il giorno dopo, Kara l'avrebbe riempita di domande. L'indomani avrebbe dovuto avere la pazienza di un monaco buddista, decisamente.


The Bachelor=corrispondente anglosassone del nostro "Uomini e Donne"
   
 
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