“Vita di morte”.
Vita secondo programma.
Lavoro, casa, tasse,
ospedale,
becchino.
Vita secondo immagine.
Pelle di plastica e plastica sotto la pelle.
Sorrisi applicati ad occhi spenti e meccanici.
Fumoso calore grigio tra carcasse di cemento,
esistenze espresse in cifre,
alberi dalle teste mozzate,
randagi nel ciarpame.
La chiamano vita non sanno che č morte.