Beh come cominciare se con un Ciao!! XD apparte gli scherzi so di avere un'altra fan fiction in corso però ho delle buone ragioni se ho cominciato anche questa. La prima è che praticamente ho avuto la febbre in questi giorni e stando senza fare niente mi è venuta questa idea e non ho potuto non scriverla. Poi la seconda ragione è che comunque la scuola è quasi finita e quindi avrò il tempo di occuparmi di entrame le fic. Spero che questa qui vi piaccia, anche se questo capitolo è un po' unadescrizione dei personaggi principali...ma nei prossimi ci sarà da divertirsi. Vi auguro una buona lettura!!

Non avrei mai creduto che sarebbe andata a finire così, non avrei mai lontanamente immaginato che quella lotta che durava ormai da così tanto tempo avrebbe potuto ottenere una fine così orrenda e poco gloriosa. Avevo sempre immaginato che alla fine ci sarebbe stato un vincitore che avrebbe esultato ed umiliato il perdente, ma in quella situazione eravamo tutti sconfitti, ci eravamo resi conto di essere stati solo dei grandi egoisti e di non esserci accorti di quello che ci accadeva intorno, se forse fossimo stati meno presi da noi stessi e più attenti al resto avremmo sicuramente avvertito che c’era qualcosa che non andava…ed ora?? Ora che tutto ci stava sfuggendo dalle mani come avremmo fatto a risolvere quell’assurda situazione?

“Il wonderful school”  Uno dei collegi più ignorati e sconosciuti sulla faccia della terra. Quando lo vidi la prima volta anche io ne rimasi inorridita, le foto e le descrizioni su internet erano puramente inventate o dovevano risalire ad un tempo molto ma molto remoto. Poi però ci fai l’abitudine e ti accorgi che infondo non è poi così male e ci sono tante persone che condividono le tue stesse idee che ti danno la possibilità di confrontarti con loro, ma che inoltre ti aiutano ad isolarti da quella che noi definiamo la vita reale. Già perché siamo chiusi in questo perimetro che per quanto grande è sempre un rettangolo che ti separa dal resto del mondo e ti permette di isolare quelli che sono i reali problemi ma in cuor tuo sai che ben presto torneranno.
Avevo la semplice età di 7 anni quando misi per la prima volta piede in questo collegio, faticai un po’ prima di farmi degli amici, forse perché ero una bambina un po’ timida o forse perché avevo sempre avuto molta difficoltà a fidarmi delle persone. Già!! Doveva essere sicuramente la seconda opzione, i miei erano morti quando io avevo solo 5 anni e in quei due anni che mi dividevano dall’ingresso al collegio avevo cambiato ben 8 famiglie. Da dopo la morte dei miei, odiavo tutti quelli che mi circondavano e probabilmente avrei semplicemente gradito qualche attenzione in più invece di essere riempita di giocattoli, ma questo non arrivava alle menti dei miei cari genitori adottivi che così stanchi mi riportavano all’orfanotrofio dopo un  massimo di 4 mesi e dicevano alla direttrice che avevo qualcosa che non andava e che avevo più bisogno di uno psicologo che di una famiglia. Gli ultimi che ebbero la strampalata idea di adottarmi mi portarono in questo collegio dopo un piccolo inconveniente con la scuola nella quale mi avevano iscritta. Ho sempre pensato che avevo dovuto fare qualcosa di molto cattivo per farmi odiare così da tutti quelli che tentavano invano di darmi il loro affetto, forse era per questo che non credevo più a nessuno di quelli che mi dicevano che mi avrebbero resa felice e che mi avrebbero protetto ad ogni costo. Beh diciamo che da quel tempo di incomprensioni e di odi ero vagamente cambiata, ho 16 anni e non sono più una bambina, adesso sono una donna e quel maledetto collegio è diventato la mia vera casa dato che vado dai miei genitori adottivi solo durante le vacanze e a volte neppure per quelle. Gli occhi celesti e i capelli del medesimo colore sono solo alcuni degli elementi caratteristici della mia bellezza, non per vantarmi ma sono una delle ragazze più carine del collegio, ovviamente insieme alle mie care amiche.

“ciao Bulma” la voce di Chichi mi distoglie dai miei pensieri mentre la vedo sedersi al mio fianco. Capelli neri sulle spalle leggermente mossi, occhi dello stesso colore intenso, abbigliamento leggermente sportivo ma allo stesso tempo alla moda e raffinato. Adoro il suo modo di vestire ma allo stesso tempo lo trovo molto lontano dalla mia concezione di abbigliamento che varia  a seconda del mio umore.
“ciao” la saluto con un semplice gesto della mano e con un sorriso mentre vedo che anche le altre del gruppo si avvicinano prendendo posto al tavolo della mensa all’aperto che fino a poco fa era occupato solo ed esclusivamente da me. Laura, capelli castani scuri lunghi fino a metà schiena rigorosamente lisci, indossa una gonna molto corta e una t-shirt attillata, le piace farsi notare, ma anche se sembra una ragazza molto carina e dolce è meglio che non la facciate arrabbiare, altrimenti vi mostrerà la parte peggiore del suo carattere. C-18, capelli a caschetto lisci e biondi, jeans e t-shirt, semplici quasi come la sua bellezza, occhi di ghiaccio. Un po’ chiusa in se stessa ma se riesci a fartela amica si apre come un libro. Caty, capelli castani chiari ricci, poco più sotto delle spalle, occhi blu intensi, short e top è il suo abbigliamento giornaliero. Sembra strano ma sa tutto su tutti riesce a sapere quello che accade dopo un minuto e ci tiene informate sulle new del collegio.
“ciao ragazze” diciamo all’unisono io e chichi mentre le altre sorridono e cominciano a mangiare il loro pranzo
“Caty?” domando alzando un sopracciglio come per incitarla a dirci che cosa c’è di nuovo oggi
“avete presente James Ollon?” dice gesticolando con la forchetta
“il giocatore di baseball?” domanda Chichi
“si proprio lui sembra che abbia chiesto a Marion di uscire”
“chi? Quella smorfiosa montata di testa?” dico incredula
“già e lei gli ha risposto che quando impererà a giocare bene a baseball allora lei uscirà con lui” scoppia a ridere mentre io e le altre le facciamo da sottofondo
“non ci posso credere” dice c-18 “quel novellino ha avuto il coraggio di chiedere un appuntamento a mister ricchezza”
“già” risponde Caty
“peccato che ben presto ritornerà nel suo bel castello di diamanti” risponde Laura sorridente”
Scosto lo sguardo rimanendo a fissare incantata il ragazzo che prende posto ad uno dei tanti tavoli della mensa.