Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |      
Autore: LaVampy    08/11/2016    1 recensioni
NON LEGGETE QUESTA FF SE NON AVETE LETTO LADY MIDNIGHT, E' UNO SPOILER UNICO....
quando si ama si è disposti a tutto.... in guerra in amore tutto è lecito.... o no??
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kieran, Mark Blackthorn
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CIAO A TE CHE LEGGI 
Ti do un consiglio prima che tu inizi la lettura: se non hai letto Lady Midnight NON LEGGERE QUESTO RACCONTO, perché anche le virgole sono spoiler (non so se ho reso l'idea)!! 
 
 
Gli mancava Mark, lui era diventato il suo tutto e il suo niente. Quando si era ritrovato tradito dal proprio padre e dalla famiglia, venduto alla Caccia, aveva sperato di morire. Anche se non era la sua natura di fata a parlare. Era un sentimento che provava dentro e che cercava di non ascoltare. Quando tutti lo prendevano in giro, le schermivano per il suo rango, un figlio di un Re della Corte nella Caccia. Il principino lo chiamavano ridendo. Ma per quanto la sua voglia di combattere e urlare fosse pari a quello di scappare, non l'avrebbe mai fatto. Le Fate avevano occhi e orecchi ovunque, lo avrebbero trovato frustato e lasciato agonizzante sotto qualche albero, in balia della natura. Ma poi aveva scorto lui, e qualcosa nel suo cuore si era mosso. Anche lui era da solo, deriso, picchiato e umiliato. Forse c'era qualcosa di peggio che essere un Principe ed era essere un mezzo Shadowhunters. Le umiliazioni che subiva erano ricorrenti, ma mai quanto quelle di quel ragazzo biondo, sempre in disparte. Lo sentiva la notte sussurrare i nomi di alcuni umani, forse la sua famiglia, ma tra di loro c'erano anche dei nomi femminili, e una punta di gelosia lo attraversava netta. 
 
La rabbia che gli faceva bruciare il sangue nelle vene quando lo vedeva sanguinante, quando sapeva meglio di chiunque altro cosa volesse dire essere da solo. Lo osservava in silenzio, mentre si puliva a fatica le ferite, nascondendo nei lamenti i nomi umani. Giorno dopo giorno, lo aveva visto stare sempre più isolato, e la notte lo osservava mentre fissava il cielo con sguardo malinconico. Erano entrambi soli, impauriti. Erano entrambi due esclusi, lui per il rango l'altro per il sangue. 
 
Finchè una notte una fata non arrivò urlando e svegliando l'intero campo, il Conclave aveva ucciso tramite impiccagione alcune fate, condannate per alto tradimento. E a farlo erano stati i suoi amici Shadowhunters. E questo era ricaduto sulle sue spalle. Non interessava alle Fate che gli Shadowhunters avessero rinunciato a cercarlo, che avessero distrutto la sua famiglia. Volevano la vendetta, volevano vedere la tera macchiata del sangue degli angeli. Volevano lui. 
 
-Mezzosangue, alzati- urlò una fata della caccia, prendendo una pietra e lanciandola verso il biondo. 
 
-Alzati, sporco angelo- disse un altro avvicinandosi e prendendo a calci il ragazzo. 
 
Mark , questo era il nome del ragazzo biondo, si alzò. Sul viso la consapevolezza che avrebbe provato dolore, e la determinazione a non emettere alcun suono, nemmeno quando arrivarono le prime frustate con le canne di fiume. Che tagliano la pelle come un coltello caldo nel burro, che lacerano l'anima. Lo guardò mentre inarcava la schiena dopo l'ennesimo colpo, lo guardava, ammirandolo, perché sarebbe bastata una semplice frase: "Non sono uno Shadowhunters" per far terminare quella lenta agonia. Ma per quel poco che lo aveva conosciuto da distante, sapeva che non avrebbe mai abbracciato la sua natura di fata. Lui la odiava, e detestava la Caccia, e Kieran lo sapeva. Per un attimo si ritrovò a trattenere il fiato, quando presero la maglia del biondo e dopo averla arrotolata, iniziarono a colpirlo, schernendolo senza fine. Poi, abbastanza soddisfatti del loro lavoro, le fate lo presero e lo lanciarono in una radura innevata. E per la prima volta in tanti anni di lunga vita, si era ritrovato ad odiare il suo popolo, ad odiare se stesso. Si avvicinò al corpo del ragazzo, che vinto dal dolore era svenuto. Lo portò vicino a se  e lo medicò. Conosceva alcune erbe in grado di far guarire la pelle e di farla smettere di bruciare. Mentre lo curava, osservava il suo viso. Era dolce mentre dormiva, i capelli erano setosi. Era bellissimo. Pensò a come sarebbe stato veder nascere su quel viso un sorriso. Era certo che sarebbe stato illuminante come quel primo raggio di sole che fende la notte buia. 
 
