Osservavo la porta che ci separava, sforzandomi di immaginarti in piedi, magari con qualche spartito davanti.
Ed il violino.
Non te l’ho mai detto, ma ho sempre preferito il violino al pianoforte.
Non so, forse perché davanti il pianoforte sembri solo un mero oggetto nelle sue grinfie.
Col violino, invece, la scena è tutta per te.