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Autore: Betulini2000    15/11/2016    0 recensioni
El secreto de Puente Viejo- Anno 1938. La famiglia Castro Castañeda vive felice e serena a Cuba, il tempo è passato in fretta ed Esperanza e Beltrán sono ormai grandi. All’Havana sono contenti, ma Puente Viejo attira come una calamita. Hanno bisogno di chiarire tutti i dubbi che abitano nella loro mente e, non potendo resistere al desiderio di scoprire quali segreti nasconde il paesino spagnolo, metteranno a rischio il loro. Lanciandosi in questa grande avventura, riusciranno a mantenere il segreto più grande? O verranno scoperti da chi in passato ha fatto tanto male ai loro genitori?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maria Castañeda, Martin Castro, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anno 1942
Ormai era luglio inoltrato e si moriva dal caldo nella bellissima Cuba, quindi Esperanza preparò una bella caraffa di limonata per Manuél e suo padre. Quei due erano proprio inseparabili, non si erano mai visti cognato e suocero più legati e la giovane non poteva che rallegrarsene: i due uomini più importanti della sua vita erano affiatati e complici, fin troppo … da qualche mese , infatti, confabulavano alle sue spalle e non saperne il motivo la rendeva inquieta. María, che sicuramente era al correte del segreto, cercava di calmarla e Manuél restava sempre sul vago quando lei chiedeva spiegazioni. Che marito testardo che le era toccato in sorte! Si erano sposati esattamente un anno prima, a Puente Viejo, tra l’affetto di tutti i loro cari. Era stata una cerimonia semplice e tradizionale, quella che lei sognava da tutta la vita. Gonzalo l’aveva accompagnata all’altare con le lacrime agli occhi e l’aveva affidata all’uomo che amava baciandola sulla fronte, Beltrán e Juanita, già incinta del loro primo figlio, erano stati i due testimoni ed avevano avuto la fortuna di essere sposati da don Anselmo, che era venuto a mancare appena due mesi dopo le nozze. Ricordava ogni dettaglio come se fosse passato appena un giorno: i fiori bianchi che ornavano la navata della chiesa e simboleggiavano il loro primo bacio mancato, i cavalli che li avevano accompagnati in piazza, che rappresentavano il loro primo bacio, poi la dolce musica di una chitarra che intonava la marcia nuziale e che rimandava alla loro prima volta, ed ancora il primissimo ballo da marito e moglie sotto il cielo stellato e la loro prima notte di nozze, passata nella camera più lussuosa del Jaral. Non sarebbe stato possibile dimenticare tutte le emozioni vissute, come non lo sarebbe stato cancellare l’amore che sentiva per il suo bellissimo marito dagli occhi cerulei.
“Madre, volete un po’ di questa deliziosa limonata?” chiese a María, accarezzandosi la pancia che cominciava a pesare. Era ormai al settimo mese di gravidanza.
“si, grazie tesoro mio. Questi bozzetti mi stanno prosciugando, con il contributo del caldo” rispose la madre asciugandosi elegantemente la fronte imperlata di sudore. Da circa undici mesi, la donna era entrata in collaborazione con la casa di moda dei Fresnedoso, faceva la stilista e periodicamente inviava al Jaral dei modelli che poi venivano spediti direttamente a Parigi. Le modelle più belle di tutta la Francia sfilavano con indosso le sue creazioni, che venivano apprezzate dai più grandi stilisti del mondo. In poche parole aveva realizzato il suo sogno e tutto era iniziato confezionando il vestito da sposa della sua piccola Espe, era talmente bello da folgorare Pía e Roque, i quali subito le avevano proposto di lavorare al loro fianco.
“ecco a voi”Esperanza le porse il bicchiere ed iniziò a riempire quelli di suo padre e di suo marito, che vide spuntare dalla porta d’ingresso.
“finalmente vi fate vivi. Amore mio, non ti vedo da ieri sera, mi hai fatto davvero preoccupare, si può sapere dove siete stati?”
“ho una sorpresa per te, tesoro.” Subito iniziò a legarle una benda sugli occhi
“ma perché mi stai bendando?”
