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Autore: EvaEvangeline    15/05/2009    1 recensioni
Un autobus, una coincidenza, un incontro col passato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: L'ho scritta molto tempo fa, mentre tornavo, appunto, a casa da scuola in autobus...
Spero non sembri banale! E' un 'pezzo' a cui sono molto legata.
Buona lettura

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Autobus.
Osservo il Mondo Frenetico attraverso il grande finestrino rimanendo ovattata nell'universo della musica e muovo leggermente le labbra sussurrando parole allo spiritello invisibile che le porterà all'orecchio di qualcun altro lasciandogli la melodia nella testa durante tutta la giornata.
Il mondo si ferma. Le porte si aprono e altri passeggeri entrano a far parte del mio universo ovattato. Un viso conosciuto. Lo guardo trova, curiosa. Anche lui mi guarda, due occhi neri, profondi come un baratro senza fine e in quel baratro ritrovo un mio piccolo pezzo di vita. Manuel viene verso di me sorridendo spavaldo, io abbasso il volume della colonna sonora del mio mondo e sorrido, sincera. Si china e mi da un bacio sulla guancia un po' troppo vicino all'angolo delle labbra. Mi alzo, cedendogli il posto e occupando le sue gambe. Mi abbandono con la schiena all'indietro sul suo petto poggiando la testa sulla su spalla, vicino alla sua. In quei sette giorni in cui eravamo stati insieme non eravamo mai stati vicini come ora così naturalmente e serenamente. Gli porgo una cuffia sempre senza dire una parola, e in quel momento anche a lui arrivano le stesse parole che riecheggiano nella mia mente
'Eri bellissima, lasciatelo dire ma anche stavolta so che non mi crederai...'.
Lui con una mano mi accarezza il volto, delicatamente.
“Questa canzone mi ricorda te...avrei voluto dirti come ti vedevo, cos'eri per me...ma non ne ho mai avuto il coraggio e questa canzone esprime tutto ciò che significavi”
Le sue dita disegnano dei cerchi sulle mie gote, delicate, sfiorano ogni angolo del mio viso.
“Vuoi saper quale mi ricorda te, invece?”
Seleziono 'U + Ur Hand' di Pink, vado avanti veloce fino al punto critico 'Cause you know it is over, before it begain'. Manuel smette all'istante di accarezzarmi il viso e mi guarda, il nero dei suoi occhi è un nero infernale, i nostri visi sono ad una distanza insignificante. Mi volto e continuo guardare il soffitto dell'autobus sopra il quale ci siamo dimenticati di essere
“Lo sapevo che sarebbe finita subito, ti conoscevo poco ma abbastanza da capirlo, vedevo la luce affievolirsi nei tuoi occhi man mano che passavano i giorni. Vedevo la tua paura, i tuoi timori, le tue sofferenze.”
Non disse niente, riprese a sfiorarmi il volto con dolcezza sentivo ogni mia cellula vibrare ogni volta che le sua pelle sfiorava la mia. Chiudo gli occhi lasciandomi trasportare dalle note a dal dolce tocco di Lui sul mio viso. All'improvviso fisso i miei occhi color cielo nel suo baratro scuro senza fine, alzo leggermente la testa tenendola inclinata. E, improvvisamente, quel baratro non è più senza fondo, vedo la fine, scruto, cerco e finalmente trovo. Quello che in sette lunghi giorni non sono mai riuscita a trovare adesso è lì, davanti me. Il mio Cielo si avvicina al Baratro nero non più senza una fine, ormai sono completamente immersa nel suo nero profondo. Il buio si mischia alla luce, la luce si immerge nel buio, non sono più due cose distinte ma una sola che si muove, gioca, palpita, riecheggia, vibra.
Il Mondo Frenetico si ferma più e più volte, senza che noi ce ne rendiamo conto persone sempre diverse entrano ed escono dal nostro universo ovattato fino a che luce e buio ritornano ad essere due cose diverse, separate.
Manuel prenota la fermata successiva, io mi alzo e lui, in piedi davanti a me, sfiora delicatamente la mia fronte con le sue labbra. Prima di rientrare nel Mondo Frenetico il Baratro mi mostra un'ultima volta la sua fine per poi scomparire per sempre inghiottito da un universo dal volume troppo alto.
Prenoto la fermata successiva che mi lascia davanti casa ed esito davanti alle porte d'uscita del mio Mondo Ovattato perché so che una volta varcata la soglia tutta l'essenza della magia svanirà sempre e non si potrà più tornare indietro.
  
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