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Autore: Bianca Wolfe    08/11/2016    0 recensioni
Lo scambio di lettere tra due giovani innamorati, Eleanor e Jack, separati per quel che credono un breve periodo di tempo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Premessa:
Scrivo questa "storia" (non so bene se si possa effettivamente definire una storia) perché ho bisogno di qualcosa di meno impegnativo e che riesca a far sfogare la mia mente nell'immediato, anche se magari è piena di dati e informazioni riguardanti esami e quant'altro. Cosa a cui, credo, le lettere si prestano bene. Spero d'incuriosirvi con questo nuovo esperimento.

Buona lettura,
Bianca Wolfe

P.S.: ho segnalato la storia come raccolta di flash fics perché alcune delle lettere sono lunghe quanto - appunto - una flash fic, e perché poi non sapevo bene come definirla! Non c'è un'opzione per "raccolta di lettere" o "epistolario" (?), quindi sono andata per quello. Spero vada bene, ma se avete suggerimenti al riguardo scriveteli in recensione o messaggio privato, grazie :D


17 settembre 1965
 
Mia adorata Eleanor,
 
Sono appena arrivato a New York. La città è un tripudio di colori e suoni… Non ti senti mai solo. Eppure, camminando tra la gente, non faccio che pensare alla mia dolce Eleanor, a immaginarmela accanto a me.
            Se solo tu potessi convincere tuo padre a farti venire qui!
            La mia permanenza – forzata – sarebbe molto più piacevole e spensierata. Esplorerò la città e spero di potertene descrivere meglio nella prossima lettera, e magari – per quando mi raggiungerai – potrò mostrarti i miei luoghi preferiti.
            Mi manchi.
 
Sempre tuo,
Jack Hallow
 
 
 
 
19 settembre
 
Mio carissimo Jack,
 
Purtroppo mio padre non vede bene una mia eventuale partenza per New York. Pensa che la grande città possa in qualche modo corrompermi – cosa ovviamente ridicola. Sarò costretta ad aspettare il tuo ritorno qui ad Asheboro, e allora potremo finalmente sposarci.
            Come ben sai, mio padre ha avuto da che ridire sulla tua partenza. Ciononostante, mia madre è dalla nostra parte. Forse lei riuscirà a convincerlo…
            In attesa di tue notizie.
 
Con amore,
Eleanor Gilbert
 
 
 
 
22 settembre
 
Mia adorata Eleanor,
 
Ho trovato un appartamento in cui vivere. Non è molto, e il quartiere non è prestigioso… Ma è mio. E tuo, quando verrai. L’affitto non è alto e i vicini sono abbastanza socievoli – quelli che ho avuto modo di conoscere, s’intende. Ho anche trovato lavoro come garzone in un negozio di pianoforti, a quanto pare imparerò ad accordarli e aggiustarli, se andrò bene al titolare. Un certo Walter Emberg. Sembra un uomo severo e giusto, forse un po’ troppo freddo, ma chissà…
            Ho anche saputo da mia madre che Francis Whittaker è tornato dall’accademia militare. Ricordo che a suo tempo, da piccoli, eravamo inseparabili. Appena lo vedi, mandagli un saluto dal suo amico Jack.
 
Un abbraccio,
Jack Hallow
 
 
 
 
Aggiunta della sera alla lettera del 22 settembre di Jack:
 
Ero steso sul letto e pensavo al nostro fidanzamento. Mi sono sentito male all’idea che non abbia potuto darti un anello per sancire questa promessa… Però ti giuro, amore mio, che metterò da parte i miei stipendi per comprarti il più bell’anello del mondo! Così bello che le più ricche signore francesi, confrontandolo con i loro più preziosi ninnoli, ne impallidiranno alla vista.
            Buonanotte, mia adorata.
 
Tuo,
Jack Hallow
 
 
 
 
26 settembre
 
Caro Jack,
 
Non nascondo che la tua ultima lettera mi abbia emozionato, e che tali emozioni abbiano avuto la meglio di me in questi giorni. Scriverti una risposta all’altezza delle tue parole è difficile, ma ci proverò.
            Riguardo alla tua sistemazione a New York, sono felicissima. Spero di raggiungerti presto, quantomeno prima della fine dell’anno. Qualsiasi casa andrà bene, anche il ponte, se stiamo insieme. La lontananza è cosa ardua, sento la tua mancanza ogni giorno di più… Mio padre e le sue regole non riusciranno a tenermi a bada ancora a lungo. Il signor Emberg, da come lo descrivi, potrebbe assomigliargli. Ma sono sicura che il tuo buon cuore riuscirà con lui dove – purtroppo – non è riuscito con mio padre: riuscirai a scogliere quella patina di ghiaccio.
            Passando ai tuoi pensieri notturni…
            Un anello è indubbiamente un simbolo che attesta il nostro amore. Ma anello o non, nessun gioiello può cambiare ciò che provo per te, mio amore. Non spendere i tuoi soldi per me. Vivi serenamente, regalati qualche comodità.
 
Con amore,
Eleanor Gilbert
 
P.S.: ho incontrato Francis. Ti saluta calorosamente.
 
 
 
 
28 settembre
 
Eleanor,
 
Purtroppo devo scriverti velocemente. Il signor Emberg mi fa lavorare come un mulo. Non me ne lamento, ma il tempo libero che mi dà a disposizione è poco e la sera torno a casa così distrutto da addormentarmi in un attimo con addosso tutti i vestiti.
            Ti farò presto avere ulteriori mie notizie.
 
Ti amo,
Jack Hallow
   
 
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