Un piccolo bambino biondo correva lungo i corridoi dell'accademia jedi, non
sapeva bene dove doveva andare ma sentiva come una voce che lo chiamava e il suo
desiderio di raggiungerla era più forte di quanto potesse sopportare.
Arrivò in una sala, c'erano alcuni jedi che parlavano ma lui sentiva
qualcos'altro, era come se una forza superiore volesse mostrargli qualcosa e lui
non vedeva l'ora di scoprire di cosa si trattava.
Non poteva rifiutarsi, tirarsi indietro, non che fosse mai stato un bambino
particolarmente curioso, era nella norma, questa volta però questa forza
proveniva da un posto sconosciuto, qualcosa che non poteva controllare, non
poteva trattenere.
Continuò a correre alla ricerca di questo qualcosa, sperava di trovarlo presto
perché si stava stancando di correre.
Poco dopo si fermò in un altro corridoio, ansimante, si guardò intorno, i suoi
occhi carichi di speranza scrutarono l'ambiente intorno a lui ma non videro
niente di significativo. tutto sembrava esattamente come al solito.
L'accademia jedi era fredda e distante per lui e nonostante ormai dovesse
considerarla come una casa non riusciva a farlo, sentiva che gli mancava
qualcosa.
Si appoggiò al freddo muro con la schiena e cercò di riprendere fiato, non
poteva arrendersi, doveva continuare a cercare.
Per qualche istante sentì ancora quel fuoco dentro il suo cuore, come se volesse
infondergli ancora coraggio e così riprese a cercare.
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"cercarlo tu non dovrai" disse il maestro Yoda con una specie di sorriso nel
volto "Lui a trovare te sarà"
"Io non sono pronto" borbottò Qui-Gon "non voglio allenare, non posso
permettermi di fallire ancora, non voglio che succeda quello che è successo con
Xanatos"
"Colpa tua stata non è." continuò il vecchio maestro
Qui-Gon scosse la testa incredulo, non poteva, non voleva prendere un altro
padawan, significava soffrire ancora e lui non voleva.
Sapeva che il maestro Yoda parlava così per il suo bene ma lui stavolta non
voleva affrontare
"mandarlo via allora dovrai" disse il maestro Yoda
"mandarlo via?" chiese Qui.Gon sorpreso
Yoda sorrise e si voltò verso la porta, un bambino biondo stava davanti alla
porta in silenzio come se aspettasse qualcosa o qualcuno.
Qui-Gon sgranò gli occhi sorpreso, non poteva credere che quel bambino così
piccolo fosse arrivato da lui da solo "come..?"
Yoda sorrise nuovamente "la forza.."disse prima di uscire dalla stanza lasciando
i due da soli
Qui-Gon si mise le mani sul volto e scoppiò a piangere, sentiva ancora lui una
forza immensa ora che si trovava accanto al ragazzo ma non sapeva spiegare il
perché, provava sentimenti che credeva di aver dimenticato da tempo.
Obi-Wa si avvicinò timidamente a Qui-Gon e lo fissò con aria colpevole "perché
state piangendo? è colpa mia?"
Qui-Gon allungò la mano e gli accarezzò dolcemente la testolina bionda "no,
piccolo non è colpa tua"
Obi-Wan abbozzò un sorriso ed i suoi piccoli occhi celesti sembrarono brillare
"come ti chiami piccolo?" chiese il maestro
"Obi-Wan" rispose il più piccolo con fermezza
"Sentivo che mi avresti trovarlo"
il bambino sorrise "lo sentivo anche io" disse prima che una lacrima gli rigasse
il giovane viso.
"ora sento che posso ricominciare da capo.." Qui-gon si asciugò le lacrime e
abbracciò il bambino sicuro che questa volta le cose sarebbero andate nel
migliore dei modi, Obi-Wan non lo avrebbe abbandonato.