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Autore: b r i c i o l a    15/05/2009    2 recensioni
Kris fa una cosa importante. Lo lascia. Lascia chi le è smpre stato accanto, e si sfoga, si sfoga con la sua amica più cara.
Un momento di noia, e tutto è venuto fuori. spero vi piaccia
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'RPattz & KStew'
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Creazione di un piccolo momento di noia. Non ho mai scritto nulla su Kris, spero vada bene come mia prima volta.

Baci

Scimmietta

 

Cammino a testa bassa. So di aver sbagliato a comportarmi così con lui.

Dopotutto mi è sempre stato accanto quando stavo male, quando non riuscivo ad andare avanti.

E ora l’ho buttato via, come uno straccio che non mi serve più.

Ho sbagliato a fare così, lo so, me lo sento, ma non sarei riuscita a mentire.

Mentire solo per renderlo felice, per rendere felice mio padre, mia madre, mio fratello.

Mi sono resa conto, forse troppo tardi, che il sentimento che provavo per lui, è solo un bene immenso.

Io non sono una di quelle ragazze che mentono. Con lui, poi, non ci sarei neanche riuscita.

Riesce a scavare nel profondo di me, senza problemi. Mi chiedo ancora come faccia.

Entro nel locale, e mi avvicino ad un tavolo.

Non è ancora arrivata. Meno male, ora ho troppi pensieri nella testa, spero ritardi ancora per molto.

Sento la testa che sta per scoppiare, i miei pensieri, i miei ricordi, le paure, si fanno largo, si rincorrono come serpenti.

Sento le lacrime pungermi gli occhi e prendo gli occhiali dalla borsa. Non voglio che qualcuno mi veda piangere. Il mio orgoglio ne risentirebbe.

Giro la testa verso il vetro, appannato. Fuori il cielo è nuvoloso, come me. Altra ondata di lacrime, non riesco a trattenerle.

Appoggio la testa sulla mano, sconsolata.

Vorrei uscire e tornare da lui, ma so che farei del male sia a me che a lui. Non sarebbe giusto, perché io non lo amo. E lui lo sa.

La porta si apre, e lei entra. Mi viene incontro e si siede al tavolo.

Non dice niente, ma so che anche nella sua testa si rincorrono mille pensieri.

“Ho cercato di fare presto. Ora mi dici cos’è successo?”

Giro la testa, per puntare gli occhi nei suoi.

Quasi scoppio a ridere. È tutta disordinata. Ed è uscita così solo per me.

“Scusa. Non avrei dovuto chiamarti”

Lo dico in un sussurro. Si arrabbia.

“Non dirlo neanche per scherzo. Lo sai che sono sempre disposta ad ascoltarti”

Annuisco. Torno a guardare fuori.

Non credo di riuscire a farcela, ma ci devo almeno provare.

“L’ho lasciato. Non ce la facevo più”

Mi guarda. Poi anche lei gira la testa verso il vetro.

“Lo immaginavo. Ora cosa hai intenzione di fare?”

Bella domanda.

“Non lo so. Ti ho chiamata per questo”

Non lo so davvero. In questo momento, vorrei fare tutto e niente. Dio come sono complicata.

“Cosa ha fatto?”

La guardo. Sinceramente, non lo so.

“Non ne ho idea. Non l’ho guardato in faccia”

Annuisce. Neanche lei sa come aiutarmi. Mi alzo, faccio per andarmene. Non mi ferma, anzi, mi segue.

Non ho preso la macchina, continuo a camminare a testa bassa senza fermarmi.

Le lacrime hanno ripreso a scendere copiose sul mio viso.

“Perché lo hai fatto, se stai così male?”

Mi giro, spiazzata. Sto davvero così male ai suoi occhi?

“Perché non lo amo. E tu lo sai, lui lo sa. Lo sanno tutti ormai!”

Riprendo a camminare. Era una domanda stupida, lei sa tutto ciò che provo.

“Si ma c’è dell’altro vero?”

Oh Nikki, diamine smettila! Le sai le risposte, perché continui a farmi del male?

“Si. Si c’è dell’altro. L’ho lasciato, perché da quando abbiamo iniziato a girare quello stupido film, nella mia testa c’è solo Rob. Ho cercato di stargli lontana, ma non ci riesco”

Si avvicina. Mi fa girare e mi abbraccia. La stringo forte e mi sfogo.

La mia vita è tutta un problema. Forse se non fossi venuta al mondo, tutti, compresa me stessa, starebbero meglio.

Riesco a fare del male a chiunque mi voglia bene.

Faccio del male ai miei genitori, perché non sono una ragazza modello.

Faccio del male ai miei amici, perché non sempre riesco a confidarmi.

Faccio del male a chi amo, faccio del male a tutti.

Con Nikki è diverso, lei mi capisce, lei c’è.

Mi stacco, mi guarda negli occhi.

“Chiama Rob. Lui ti aiuterà meglio di me”

La fa facile. Non credo di riuscire a chiamarlo. Correrebbe qui come impazzito, e pretenderebbe di sapere tutto.

Non sa di quello che provo per lui. Non sa, che la notte, il mio ultimo pensiero è lui, e che la mattina, è sempre lui  il mio primo pensiero.

“Kris mi nascondi qualcos’altro?”

Sei troppo sospettosa amica mia. Non ti nascondo nulla.

“No. Sta tranquilla, ti ho detto tutto”

Si calma. Camminiamo ancora un po’.

L’aria fredda della sera mi aiuta a mantenere lucida la mia mente. Nikki lo sa. Per questo mi viene a prendere ogni sera.

Poi, lo vedo. È seduto su una panchina, nascosto alla luce dei lampioni.

Sembra morto, è pallido, non c’è traccia della solita luce nei suoi occhi.

Oh Miki, cosa ti ho fatto?

Nikki si accorge del mio sguardo, e mi trascina lontano.

“Grazie”

Riesco a sussurrare solo questo.

Esco il telefonino dalla borsa. Ora so cosa devo fare.

Scrivo e invio. Spero mi capisca.

Mi dispiace

 

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Mi dispiace

 

   
 
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