18/11/2016
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Grims || макіяж
«Tieni gli occhi aperti, gioia, o sarà un disastro… guarda su… no, cara, non sbattere le palpebre!»
Rozālija si morse nervosamente il labbro, incerta, gemendo con il mento sollevato mentre cercava di tenere gli occhi aperti. «È davvero necessario?» belò, con una vocetta affranta, in direzione della giovane donna impegnata a metterle con fatica il mascara sulle ciglia.
Marija, il pettinino nero tra le dita e la punta della lingua che fuoriusciva involontariamente da un angolino della bocca, ignorò le lamentele infantili della ragazza e continuò imperterrita a truccarla, simile per metà a un’amica e per l’altra a una madre decisa a rendere un po’ più femminile la bella fanciulla davanti a lei.
«Assolutamente! Non ti permetterò di uscire finché non ti sarai fatta mettere un po’ a posto.»
Lettonia fece appello a tutte le sue forze per non allungare lo sguardo verso la provocante scollatura dell’ucraina, che lasciava in bella vista i suoi seni prosperosi. Quando l’aveva conosciuta, le aveva dato l’impressione di una mamma tenera e apprensiva: ed era così, Ucraina, ma quella sua amabile dolcezza e disponibilità non le impedivano di rivelarsi, quando voleva, come la donna briosa ed espansiva che era in fondo.
Era emotiva e sensibile, ma sapeva mostrarsi, quando voleva, spigliata e decisa. Le era grata, Rozālija, che spesso temeva di dire cose sbagliate davanti agli altri – certe esperienze personali non avevano certo aiutato – e che guardava con ammirazione la giovane e affascinante donna che non esitava a venire in suo aiuto in momenti di difficoltà.
Dal canto suo, Marija faceva di tutto per riuscire a far uscire la povera lettone dal suo guscio. Era stata lei, quel pomeriggio, a bussare a casa sua e ad annunciare che quella sera l’avrebbe portata fuori a festeggiare; ed era stata lei stessa ad impegnarsi per renderla il più bella possibile – non che generalmente non lo fosse, sia mai! Ma una ragazza ogni tanto ha bisogno di vestirsi bene per uscire, no?
Lettonia non era a suo agio in quel vestito già fin troppo corto per lei – non aveva osato, Ucraina, darle una gonna che arrivasse troppo sopra le ginocchia, ma Rozālija riusciva a vergognarsi comunque… anche se non poteva negare di trovare bellissimo quell’abito, per non parlare di quell’acconciatura! Oh, adorava il modo in cui Marija le aveva pettinato i capelli, come glieli aveva arricciati e sistemati; non erano mai stati più belli.
«Non ce la faccio più…»
«Ho finito!» esclamò l’ucraina. «Serviva solo un po’ di pazienza. Guardati!»
La prese per le spalle e la accompagnò verso la specchiera della camera. Lettonia fece davvero fatica a riconoscersi: era davvero lei, la ragazza del riflesso?
Marija portò una mano alla bocca, con l’espressione di chi pare sul punto di commuoversi. Rozālija andò nel panico: «No, no, non piangere! Poi ti colerà tutto il trucco!»
Ucraina però sorrise, spostando la mano verso il petto. «Sei bellissima, tesoro. Persino più del solito.»
Quel “persino più del solito” non poté che far arrossire la ragazzina, che ringraziò tra sé e sé il trucco che probabilmente riusciva a nascondere un po’ del rossore. «È merito tuo…» sussurrò appena, timidamente, abbassando lo sguardo. Marija allargò ancora di più il sorriso, afferrandole una mano e portandola verso l’ingresso.
«Vedrai, sarà una serata meravigliosa!»
Lettonia sorrise dolcemente. Dopotutto, passare una sera fuori non sarebbe stato tanto male.
Angolino pucciopatato
Da tempo desideravo scrivere qualcosina su queste due, e finalmente se n'è presentata l'occasione! Sono la mia coppia shoujo-ai preferita di Hetalia, per non parlare del fatto che li amo in tutte le versioni.
Mi sarebbe piaciuto scrivere qualcosa anche con il mio dolcissimo Raivis, ma non avevo idee ed è meglio non sforzarsi per forza di scrivere qualcosa o esce un obbrobrio XD sarà per un'altra volta~
Auguri, cucciolini miei! **
(P.S.: il titolo significa "trucco" in lettone e ucraino, penso sia intuibile ma meglio specificare :'D)