Ciliegie Rosse e Ciclamini

'' Ehi dammi la mano, il sentiero è scosceso '' disse Takeru, come al solito iperprotettivo verso la piccola Hikari.

Hikari gli porse il roseo palmo. Takeru toccò la sua pelle delicata, e l'aiutò a superare quello spazio di sentiero pericolante. Si trovavano nel mondo digitale.
Era una meravigliosa giornata di sole, il cielo era limpido con dei riflessi rosati ed il vento leggero e delicato accarezzava i loro volti.

Tutto intorno a loro dei minuscoli uccellini cantavano allegramente una melodia dai loro nidi. Il prato era pieno di fiori dai colori sgargianti e sfavillanti, gremito di ciclamini e roselline rosa. Ma i due ragazzi erano li perchè era la stagione delle ciliegie, la stagione in cui quei meravigliosi petali rosati cadevano dagli alberi e danzavano nell'aria rimpiendo di letizia i cuori puri degli osservatori più attenti.

'' Da questa parte '' disse audacemente Takeru. Kari lo seguì fiduciosa, sorridente, guardandolo con dolcezza e grazia.

'' Eccole le abbiamo trovate '' disse felicemente Hikari '' sembrano davvero ottime ''.

Takeru si arrampicò coraggiosamente sull'albero salendo su un masso. Ne prese una manciata, la porse ad Hikari, che sorrise deliziata di fronte a quei frutti squisiti e anche davanti all'agilità e alla bravura di Takeru ad arrampicarsi sugli alberi. Le pose nel piccolo cestino che si era portata da casa.

Takeru gliene porse un'altra manciata, un'altra, e un'altra ancora finchè la piccola cesta non era quasi colma.

'' D'accordo Takeru, puoi anche scendere direi che queste bastano e avanzano '' disse sorridendogli dolcemente.

Ma per sbaglio mentre scendeva, urtò un ramo in cui celato c'era attaccato uno sciame di api.

Non se ne accorse finchè non vide uno di quei minuscoli insetti gialli a striature nere avvicinarsi minaccioso al suo candido viso. Urlò per l'inaspettata e sgradevole sorpresa.

L'ape si posò sul labbro inferiore di Takeru proprio come se volesse baciarlo, ma in realtà gli fece una dolorosa puntura, lasciandogli un dolore urente ed un piccolo gonfiore rosso.

Hikari si preoccupò da morire per quell'innocua puntura su quella zona del viso cosi delicata. Si intristì. Gli corse incontro con slancio e con accorata preoccupazione.

'' Oh no! Takeru! Stai bene? Ti ha punto? Ti ha fatto male? '' disse in eccessiva apprensione.

Takeru scese velocemente dall'albero e la rassicurò.

'' Non preoccuparti Hikari-chan sto bene, non è niente, è stata solo una piccola puntura di un'ape '' disse sorridendole dolcemente.

'' Oh menomale Takeru, ho avuto tanta paura.. ma ti si è gonfiato il labbro '' disse Hikari notandolo all'improvviso tristemente. Si preoccupò sinceramente di fronte a quel piccolo gonfiore.

'' Lo so, ma non è niente, non preoccuparti '' le sorrise.

'' Dovremmo trovare un modo di disinfettarlo non credi? So che le api sono velenose, potrebbero provocarti un'allergia o peggio ancora uno shoc anafilattico '' disse Hikari sempre pronta a preoccuparsi per il prossimo. Il suo animo dolce e sensibile non voleva che nessuna persona al mondo soffrisse.

'' Non preoccuparti Hikari- chan non c'è ne bisogno ''

'' Si invece! Forse qui intorno riesco a trovare delle erbe curative.. solo che.. io non le conosco... è Gatomon l'esperta di queste cose.. e adesso lei e Patamon si trovano in un altro settore '' disse mestamente.

'' Sto bene davvero, non c'è bisogno che ti preoccupi così per me.. ''.

Hikari abbassò la testa non sapendo cosa fare. Si sedettero entrambi l'uno vicino all'altra su un piccolo masso simile ad una panchina, accanto a loro la tanto agognata conquista: una succulenta cesta colma di cieligie rosse, le migliori di Digiworld.

Poi Hikari si ricordò delle parole di un tizio che aveva sentito in un documentario in tv.

' le api sono velenose, il loro veleno può essere pericoloso, e in casi estremi anche letale. Se non avete antidoti a vostra disposizione l'unico modo è porre le vostre labbra sulla zona dove è stata punta la vittima e cercare di aspirare il veleno, e poi sputare naturalmente. Questo procedimento deve essere fatto per almeno 4 minuti '.

Erano queste le parole che lo strano tizio aveva pronunciato. Hikari arrossì selvaggiamente a causa di quello che aveva appena pensato. Ma lei voleva ad ogni costo aiutare Takeru, non poteva permettere che quel veleno gli provocasse qualche allergia. Arrossì ancora più in imbarazzo.

'' Sai Takeru, un modo c'è per evitare che il veleno delle api ti possa provocare danni ''

'' Davvero e quale? Comunque non preoccuparti non è niente ti ho detto. ''.

'' Ecco sarei più tranquilla se... '' non continuò la frase. Arrossì

'' Beh se ti fa stare più tranquilla allora dimmi qual'è questo rimedio? ''. Kari arrossì ancora più vertiginosamente, questa volta le sue gote divennero rosse proprio come le ciliegie che avevano appena raccolto.