Il ragazzo si mosse agitato, mentre sussurrava parole che Kieran non poteva comprese, deliri dovuti alla febbre. -Shh-gli disse accarezzandogli le fronte. -Tranquillo, ci sono io...con te- e il ragazzo si calmò, cullato dalla voce rassicurante. Restò così a vegliarlo tutta la notte, dopo aver condiviso con lui il suo mantello fatato. Era di una lana speciale che lo rendeva sempre caldo o fresco in base a dove si trovassero. Lo sentì sospirare lentamente , e bloccò la mano come intimorito, e quel suono finì. Lo ritoccò e i sospiri ripresero, felice per la prima volta di essere utile a qualcuno. 
 
-Ciao- lo chiamò una voce dolce e un po' imbarazzata. Si era addormentato appoggiato al tronco dell'albero mentre il biondo aveva usato le sue gambe come ginocchia. Quel ragazzo che ora lo osservava, mentre il sole e il vento giocavano tra i suoi capelli, color paglia. Era bellissimo. 
 
E fu così che entrambi in quel buio mondo della Caccia, ritrovarono quella luce che si era spenta anni prima. Sempre più uniti , anche gli insulti scorrevano sulla pelle come la pioggia. Forti uno della presenza dell'altro. 
 
Le ferite sulla pelle erano guarite, portandosi via un po' di quella malinconia che avevano entrambi nel cuore. Era stato difficile curarlo, mentre in realtà voleva poter abbracciare quel corpo e fonderlo con il suo. Ma aveva paura di un rifiuto. E quando lo aveva visto guarito non si era trattenuto e gli aveva accarezzato la pelle, sentendolo trattenere il fiato. 
 
-A chi potrebbe interessare se sono bello- aveva sussurrato il biondo, per nascondere l'odio che provava per quelle cicatrici , e lui non aveva resistito. Voleva quel bacio, e se lo prese. Assaporando lentamente quelle labbra morbide. Aveva sentito l'esitazione del compagno, ma poi si era rilassato, anche se non lo aveva ancora toccato.Poi giorno dopo giorno quel legame era cresciuto. Camminavano mano nella mano, accarezzandosi, in quei gesti che parlano al posto di quelle parole non dette.  
 
Kieran dopo tanto aveva qualcuno che provava affetto per lui. Qualcuno non intimorito dal suo rango, e questo rendeva migliore la sua esistenza.  
 
Ma ora lui non c'era, era ritornato dalla sua famiglia. Aveva una missione, e per la prima volta lui non aveva potuto seguirlo, per guardargli le spalle. Fissare il cielo la notte, guardare le stelle, sapendo dentro al suo animo che anche lui lo stava facendo, e sperare, che almeno nel cielo i loro guardi si potessero incontrare. Gli era proibito parlargli, raggiungerlo e lui si sentiva terribilmente solo. Gli aveva fatto una promessa Mark. Il mio cuore è tuo, per sempre. Questo gli aveva sussurrato mentre una notte lo baciava. Kieran avrebbe voluto anche il corpo, ma per ora si accontentava del cuore. -Si lei mi piace- gli aveva detto Mark, e quelle parole lo avevano lacerato peggio di una frustata. - Dalle il tuo corpo, non darle il tuo cuore- gli aveva risposto e poi si erano baciati, con quell'urgenza che solo loro conoscevano.  
 
Alcuni giorni dopo, si era avvicinato alla finestra, e quando aveva scorto Mark che parlava con l'umana, non ci aveva più visto. La bocca di Mark ad un soffio da quella della ragazza, in attesa di un contatto intimo. Vivido di gelosia, era andato via, nel cuore una lama affilata di gelo.  
 
Aveva rischiato tutto per andare a trovarlo, per passare anche un solo attimo con lui, sfidando le leggi e sfidando la morte. Doveva trovare il modo di riaverlo con se, la Caccia era divenuta la solita avventura triste, gli insulti erano se possibili peggiorati. Guardava il cielo la notte ma non distingueva le stelle. Corroso di gelosia, si diresse verso l'accampamento. Se avesse denunciato Mark, per tradimento, lui sarebbe tornato , forse all'iniziò l'avrebbe un po' odiato, ma sapeva che anche Mark lo amava, sarebbe tornato tutto come prima. E non si sentì in colpa mentre raccontava ai suoi superiori cosa aveva udito, forte del fatto che presto avrebbero ripreso le loro razzie nella caccia insieme. Presto sarebbero tornati a raccontarsi storie, sussurrando per non farsi sentire dagli altri, tra baci e carezze calde. Presto molto presto Mark sarebbe tornato da lui.  
 
L'angolo della Vampy 
Intanto mi scuso se posso aver copiato qualche idea, perché la verità è che non ho letto mezza fanfiction su di loro, mi ritrovo qui all'una di notte a piangere mentre con il kindle leggo, e con il pc scrivo. Il mio amore resterà per sempre legato ai Malec, perché loro sono loro. Ma i Kierark, saranno la mia rovina, e se la Clare me li taglia nel secondo libro potrei urlare. Non so quando la posterò. Ora sono le 01.47 del 08 novembre.. e non mi pare il caso.... 
Se siete giunte/i qui che dirvi... ciao e grazie come sempre aspetto un vostro commento. Spero vi sia piaciuta. LaVampy
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: LaVampy