Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: Miss Ria    11/11/2016    0 recensioni
“Allora , Mrs. Martins … dopo avermi preso il portafogli, ti prenderai anche il mio cuore?”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Entrò nel locale e vide che non c’era molta gente. Andò a sedersi al bancone e ordinò del whiskey. A quel punto salì sul piccolo palcoscenico, in fondo alla sala, una ragazza dai capelli lunghi e mossi. Erano di un nero corvino, che sulle punte sfumava in un rosso fuoco. Appena fece la sua apparizione, tutti gli occhi furono puntati su lei e il suo vestito, lungo e nero. Il pianista dietro di lei cominciò a suonare della musica jazz e lei prese muovere la testa a tempo impugnando il microfono. E appena iniziò a cantare, il silenzio calò nel locale. “… We only said goodbye with words, I died a hundred times, You go back to her, and I go back to … black.” Jack Jefferson non era il solito sempliciotto ubriacone come la maggior parte dei clienti lì dentro. Lui stesso era un compositore, ma quella sera aveva bisogno di svago. Di dimenticare tutti i suoi problemi. Quel posto glielo consigliò un suo amico, quindi come rimedio per lo stress, pensò che sarebbe stato l’ideale. Era una canzone malinconica e nostalgica. La ragazza riuscì a rapire il cuore di tutti i presenti, il suo compreso. Quando quest’ultima finì di cantare scese dal palco. Lui la seguì con lo sguardo e vide che stava camminando proprio nella sua direzione. La ragazza posò una mano sulla sua spalla e gli sorrise appena. “Ehi, barista!” Agitò il bicchiere vuoto, facendogli il segno di portargliene altri due. La ragazza si sedette accanto a lui e con il gomito appoggiato al bancone si mise a fissarlo incuriosita. “Come ti chiami? Non mi sembri uno che frequenta posti del genere.” “Mi chiamo Jack. Jack Jefferson. E tu mi hai fatto davvero girare la testa stasera.” La ragazza scoppiò in una leggera risata e si presentò. “Lisa Martins.” La ragazza gli tese la sua tenue mano e lui la strinse sentendo tutto il suo calore. Poi bevve un sorso di whiskey facendo agitare i due cubetti di ghiaccio nel bicchiere. “Allora Jack … che lavoro fai?” “Sono un compositore.” “Davvero? Suoni il piano?” “Sì.” “Ah… vedi, il nostro pianista se ne va a Londra questa settimana e stiamo cercando un rimpiazzo, almeno temporaneo.” “Mi farebbe piacere accompagnarti con il pianoforte.” I due brindarono tutta la sera fino diventare ubriachi marci. Alla fine della serata Jack si offrì di accompagnarla a casa, quindi chiamò un taxi e una volta arrivati a casa di lei, fu invitato per un caffè. Fecero una lunga chiacchierata quella notte. Lei gli parlava con un tono di voce sensuale e lo guardava come un predatore guarda la sua preda, prima di divorarla. Era sicuramente una signorina da trattare coi guanti, pensò Jack. Ma quei suoi occhi verdi, lo mettevano un poco a disagio. Gli parlavano. -“Mi prenderò tutto di te, persino il tuo portafogli, ma non avrai mai il mio cuore.”- Sembrava divertita, vedeva Jack come un giocattolo nuovo. In seguito, per rendere le cose più “interessanti”, si misero a giocare a strip-poker , nonostante fossero solo in due. Ma il gioco a cui stavano giocando in realtà era molto pericoloso. Chi sarebbe caduto per primo ai piedi dell’altro, avrebbe vinto. E dopo un’ora, Jack si ritrovò a petto nudo con solo i pantaloni addosso, mentre Lisa era rimasta nel suo intimo di pizzo nero con tanto di giarrettiera e reggicalze. Il nostro caro vecchio Jack stava perdendo, ma ciò che lei non sapeva era che perdeva di proposito. Voleva vedere fin dove si sarebbe spinta lei. “Allora , Mrs. Martins … dopo avermi preso il portafogli, ti prenderai anche il mio cuore?” “Ma certo …” “Se non sarò più veloce di te, ovviamente.” “Hmph…” E mezz’ora dopo Jack aveva perso tutto, tranne i boxer. Era ora di tornare a casa, erano già le quattro del mattino. Si rivestì e si accese una Marlboro. Lei fece lo stesso e andò a prendere dalla piccola dispensa una bottiglia di