Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Candyfloss    15/05/2009    4 recensioni
Sono passati tre anni da quando Deep Blue è stato sconfitto. La vita sembra scorrere tranquilla fino a quando un nuovo nemico comincerà a seminare il terrore sulla terra, un nemico molto più pericoloso degli alieni. Una nuova Mew Mew, un nuovo immenso potere da cercare, una verità che sconvolgerà la vita di Ryan. "Tutto comincerà con il terremoto"
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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quarzo

Di nuovo insieme


La pioggia imperversava per le vie di Tokyo ed era talmente fitta che non si riusciva a vedere più in là del proprio naso. Per le strade deserte si sentiva solo il rimbombo dei suoi passi, della sua corsa e del suo fiato. Si fermò qualche secondo per prendere un bel respiro profondo e poi ripartì subito: come al solito era in ritardo e come se non bastasse non aveva nemmeno l'ombrello. La giornata non poteva andare meglio di così, pensò ironicamente tra sé Strawberry. Accelerò la sua corsa per riuscire ad arrivare il prima possibile da Mark, che la stava aspettando da oramai mezz'ora davanti alla stazione, il luogo in cui si davano sempre appuntamento.

“Povero Mark” pensò la ragazza “spero almeno che si stia riparando da questo acquazzone”
dopo qualche minuto raggiunse il luogo dell'appuntamento con un sorriso enorme disegnato sul suo volto, felice di vedere finalmente il suo ragazzo. Era da mesi oramai che non si vedevano; lui era partito per il Sud America per studiare alcuni particolari animali in via d'estinzione e per collaborare alla loro salvezza. Quel giorno lui sarebbe tornato. La felicità che riempiva il cuore di Strawberry era talmente tanta che sembrava quasi una bomba ad orologeria che da un momento all'altro sarebbe esplosa. Ma qualcuno arrivò prima a disattivarla e quella gioia pian piano scomparve. Dove prima c'era felicità, ora stava sorgendo tristezza. Mark non c'era. Si guardò a lungo intorno ma non c'era nessuno oltre che a delle persone che correvano ai ripari o gente che vagava coperta da un ombrello, tutti con un volto, nessuno con un nome. Il suo telefono cominciò a suonare emettendo le note del nuovo singolo dei Candy Five
-Mark dove sei!?- chiese con tono quasi aggressivo, anche se non era nelle sue intenzioni assalirlo
-Scusami Strawberry...ma...
-non puoi venire, giusto?- lo interruppe affranta
-scusami. E che è stata un'emergenza che mi ha costretto a rimanere qui in Sud America. Non so quanto tempo mi porterà via questo lavoro
-perchè non mi hai avvisata prima?
-solo adesso sono riuscito a ritagliarmi uno spazio di tempo per chiamarti...scusami ancora tanto amore mio

La ragazza non sentì le ultime parole. Quando Mark disse <...per chiamarti> già aveva riattaccato. Mai come in quel momento il cielo era in sintonia con i suoi sentimenti. Le nuvole piangevano gocce di pioggia fredde, allo stesso modo facevano i suoi occhi color nocciola, colme di lacrime per quella non considerazione del suo fidanzato. In tutta la giornata non aveva neanche avuto il tempo di avvisarla che sarebbe rimasto lì, oramai era passata in secondo piano rispetto agli animali. Sospirò a lungo e nemmeno la pioggia le dava più fastidio. Decise di ristorarsi ad un bar poco lontano da lì, in un qualche modo avrebbe dovuto impegnare il tempo rimasto. Si sedette ad un tavolo in fondo al locale e vicino alla vetrata. Ordinò una cioccolata con panna mettendo fine alla dieta che la stava tormentando da qualche mese. Assorta nel guardare la pioggia infrangersi contro il vetro, con il mento appoggiato sulla mano destra, senza nemmeno accorgerselo o volerlo, cominciò a pensare a quando faceva parte della squadra delle mew mew. Da quella fantastica avventura erano già passati tre anni e di essa rimaneva come ricordo il “ciondolo” per la trasformazione ma che aveva perso i suoi poteri. Pam era ritornata alla vita di sempre: aveva ripreso con successo il suo lavoro di modella e inoltre tra poco avrebbe esordito nel mondo del cinema con il suo primo film. Lory era partita subito dopo il compimento della missione per un viaggio studio a Londra. Per quanto riguardava Mina e Puddy, bè, di loro non seppe più nulla. Le vedeva qualche volta in giro per la città, un saluto e poi ognuno per la propria strada. Infine, Kyle e Ryan sembravano avessero levato le tende dal pianeta terra e che fossero scappati nella galassia più lontana dell'universo. Il suo gruppo, anzi ex gruppo, le mancava molto; ma era soprattutto Ryan a crearle un vuoto quasi incolmabile dentro. Ripensare alle loro continue litigate, a quando le aveva chiesto scusa per averla immischiata nel progetto Mew, al loro primo bacio le fece cadere un lacrima sul tavolo color metallo del bar.
-signorina, sta bene?- domandò la cameriera
-co-come!?
-le stavo chiedendo se stava bene
-chi io!?- esclamò scattando in piedi -ma certo! Guardi, sono in ottima forma!-continuò cominciando a piroettare su se stessa. Con la stessa enfasi lasciò il locale senza nemmeno consumare la sua ordinazione. La pioggia aveva smesso di scendere dal cielo; a quanto pare lui aveva risolto i suoi problemi e non aveva più bisogno di piangere. La ragazza sospirò a lungo e s'incamminò verso casa. Ma, come se i suoi piedi seguissero gli ordini di un altro padrone, si ritrovò davanti al caffè Mew Mew. C'era scritto “CLOSED” da ormai tre anni e sembrava che ancora adesso non ci fosse nessuno. Strano, pensò Strawberry, intorno ad esso non sono cresciute le erbacce. Un tuffo al cuore a questo pensiero. Molto probabilmente Kyle era ancora lì, Ryan era ancora lì.
-Ryan, Kyle!- urlò la ragazza -Ryan!- continuò avvicinandosi maggiormente. Li chiamò quattro, cinque, sei volte ma da dentro non provenne nessuna risposta. Illusa, si disse, sono in un'altra galassia, non ricordi? Doveva dimenticarsi delle Mew Mew, doveva dimenticarsi degli alieni e di Mash, di Kyle e di Ryan. Doveva prendere quei ricordi, buttarli sotto le scarpe e calpestarli tanto da renderli polvere che sarebbe stata spazzata via da una folata di vento.


