Dinner
E ricorḍ. Ricorḍ una tavola e una famiglia. E la sera fuori . Il buio e solo qualche lampione, e la luce di una casa di fronte. Ricorḍ la cena nel suo piatto e il pane al centro della tavola.
-Mi passi l’acqua per favore?-
E ricorḍ un uomo che raccontava la sua giornata di lavoro. La battuta di un ragazzino seduto al suo fianco e le risate di tutti.
Ricorḍ che in tv davano un quiz.
-Certo che ce ne mette per rispondere!-
E ricorḍ la luce della cucina e il corridoio buio. E una sottile falce di luna al di sopra della casa di fronte.
-Ne vuoi un altro po’?-
-No sono pieno.-
Ricorḍ che fuori era freddo e che di fronte a lui qualcuno sorrideva.
-Ecco ha anche sbagliato!-
E Ricorḍ.
Luce e tepore e buio tutt’intorno.
§§
Il titolo è decisamente stupido, e non escludo che lo sia anche la storia. Peṛ per qualche assurdo e complicato motivo c’è dentro un pezzo del mio cuore.