'' Allora? Dimmi ''

'' Ecco... dovremmo.. aspirare il veleno con la bocca... '' si bloccò sempre più in imbarazzo.. '' io ecco.. dovrei aspirarti il veleno con la mia bocca per 4 minuti '' Hikari abbassò la testa in sommo imbarazzo.

Takeru rimase spiazzato, e arrossì come un pomodoro, in estremo imbarazzo anche lui.

'' Oh.. da- d'accordo allora dai proviamo! Meglio essere sicuri di non avere allergie no? ''
disse Takeru sempre più paonazzo, in estremo imbarazzo, mettendosi il cappello sulla faccia per coprire la sua vergogna.

Hikari sempre rossissima come una ciliegia si avvicinò lentamente a lui, delicatamente. Dolcemente. Silenziosamente.

Hikari gli prese il viso tra le mani, paurosa, inesperta, terrorizzata all'idea di toccarlo. Si fece coraggio ed avvicinò le sue labbra rosee a quelle di Takeru.

Le loro labbra si sfiorarono, si toccarono, poi Hikari iniziò ad '' aspirare il veleno '' o meglio ci provava. Più che aspirare il veleno sembravano i romantici e delicati baci di due innamorati.

I loro cuori erano diventati due tamburi. Tachicardia. Tachicardia a mille.

Inesperta, spaventata, imbarazzata, imbranata continuò così fino a raggiungere i 4 minuti, ma poi... senza neppure pensarci sù continuò ancora...

Erano passati 6 minuti. Ma i baci che gli diede dopo furono diversi... erano delicati, dolci e ingenui.

Finchè non si bloccò. In estremo imbarazzo. Takeru non disse nulla per il fatto che Hikari fosse andata ' fuori tempo '.

Si sedettero ancora sullo stesso masso. Non avevano il coraggio di guardarsi negli occhi, entrambi rossi come peperoni erano di nuovo li.. uno accanto all'altra, in silenzio. Finchè Hikari non trovò il coraggio di parlare.

'' Takeru, come ti senti? ''

'' St- sto bene, grazie '' disse con sommo imbarazzo.

'' Ne sono felice ''. Hikari sorrise, ora più rilassata, per il fatto di essere riuscita a rompere il ghiaccio. Poi Takeru ancora arrossendo senza guardarla negli occhi disse ''

Sai Hikari sono stato bene dopo che.. sono passati i 4 minuti, perchè dopo il quarto minuto... beh.. ecco.... ''. Arrossì. Non continuò, la sua lingua rimase paralizzata.

Hikari restò pietrificata, rossissima in viso. Takeru se ne accorse.

'' Sei stata eccezionale davvero.. grazie a te adesso sono sicuro che non prenderò nessun tipo di allergia ''. Hikari sorrise ancora.

Takeru si alzò e raccolse dal quel bellissimo campo fiorito un mazzo di ciclamini.

'' Questi sono per te '' li porse a Hikari.

'' Grazie '' gli sorrise teneramente.

'' Sai Hikari – chan, ho paura di avere ancora del veleno nel labbro, non mi sento tranquillo potresti... ecco.. potresti provare di nuovo col rimedio di prima? '' disse Takeru arrossendo.

Hikari si paralizzò diventando nuovamente paonazza. Takeru capì che era ora di piantarla con questi giochetti da bambini e di fare finalmente la prima mossa.

'' Hikari – chan ''

'' Si? ''

'' Baciami... ma.. questa volta.. ''

'' Questa volta? ''

'' Questa volta per davvero... ''


Takeru arrossì di nuovo dopo aver proferito queste parole.

In quel dolce e caloroso mese di giugno, il sole delicato li riscaldava... Riscaldava la loro pelle.. ma soprattutto i loro cuori, mentre una brezza leggera accarezzava le loro gote rosate baciate dal cielo, che con i suoi riflessi luminosi e dorati li proteggeva, vegliando su di loro.. testimone del loro amore che stava sbocciando, proprio come i piccoli fiori sgargianti che li abbracciavano, li circondavano, partecipando e facendo festa alla loro gioia.

Questa volta era stata quell'ape a fare la prima mossa. E Takeru e Hikari gliene furono grati per sempre.

Buonasera a tutti! :) eccomi sono tornata con una nuova fanfiction xd questa un po' breve ed un po' particolare soprattutto xd. Ho sempre amato la coppia Takeru - Hikari, sono davvero bellissimi e tenerissimi insieme! così ho immaginato e descritto il loro primo bacio. La verità è che sono entrambi due ragazzi molto dolci e timidi, e difficilmente uno di loro avrebbe preso l'iniziativa.. così ho pensato che un' ape potesse essere l'animale più indicato per far sbocciare il loro amore e per fagli avere il loro primo bacio xd ( non prendetemi per pazza vi prego xd ), la mia è un'idea un po' folle lo so xd.. ma spero che comunque questa storia vi sia piaciuta :).. perchè molto dolce.. :)

se non vi è piaciuta ditemelo, accetto qualunque consiglio o idea o critica!! Vi ringrazio ancora :* grazie a tutti voi che leggete le mie fanfiction.. un bacio :) vi auguro una buona notte <3 :* :* :*