-sei sicuro di quello che dici?
-purtroppo si. Questa volta la Terra è in serio pericolo. Non si tratta più di alieni, ma di qualcosa di molto, molto più pericoloso. Però devo ancora capire di che cosa si tratta
-bisogna ricostituire la squadra
L'altro annuì


il sole si stava aprendo un piccolo spiraglio tra le nuvole nere e una brezza leggera faceva volare i capelli di Strawberry. La ragazza si sedette su una panchina per farsi trasportare da quell'aria fresca
-qui ci venivamo sempre io e Mark- sospirò a bassa voce, come se avesse paura di sentirsi pronunciare quelle parole
-tutta sola, bambola?- chiese una voce roca dietro di lei. Strawberry si girò a guardare l'uomo alle sue spalle e si spaventò nel vedere quel volto trasandato, già segnato dall'ubriachezza alle 5 del pomeriggio
-veramente, me ne stavo andando!- rispose alzandosi dalla panchina. Lui però fu più veloce di lei; l'afferrò per un braccio attirandola a sé tanto che la ragazza si ritrovò a pochi centimetri dalla bocca impastata di saliva e a sturalavandini dell'uomo. Chiuse gli occhi, schifata. Ad un tratto sentì la presa venire a mancare, un tonfo e si sentì sollevare da qualcuno
-sbaglio, o sei ingrassata?
Strawberry riconobbe all'istante quella voce. Il suo cuore cominciò a battere all'impazzata. Si aggrappò al collo del ragazzo e lo strinse forte, come se avesse paura di perderlo ancora.
-Ryan!- esclamò trattenendo il pianto
-hey! Che ti prende!?
-niente- rispose frettolosamente la ragazza, staccandosi da lui e diventando d'un tratto seria
-non sei felice di rivedermi?- domandò il biondo con un enorme sorriso
-no per nulla per nulla no!- rispose Strawberry, incrociando le braccia -sono stata divinamente senza la tua tirannia
la ragazza sollevò il volto vedendo quello di Ryan adombrarsi
-devi venire con me. Io e Kyle ti dobbiamo parlare. Purtroppo per te mi avrai tra i piedi ancora per un po'
così dicendo si voltò, incamminandosi verso il caffè. Durante tutto il tragitto i loro sguardi non si incrociarono mai, forse il ragazzo si era offeso. Varcata la soglia del locale, Strawberry rivide con grande gioia le sue amiche: Mina sorseggiava il suo thè come sempre, Puddy correva sul suo immancabile pallone e Pam era appoggiata al muro
-come sempre sei l'ultima, mia cara Strawberry- affermò Mina, appoggiando la sua tazza di thè. Strawberry le rispose con una linguaccia
-Lory arriverà a breve- disse Ryan, rispondendo alla domanda che tutte le ragazze si erano poste nella loro testa
-abbiamo un nuovo nemico- disse Kyle uscendo dal laboratorio -ancora non abbiamo capito di cosa si tratta, ma qualcosa minaccia la terra. Sto approfondendo l'argomento. Appena avrò inquadrato la situazione, vi farò sapere. State attente però, potrebbe attaccare da un momento all'altro.
-puoi contare su di noi!- esclamò entusiasta Puddy, scendendo dal suo pallone
-il caffè Mew Mew riapre ufficialmente- riprese Kyle
-Ryan- mormorò Strawberry raggiungendolo nel suo angolo -prima, nel vicolo, non dicevo sul serio. A dir la verità sono felice di averti rivisto- continuò arrossendo -lo sai, mi sei mancato molto
in quel momento vide che il ragazzo si stava sfilando un auricolare dall'orecchio
-Parlavi con me!?
Strawberry si fece tutta rossa per la rabbia e gli urlò in faccia un sonoro:-NO!!!! per poco non rompeva tutti i vetri
-tu non cambi proprio mai!- continuò la rossa
tutti cominciarono a ridere, come ai vecchi tempi. Le Mew Mew erano tornate.

  
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