Martini. “Facciamo un ultimo brindisi?” “Mh, a cosa?” Annuì lui. “ … Al nostro incontro?” Lui sorrise e alzò il bicchiere mezzo pieno. Qualche giorno dopo, anche Jack cominciò a lavorare al Hudston’s. Il lavoro non gli dispiaceva, anche se lo pagavano poco o niente. Ma d’altra parte poteva ascoltare la bellissima voce di Lisa Martins e questo gli bastava. Aveva intenzione di conquistarla poco a poco, nonostante la precedente sconfitta umiliante a strip-poker. L’avrebbe fatta sua, ne era più che convinto. Una donna così, difficilmente se la sarebbe lasciato scappare. Durante una delle loro esibizioni, attirarono l’attenzione di un giovane uomo. Un ricco imprenditore. Dopo la comparsa di Jack e il passaparola, il locale nel frattempo si guadagnò una certa fama. Jerry Winehouse cercava dei professionisti che intrattenessero gli invitati durante la sera del compleanno di sua sorella, Beckie. Ma tutte le sue ricerche risultarono vane, finché non messe piede nel Hudson’s. Quel duo era perfetto. Mentre i due erano seduti al bancone a bere i loro drink, costui li raggiunse e dopo essersi complimentato con loro, li invitò ad esibirsi nella sua grande villa in riva al mare la sera successiva. Jack e Lisa accettarono, sarebbe stata una buona occasione per farsi conoscere anche nell’alta borghesia. E finalmente arrivò anche la sera del compleanno di Beckie Winehouse. “Mrs. Martins, che ne dici di fare una scommessa?” “Hm… ?” “Chi riuscirà a farsi offrire da bere da più persone, avrà il diritto di chiedere qualunque cosa all’altro.” “Qualunque cosa? Interessante … Accetto, ma non essere troppo sicuro di te Jack, stai sottovalutando il fascino femminile.” “Oh, non mi permetterei mai ...” Dopo essersi esibiti, Jack fece la sua prima mossa. Si avvicinò ad un gruppo di ragazze. “Buona sera, signorine.” “Oh! Ma tu sei Jack! Sono io, Cindy. Ti ricordi di me?” “Come potrei dimenticarlo?” “Oh, Jack. Non sei cambiato per niente. Sei il solito rubacuori, vedo …” “Mia colpa.” “Stasera hai fatto cadere ai tuoi piedi un sacco di ragazze, sai?” “E c’eri anche tu tra queste?” “Chissà …” I due scoppiarono a ridere, attirando l’attenzione di Lisa, che intanto era arrivata al terzo bicchiere. Allora, appena Jack finì di parlare con la bella biondina, li si avvicinò discretamente. “Che succede Jack? Ti aspetti davvero che delle donne ti offrano da bere?” Alla fine della serata, era riuscito a farsi offrire da bere soltanto da Cindy. Era alquanto dispiaciuto. “Allora, Jack. Pare che abbia vinto io …” “Beh, visto che io non ho bevuto quasi niente, posso offrirti un passaggio a casa?” “Dato che sei così giù di morale, va bene, accetto volentieri. Comunque dovrai pagare la tua penalità. ” Il giorno dopo Jack doveva lasciare San Francisco per andare a Londra. Io lo scoprii il mattino stesso.Il treno sarebbe partito entro cinque minuti. Fuori nevicava e io cercavo con gli occhi nella folla di persone che si stavano salendo a bordo. Appena vidi il suo impermeabile, lo riconobbi subito. Era lui, non avevo dubbi. Corsi verso di lui e lo abbracciai forte, in lacrime. Avrei voluto dirgli tante cose, come “Ti amo”, “Non lasciarmi.”, “Portami via con te”. Ma sapevo che nessuna delle parole che gli avrei detto lo avrebbero fermato. Era il suo destino, lui stava inseguendo il suo sogno e io, che diritto avevo di fermarlo? “Lisa…” Era la prima volta che mi chiamava per nome. E il mio cuore si fermò per un istante. A quel punto un suo amico lo avvisò che le porte stavano per chiudersi. Mi diede un bacio, uno di quelli che ti riscaldano persino l'anima e durano un'eternità, anche se in realtà accadde tutto in un istante. “Sii felice.” Detto ciò, salì a bordo del treno e non lo rividi più. Non più di due anni. Quella sera fui invitata a cantare ad un matrimonio. Non c’ero alla cerimonia quindi riuscivo capire quale razza di riccone aveva deciso di sposare quella racchia. Ma potevo immaginalo. Jack Jefferson, chi se no?
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Miss Ria