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Autore: Natsumi Raimon    16/11/2016    3 recensioni
Questa storia partecipa all'Iniziativa Femslash2016
[Supercorp]
Un momento rubato dalle vite di Kara e Lena.
Dal testo:
Un fascio giallastro di luce tenue, tremante, giunge dalla soglia e si proietta sul parquet graffiato.
Kara inspira e sente una nota aspra ma intensa, arancia e zenzero.
La mano stringe il legno e spinge in avanti, aprendo piano la porta.
-Giornata dura?-
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di schiuma e vetri appannati






Blu scuro. È il colore del suo appartamento, quando scende la notte e le luci sono spente. 
La finestra del soggiorno è aperta, l’ha lasciata così, la lascia sempre così. Svolazza dentro e si scrolla di dosso il peso di una giornata infernale: il lavoro, le rapine, la bozza dell’articolo, il DEO, le scadenze, gli inseguimenti, le riunioni…
La porta del bagno è socchiusa, un fascio giallastro di luce tenue, tremante, giunge dalla soglia e si proietta sul parquet graffiato. 
 
Kara inspira e sente una nota aspra ma intensa, arancia e zenzero.
 
La mano stringe il legno e spinge in avanti, aprendo piano la porta. Lena è lì e Kara la osserva: pelle nivea, labbra schiuse, occhi chiusi, le ciglia, che le accarezzano la guancia, sembrano ciuffi di fuliggine. È immersa nella vasca, sommersa dalla schiuma e l’acqua è così calda che sbuffi di vapore hanno avvolto il bagno e appannato i vetri. 
La voce di Lena la riscuote, la strappa ai suoi pensieri e Kara vi legge un languore che la riscalda -Giornata dura?-
Sospira. Lena ruota appena il collo niveo ed è l’unico cenno cui necessita per sfilarsi il costume di dosso e scivolare nell’acqua calda, insieme a lei. I capelli di Lena sono costretti in una crocchia e riccioli corvini le circondano il viso. 
 
È bella, pensa Kara, chissà cosa ha fatto per meritarsela.
 
Guarda le candele arancioni, sul bordo della vasca bianca, sul lavandino, sull’armadietto di legno di frassino. L’acqua le lambisce la pelle, le gambe di Lena scivolano tra le sue, pelle contro pelle. Sente ogni peso abbandonarla, lavato via dalla schiuma che odora di agrumi. Lena ama i toni aspri, lei ama respirarli tra le sue braccia. La donna si avvicina, noncurante dello sciabordare dell’acqua che danza attorno ai loro corpi, avvicinandosi alle pareti concave della vasca, pronta a scalarle. Si rannicchia su di lei, la stringe e sospira, abbandonando la testa sul suo seno. I riccioli le solleticano il mento e le sfugge un sorriso. Abbassa il viso e accosta le labbra all’orecchio di Lena, lo mordicchia appena prima di sussurrarle, con sincerità -Ora non più.-
 
 
 
E, mentre l’acqua schizzava sulle piastrelle di porcellana celesti del suo bagno, agitata dai movimenti, dalle carezze, Kara sentì i suoi problemi svanire tra schiuma e nuvole di vapore.
 
   
 
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