“fidati di me”
“ma dove mi porti? Perché?” cercò di  ribellarsi lei mentre il futuro padre di suo figlio le guidava fuori dalla villa tenendola per mano.
“te l’ho detto, è una sorpresa”
Gonzalo e María assisterono alla scena con il sorriso sulle labbra, poi quando i ragazzi uscirono, Martín si chinò a baciare la moglie.
“credi che le piacerà?”
“ne sono certo, vita mia. Ma piuttosto dimmi, dov’è quella birbantella di Clara?”
“con Gabriel.”
“ancora con lui? Sento che se continuiamo così me la porterà via in men che non si dica”
“anche se lo facesse sarebbe per puro e semplice amore, e noi sappiamo benissimo che questo non sente ragioni. E poi resterà sempre la tua piccolina, come Espe. Nonostante stia per diventare madre continui a chiamarla bambina mia”
“anche tu la chiami così” cercò di giustificarsi.
“è vero. Oggi è arrivata una lettera da parte di Beltrán, ma non ho avuto il tempo di leggerla per via del troppo lavoro” Gonzalo la prese e la lesse mentalmente.
“cosa dice?”
“che il piccolo Bosco cresce sano e forte e che il loro studio fotografico procede a gonfie vele.”
“ne sono felice, anche se mi sarebbe piaciuto avere qui lui e tutta la sua famiglia.”
“già, chissà quanto sarà cresciuto il nostro nipotino dall’ultima volta che l’abbiamo visto”
“presto avremo un bel pargoletto della nostra primogenita che girerà per la tenuta”
“non vedo l’ora di stringerlo o stringerla tra le braccia, María” disse sedendosi sul bracciolo della poltrona su cui stava seduta la sua amata ed accarezzandole piano la schiena.
 
“Manuél! Sono parecchi minuti che camminiamo … dove stiamo andando?”
“ eccoci arrivati!” le tolse la benda, stupendosi ancora una volta della morbidezza dei suoi capelli. La giovane aprì gli occhi e restò senza parole.
“buon anniversario tesoro” le disse con un sorriso a trentadue denti. Espe non poteva credere ai suoi occhi: era davanti ad una locanda! Era un edificio nuovo di zecca, con le pareti bianche ed un’insegna blu con delle stelline dorate, sulla quale c’era inciso: “posada del destino- il destino è scritto nelle stelle”.
“o mio dio, amore mio. È … è … stupenda”
“è nostra. Mi dicevi sempre che il tuo sogno più grande era quello di aprire una locanda, così ho pensato bene di unire il tuo sogno al mio di diventare astronomo ed ecco qui l’albergo da dove si possono ammirare le stelle nel modo migliore. E poi vista la tua conoscenza delle lingue accoglieremo ospiti internazionali”
“non ci posso credere.”
“ebbene credici, perché da oggi questa sarà la nostra seconda casa. Questo posto sarà lo scenario del nostro amore e vedrà crescere tutti i nostri figli” la guardò negli occhi e le accarezzò teneramente il ventre, in quel momento il loro figlioletto tirò un calcio, come per esprimere anche la sua di gioia.
“hai visto? Anche la nostra bambina o bambino approva e ne è entusiasta”
“grazie, Manuél. Sei il miglior marito del mondo” lo baciò e vennero travolti da quel vortice di passione e dolcezza che caratterizzava ogni loro effusione.
“questo ed altro per le mie uniche ragioni di vita” si chinò e schioccò un bacio anche alla pancia della moglie, che rise e pianse insieme per l’emozione.
“buon anniversario anche a te, amore mio.”
“è solo il primo dei tantissimi anni che vivremo insieme e saranno uno  più felice dell’altro, ne sono certo. Perché mi basta stare con te per essere completo e gioioso”
“finché staremo insieme niente andrà mai storto, e io non mi separerò mai da te, mai” Esperanza intrecciò le sue dita a quelle di Manuél ed insieme entrarono per dare un’occhiata all’interno della struttura.
   
 
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